no.. non vado a convivere
a Verona fanno ogni anno un festival jazz stupendo, il Carega Jazz Festival.. è una cosa un po' particolare, perchè non è il jazz quello colto con la puzza sotto il naso e che costa milioni a nota, o almeno non lo è nella presentazione, in quanto si tratta di un palco montato in una stradina del centro, larga si e no 10 metri, situata strategicamente tra due osterie, diciamo un 100 metri di vicolo chiusi per l'occasione al traffico, con un palco montato in mezzo, e che si riempie inverosimilmente di ragazzi, adulti, gente di ogni tipo, che ha voglia di divertirsi, di ascoltare musica, ballare, bere e stare in compagnia. E' una dei festival più divertenti.
Ora, è risaputo che Verona è una città di leghisti rompicoglioni. Infatti, giunto alla sua mi pare quarta edizione, sta per essere spostato (dall'anno prossimo) fuori città, per accontentare qualche decina di residenti che si lamentano del disagio (si parla di 4 serate all'anno), contro gli stimati 5000 partecipanti al festival. Il CJF fuori città non è più il CJF, mancherebbe di quell'aria cittadina e intima data dal vicolo, di raccoglimento (anche fisico, provate a mettere svariate centinaia di persone in un vicolo largo 10 metri con un palco), di senso di comunità che per una volta si viene a creare in questa diffidente ed esclusiva città.
Ora, io capisco il casino sotto casa è fastidioso, l'ho provato anche io e mi incazzavo come una iena a sentire casino in strada fino alle 3 di notte quando abitavo sopra il bar, ma 4 sere all'anno, fino a mezzanotte, mi sembra un prezzo sopportabile per una convivenza civile... considerando anche che a 300 metri di distanza c'è piazza erbe (la rinomata e modaiola piazza dello Spritz, piena di locali e di ggiovani dell'alta società veronese) e lì c'è casino tutti i weekend e fino alle 4, e nessuno pensa di spostare l'aperitivo fuori città!
Riflettevo.. è una conseguenza dell'aria di intolleranza che spira da queste parti ? una conseguenza della "politica di sicurezza e di decoro" portata avanti dall'amatissimo Tosi, che porta l'esercito in città e che legittima il cittadino a chiamare i carabinieri per ogni minimo atto sociale, dai ritrovi in Piazza Dante del mercoledì sera, alla multa per il turista che mangia il kebab in piazza, alle panchine anti-barbone, i tagli pressochè totali dei fondi per le iniziative sociali e musicali giovanili in città, anche senza addentrarci nelle questioni più serie di immigrazione e intolleranza e violenza. Cioè, la convivenza civile si riduce in fondo a far divenire la città un dormitorio per anziani ? E questa intolleranza si alimenta da sola in un circolo vizioso, perchè è ovvio che la maggioranza delle persone stronze che subiscono un torto da parte di uno stronzo alla prima occasione si rivalgono dello stesso diritto.
E' con un senso di vaga tristezza che vivrò questo festival.