una delle ragazze che lavorano nell' azienda di mia madre,dova da qualche mese sono entrato come titolare,ha rilasciato dichiarazioni non autorizzate,sul conto dell' azienda,che non erano certo complimenti! dove criticava il modo di gestire il tutto. questo non mi ha fatto piacere,primo perche' non ha scritto il vero,ma solo cio' che le conveniva,e poi avrei preferito che avesse parlato direttamente con me. arrabbiato per tutto cio', l' ho punita duramente.prima con un caz***tone in privato nel mio ufficio,poi con una lettera di richiamo,e relativo provvedimento disciplinare. due settimane di sospensione senza paga,perche' non era autorizzata da noi a parlare col giornale locale,e il personale esclusivamente femminile,quindi con la lingua lunga,lo sa!! inoltre ho voluto darle una lezione in modo che le passi la voglia di rifarlo,e per evitare che altre seguano il suo esempio. si e' rivolta al sindacato,che come al solito ha fatto intendere che il cattivo ero io,e non la ragazza che ha infranto le regole. il ricorso e' stato respinto!! se avesse rilasciato dichiarazioni generiche,sarei stato meno severo,ma non ho gradito cio' che ha detto,e ho deciso per una punizione esemplare. avallata da mia madre che ha anni e anni di esperienza come imprenditrice,e sa come trattare situazioni del genere. che pensate?