Da qui: http://www.corriere.it/cronache/10_o...4f02aabc.shtmlAntonella si era ricoverata il 4 dicembre scorso all'ospedale civile di Putignano (Bari): operata dal chirurgo Aldo Calò, viene dimessa il giorno successivo. Torna in ospedale per il consueto ciclo di medicazioni, fatte sempre dallo stesso medico. Con un'unica eccezione, quando un altro dottore osserva: «Questa ferita non mi piace, lo dica domani al dottor Calò». Cosa che accade. Ma il chirurgo - si legge nell'esposto - spiega che il suo operato non va messo in discussione, il decorso post operatorio procede bene.
Per la supponenza di un medico questa ragazza non è più tra noi.
Io penso che dovremmo cambiare le modalità di accesso alla professione medica, ma sopratutto, dovremmo cambiare le modalità di accesso alle cattedre universitarie.