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  1. #1

    Sciopero dei ricercatori

    Probabilmente se ne è già parlato, ma da pochi giorni è apparsa sulla bacheca online della mia università un link a questo articolo intitolato "Perchè protestano i ricercatori":

    http://w3.uniroma1.it/cnru/?p=889

    Ora il mio parere è che in italia il posto fisso è ormai un utopia nel campo del privato da quasi 10 anni, è che iniziasse a colpire anche il settore pubbblico mi sembrava "ovvio" ed anche "giusto". Insomma il pensiero che mi sono fatto è: Ma se nel privato, con tanto di concorrenza ed altro non si riesce a mantenere un determinato ritmo di assunzioni, il settre pubblico che notoriamente è più inefficente, come fa? (facendosi debiti e copponi evvabè ).

    A parte questo però capisco che ognuno difenda il proprio pezzetto di terra ma cliccando su quell'articolo speravo di capirne qualcosina di più con dati alla mano quali leggi, quantità di tagli, insomma qualcosa di più dettagliato invece mi sembra tanto una favoletta per bambini, sopratutto il gran finale che recita:

    L’Università deve essere riformata, guarita, restaurata, amata, desiderata, coccolata; non bistrattata, impoverita e dimenticata tra i denti di chi la vuole smembrare e sbranare.

    Evitare tutto questo dipende in gran parte da noi che lavoriamo nelle università, ma anche dagli studenti e dai loro genitori: insomma, dipende da tutti gli Italiani.
    Non so a me letto quell'articolo per quanto possa capire che l'università italiana è un pò allo sbando più che sostenerli mi verrebbe da dirgli "ma andate a lavorare barboni!". Tra l'altro si lamentano di 1250 euro di stipendio, eccerto, a Bari quello stipendio per chi inizia è impossibile da vedere e loro se ne lamentano.

    Insomma capisco che se la stiano vedendo peggio del solito, ma c'è gente che se la vede di gran lunga peggio e non arreca tanti problemi alla comunità con scioperi così lunghi.

    P.S: Per la cronaca pare che l'università di Bari, almeno a detta di un professore durante una sua lezione, abbia acquistato appezzamenti di terra ed edifici mai utilizzati da parenti di parenti e roba varia ed insomma sperperi in vario modo i già pochi fondi. Come anche professori su professori con lo stesso cognome, o professori ordinari con tipo 3 pubblicazioni in totale in dieci anni di carriera (ma figli di) e ricercatori da 2-3 anni che ne hanno almeno una decina..

    Secondo me se avessero più fondi se li mangerebbe chi di dovere e loro rimarrebbero esattamente li dove sono
    "Estremamente originale e fantasioso" By darkiko;
    "allora sfiga crepuscolare mi sa che e' meglio di atmosfera serale" By NyXo;
    "per favore, già è difficile con lui" By fcaldera;
    "se lo apri te e invece di "amore" ci metti "lavoro", l'effetto è lo stesso" By fred84

  2. #2
    Ah quasi dimenticavo, secondo me il posto fisso NEL PUBBLICO è il male.

    Una volta che hai il posto fisso nel pubblico nessuno ti licenzia più anche se smetti di rendere come dovresti, quindi finisce che i professori ordinari iniziano a permettersi ritardi alle lezioni, nonchè a fornire un servizio scadente, mentre i ricercatori che stanno sul filo del rasoio lavorano e si vedono di più.

    P.S: Comunque nel mio primo anno di università i ricercatori li ho visti solo nei laboratori, non hanno tenuto nessuna lezione (Forse 1 di numero introduttiva all'eventuale lavoro di laboratorio, ma mai nessuno che svolgesse interamente il lavoro dle professore), lo dico giusto per dovere di cronaca, magari in altre università non è così.
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  3. #3
    Utente di HTML.it L'avatar di bako
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    Originariamente inviato da Neptune
    Una volta che hai il posto fisso nel pubblico nessuno ti licenzia più
    per i prossimi che entrano, leggete questo e poi pensate se leggervi tt i commenti fatti!

    cmq non prendere bari come esempio dai: http://www.repubblica.it/scuola/2010...tenei-7372673/

  4. #4
    Originariamente inviato da bako
    per i prossimi che entrano, leggete questo e poi pensate se leggervi tt i commenti fatti!

    cmq non prendere bari come esempio dai: http://www.repubblica.it/scuola/2010...tenei-7372673/
    Eh io sono di Bari, perchè non dovrei prendere Bari come esempio?

    Però devo ammettere che almeno io al primo anno grandissime delusioni non le ho avute. Giusto un corso dove il professore non faceva nient'altro che leggere il libro (e difatti aveva una media di 10 persone a seguirlo al massimo, su 200) e poteva benissimo essere sostituito da un molto più economico mangianastri.
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  5. #5
    Utente di HTML.it L'avatar di kuarl
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    ad ingegneria in genere le cose funzionano un po' dappertutto. Quando si va a medicina, lettere e compagnia bella inizi a vedere le schifezze. Il danno di questo sciopero a bari sarà proprio per medicina, in cui i prof. ordinari sono tali solo sulla busta paga.

  6. #6
    In effetti tagliare di un miliardo all'anno i fondi per l'università e buttare a mare i ricercatori (che da sempre fanno lavoro di didattica indispensabile ma a loro non richiesto dal contratto*) senza toccare i baroni mi pare il modo migliore per sistemare i problemi.

    * nota che lo "sciopero" attuale non è uno sciopero nel vero senso del termine: semplicemente si astengono ai compiti da loro non richiesti dal contratto, quale appunto le normali attività di didattica che svolgono ma a cui non sono tenuti. Dal punto di vista legale, stanno continuando a lavorare normalmente. Il fatto che questo causi tutti i disagi che si vedono ti fa capire quanto questo lavoro dei ricercatori non riconosciuto sia indispensabile.
    Amaro C++, il gusto pieno dell'undefined behavior.

  7. #7
    Originariamente inviato da MItaly
    In effetti tagliare di un miliardo all'anno i fondi per l'università e buttare a mare i ricercatori (che da sempre fanno lavoro di didattica indispensabile ma a loro non richiesto dal contratto*) senza toccare i baroni mi pare il modo migliore per sistemare i problemi.

    * nota che lo "sciopero" attuale non è uno sciopero nel vero senso del termine: semplicemente si astengono ai compiti da loro non richiesti dal contratto, quale appunto le normali attività di didattica che svolgono ma a cui non sono tenuti. Dal punto di vista legale, stanno continuando a lavorare normalmente. Il fatto che questo causi tutti i disagi che si vedono ti fa capire quanto questo lavoro dei ricercatori non riconosciuto sia indispensabile.
    Che potrebbero toccare i cosiddetti Baroni è una cosa che condivido, oltre che mandare in galera chi si è mangiato i fondi, ma abbiamo visto come nessuno va in galera tra politici e simili.

    Però ecco, 1250 euro come primo impiego a Bari non è da lamentarsi secondo me, daccordo che è una cosa a livello nazionale e magari più al nord non è così.

    Per la precarità secondo me dovrebbero abolirli i temi indeterminati nel settore pubblico, eliminano totalmente la meritocrazia e spero che qunado andranno in pensione i cosidetti Baroni inizino con contratti un pò più sensati per l'italia di oggi.

    Riguardo all'insegnamento penso che dovrebbero scindere la carica da ricercatore da quella di professore, perchè secondo me non sono due cariche del tutto correlate. Potrebbero esserci persone bravissime a spiegare ma che nell'ambito della ricerca fanno ridere, o viceversa.

    Se i ricercatori si sono rotti di insegnare, bene, perfetto, che smettessero di falro. Che i ricercatori vogliono più soldi, bene perchè loro che "un pochino ci sono dentro, almeno un pò di più di noi studenti" non si mettono a fare i conti in tasca ai Baroni che se li mangiano i soldi?

    Ad ogni modo quell'articolo così come è stato scritto a me pare poco serio. Mi sembra la classica notizia sensazionalistica senza dati alla mano e sopratutto nei temrini in cui è stata scritta.
    "Estremamente originale e fantasioso" By darkiko;
    "allora sfiga crepuscolare mi sa che e' meglio di atmosfera serale" By NyXo;
    "per favore, già è difficile con lui" By fcaldera;
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  8. #8
    Originariamente inviato da kuarl
    Quando si va a medicina, lettere e compagnia bella inizi a vedere le schifezze.
    Effettivamente ora che ci penso ho un idoneità di inglese in questo semestre al cui corso fa capo un ricercatore

    Però non hanno fatto sapere se il corso è saltato o meno, sul sito del dipartimento ci sono gli orari ma l'aula è "da decidere ancora" e lunedì iniziano le lezioni. Staremo a vedere, certo che è che se avremo disagi per il più scemo dei corsi..
    "Estremamente originale e fantasioso" By darkiko;
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    "per favore, già è difficile con lui" By fcaldera;
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  9. #9
    Utente di HTML.it L'avatar di edriv
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    Originariamente inviato da Neptune

    Se i ricercatori si sono rotti di insegnare, bene, perfetto, che smettessero di falro.
    Peccato che molti pochi corsi potranno partire se va avanti così...
    I've got a bike. You can ride it if you like.

  10. #10
    in realtà i ricercatori hanno insegnato fino adesso SOLO ed esclusivamente perché gli studenti potessero proseguire con gli studi visto che le università non hanno i fondi necessari per pagare gli insegnanti da assegnare a tutti i corsi e i ricercatori si offrono volontari per coprire i corsi senza professori.

    I ricercatori NON vengono pagati per fare i corsi, lo fanno gratis e ora come ora senza di loro le università non potrebbero garantire il 100% dei corsi.

    Dire questo "Se i ricercatori si sono rotti di insegnare, bene, perfetto, che smettessero di falro." vuol dire non aver afferrato tutto quello che ci sta dietro.

    la maggior parte dei ricercatori stanno facendo la gavetta per diventare un giorno professori.

    Loro, ora come ora, non stanno facendo scioperi o proteste, ma semplicemente si limitano a dire "noi facciamo solo quello per cui siamo stati assunti"...vorrei vedere quante persone lavorerebbero gratis per aiutare qualcuno...

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