MILANO (11 ottobre) - Oltre all'uomo arrestato ieri, Morris Michael Ciavarella, sarebbero coinvolte altre persone nel pestaggio che ieri ha ridotto in coma un tassista a Milano. Molti testimoni si sono rifiutati di collaborare alle indagini, bruciata l'auto di una persona che ha parlato con gli investigatori, aggredito un fotografo. Due giovani indagati per resistenza a polizia.
Stazionarie intanto le condizioni del tassista. Luca Massari, il tassista 45enne finito in coma per l'aggressione subita dopo aver investito e ucciso un cane, «rimangono gravi, con persistente pericolo di vita». Lo riporta il bollettino medico dell'Ospedale Fatebenefratelli di Milano, dove Massari è in cura.
«Il paziente è in coma, sedato - riporta Marco Cigada, responsabile della struttura semplice di rianimazione del Fatebenefratelli - senza variazioni neurologiche significative rispetto al giorno precedente. Si sta valutando l'opportunità di un intervento neurochirurgico». Un nuovo bollettino medico sulle condizioni del taxista verrà diffuse nel pomeriggio.
Il taxista sarebbe stato aggredito anche da altre persone, oltre che dall'uomo arrestato. È questa la direzione, a quanto si è appreso, che stanno prendendo le indagini.
«Mi hanno bruciato l'auto», ha detto al Tgr della Lombardia un testimone dell'aggressione al tassista. I testimoni che hanno raccontato l'accaduto, dicono di aver ricevuto minacce e un giovane ha anche detto, ai microfoni della Rai, che gli è stata bruciata l'auto.
Momenti di tensione in largo Caccia Dominioni, dove ieri il tassista è stato massacrato di botte per aver investito e ucciso il cane di una passante. Un giovane fermato dalla polizia per accertamenti in seguito all'aggressione del fotografo, avvenuta alle 15 di questo pomeriggio, ha provato a resistere. In base alle prime ricostruzioni, il giovane, poi accompagnato in questura, era stato bloccato per un semplice controllo. Una decina di residenti, tra cui alcuni amici, hanno protestato animatamente mentre il giovane stava per essere caricato sulla volante.
Il procuratore della Repubblica, Edmondo Bruti Liberati, si è recato in mattina all'ospedale Fatebenefratelli in visita al tassista. Il magistrato, dopo aver parlato con i familiari del ricoverato, ha sentito anche i medici curanti.
L'aggressore ha un precedente per lesioni, che risale a tre anni fa e per il quale è stato condannato a una multa davanti al giudice di pace. A quanto si è appreso, il precedente farebbe riferimento a lesioni non gravi.
Stando a una prima ricostruzione dell'aggressione, ci sarebbero alcune discrepanze tra la versione fornita dall'aggressore e quella della sua fidanzata, la proprietaria del cane, e della sorella della donna. All'aggressione nei confronti del tassista, avrebbero assistito decine e decine di persone. Inoltre, viste le condizioni del tassista, che ha anche lesioni a un polmone e alla milza, sarebbe poco credibile la versione fornita da Ciavarella, il quale ha sostenuto di aver solo spintonato il tassista.