ROMA - Se ci sono sacerdoti gay, «coerenza vorrebbe che venissero allo scoperto», perché «nessuno li costringe a rimanere preti, sfruttandone solo i benefici». E' questa la posizione espressa dal vicariato di Roma in una nota diffusa dopo le rivelazioni del settimanale Panorama su alcuni preti che condurrebbero una «doppia vita», frequentando nel tempo libero i locali di ritrovo degli omosessuali della capitale.
(il resto su http://www.lastampa.it/redazione/cms...6982girata.asp )
Io sapevo che i sacerdoti cattolici fanno voto di castità quindi che siano etero o siano gay sesso non ne dovrebbero fare comunque, e che una volta che uno è sacerdote o è per sempre ("tu sei sacerdote per sempre, alla maniera di Melchisedech" si leggeva un tempo nella messa di ordinazione). Quindi, o sono cambiate le regole negli ultimi mesi, o il vicariato di Roma ha detto l'ennesima vaccata.
PS: il luogo di ritrovo citato nell'articolo non è un bordello clandestino, ma il "gay village" romano, che è all'aperto.