Se il libro delle Origini è in perfetto stato - adeguato, controllato e vidimato - se l’albero genealogico dei cani di razza è stato puntualmente riveduto, aggiornato, forse corretto, lo si deve allo scrupolo di Luca Zaia, ex ministro delle Politiche agricole che un anno fa circa, nell’aprile del 2009, chiese a un signore padano, Marco Lusetti, grande amico dei cani, di occuparsene e divenire commissario ad acta dell’Enci, un ente nazionale privato che riunisce gli allevatori e tutela le razze canine. L’amico dei cani era (adesso non più) anche amico della Lega, anzi proprio un esponente in carriera del partito emiliano: vice sindaco di Guastalla, città conquistata dal centro destra dopo il quarantennale dominio della sinistra, luogo di battaglia e ultimo sfondamento territoriale. Nuova frontiera.
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L’anno scorso Lusetti - in stretto coordinamento con gli uffici del ministro - ha piegato verso un impegno politico-canino full time chiedendo come corrispettivo solo seimila euro mensili e i benefit di prassi per incarichi similari
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I vertici regionali della Lega, attoniti, hanno immediatamente rimosso dal cesto la mela marcia. Il commissario espulso dall’Enci, è stato quindi espulso dal partito e rimosso dalla giunta comunale di Guastalla.
E però, e purtroppo, mani anonime il 21 luglio scorso hanno fatto trovare davanti al portone d’ingresso di alcuni consiglieri comunali del Pd, un plico contenente gli originari contratti di consulenza, con i nomi degli altri leghisti, le fatture emesse nello stesso giorno della sottoscrizione del contratto, per un bell’anticipo intanto che...