“Roma si modernizza mentre il suo passato lentamente si sbriciola”. Questo il titolo di un articolo del Ny Times dedicato alla Città Eterna. Una città dove si investono decine di milioni di euro per il Maxxi e dove la Domus Aurea e il Colosseo stanno cadendo a pezzi.
L’articolo tratta della surreale vicenda della Domus Aurea di Nerone, aperta al pubblico, chiusa, nuovamente riaperta, ancora chiusa nel 2008. Mancano i soldi. Come spiega bene l’archeologa Fedora Filippi:
“Tutti siamo paralizzati. Abbiamo problemi specifici in questo sito, e abbiamo anche problemi Italiani”.
Vale a dire problemi derivanti dal fatto che l’Italia, spiega l’articolo, spende un quinto rispetto alla Francia per la “cultura”: siti archeologici, musei, teatri, centri musicali.
“Il paese è sostanzialmente un enorme sito archeologico, - dice Salvo Barrano (vicepresidente dell’Associazione Nazionale Archeologi) - ogni città, ogni regione lotta con le altre per ottenere finanziamenti, non c’è la volontà politica di fare scelte difficili. Sono troppo pochi gli ingegneri e gli archeologi qualificati.”
Resta da capire il ruolo della classe politica. O del governo. Impegnati nel ddl intecettazioni e nel salvataggio del Capo con il Lodo Alfano costituzionale, troveranno il tempo di occuparsi di questi gravissimi problemi? Che decisioni prenderanno, se le prenderanno? Che fine faranno la Domus Aurea e il Colosseo. O Pompei?