Pagina 1 di 2 1 2 ultimoultimo
Visualizzazione dei risultati da 1 a 10 su 13
  1. #1

    "Per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti"

    Sto riascoltando il magnifico album di faber "Storia di un impiegato". Ogni volta mi meraviglio come il tempo non intacchi minimamente la sua estrema profondità e come a modo suo continui a rimanere sempre molto attuale.

    "Per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti" è una frase che oggi ha sempre più senso e non c'è nemmeno bisogno che mi dilunghi ulteriormente.

    Quest'altra poi è pura cronaca del nostro governo:

    "E adesso imparo un sacco di cose
    in mezzo agli altri vestiti uguali
    tranne qual'è il crimine giusto
    per non passare da criminali. "

    So, che De Andrè lo giudicò un disco poco riuscito. Ma forse quando uscì nemmeno lui fu capace in quel momento di capirlo appieno.
    Il disco non deve dare consigli, non è un disco politico e secondo me consigli non ne da. E' l'introspezione di un'idea, il ritratto delle debolezze e della coscienza ( seppur deviata dall'ego ) di un uomo "comune".

    "Certo bisogna farne di strada
    da una ginnastica d'obbedienza
    fino ad un gesto molto più umano
    che ti dia il senso della violenza
    però bisogna farne altrettanta
    per diventare così coglioni
    da non riuscire più a capire
    che non ci sono poteri buoni
    da non riuscire più a capire
    che non ci sono poteri buoni."

    Lo consiglio a chi lo ha già ascoltato e soprattutto a chi ancora non l'ha fatto...

  2. #2
    Te l'appoggio!

  3. #3
    Io ho bisogno di ascoltarlo periodicamente perchè mi da una forza impressionante!!!! E' una di quelle cose di cui non riesco a farne a meno...è come una droga!
    Storia di un impiegato è l’espressione reale del suo pensiero anarchico…
    Lui lo giudicava non molto riuscito perché in un certo senso fu un opera un po’ forzata…
    Alla fine degli anni ‘60 gli chiesero di partecipare al dibattito culturale sessantottino…è così sfornò la “Buona novella”, un album che se ben ascoltato sprigiona dei concetti rivoluzionari che all’epoca non se li sognavano neanche, ma non fu capito e ricevette addirittura delle critiche di snobbismo. E così dopo un paio di anni sforna “Storia di un impiegato”!!! Ascoltarlo mi fa venire la pelle d’oca! Allucinante è “Sogno numero due”…

  4. #4
    E' un album da seguire. Da capire.

  5. #5
    Idem, lo sto riascoltando da un paio di settimane in loop, grazie a papà ci sono cresciuto con quelle canzoni. E quoto assolutamente il sogno numero due, da brividi, insieme alla canzone del padre

    "Seppelliva sua madre in un cimitero di lavatrici
    avvolta in un lenzuolo quasi come gli eroi
    Si fermò un attimo per suggerire a Dio
    di continuare a farsi i fatti suoi"

    Quando pronuncia "Quasi come gli eroi", con quella voca quasi spenta, impazzisco. Per non parlare dell'ultima canzone, nella mia ora di libertà, comunque ogni commento è superfluo
    "L'utopia è come l'orizzonte: cammino due passi, e si allontana di due passi. Cammino di dieci passi, e si allontana di dieci passi. E allora, a cosa serve l'utopia? A questo: serve per continuare a camminare."
    Eduardo Galeano
    Il mio sito
    "if you want people to RTFM, make a better FM!"

  6. #6
    Originariamente inviato da psykopear
    Per non parlare dell'ultima canzone, nella mia ora di libertà, comunque ogni commento è superfluo

  7. #7
    Originariamente inviato da psykopear
    da brividi, insieme alla canzone del padre
    Atroce nella sua bellezza.

    http://www.viadelcampo.com/html/canzone_del_padre.html

    Berto, probabilmente, per aiutare la famiglia, ha lasciato la scuola e non gioca con le bolle di sapone come i figli dei "soci vitalizi del potere", che sono agiati e benestanti, ma si arrangia ad imparare a contare "sulle antenne dei grilli" (come i pastori che imparano a contare le pecore pur non conoscendo i numeri, ma il bello di De Andre' e' questo...) e a lavorare nei campi. Poi, alla morte della madre lavandaia, subisce l'umiliazione di doverla seppellire in una discarica (cimitero di lavatrici), dove si trovano vecchie macchine di cui fa uso il potere e che evitano alle mogli dei borghesi di lavare i panni, visto che ai poveri e' negata anche una tomba decente dopo la morte (vedi "a' livella" di Toto', grazie a Michelangelo).
    E i becchini, di poveri morti di fame e di freddo, ne trovano sempre di piu', mentre i giornali relegano queste notizie in scarsi trafiletti. Vista la sua "rosea" situazione, Berto, prima di morire a sua volta, si rivolge al cielo chiedendo gentilmente Dio di "farsi i fatti suoi"; e' l'ultima tappa del calvario della sua vita in miseria: la perdita della fede in un Dio buono, che in realta' aiuta solo chi e' gia' ricco, ignorando chi e' povero, guarda caso la stessa cosa che fa il potere.


    "avvolta in un lenzuolo quasi come gli eroi"

  8. #8
    Utente di HTML.it L'avatar di lnessuno
    Registrato dal
    Feb 2002
    Messaggi
    2,732
    un'altra frase che trovo tremendamente attuale è tratta da don raffae'

    Prima pagina, venti notizie, ventuno ingiustizie, e lo Stato che fa?
    Si costerna, si indigna, si impegna, poi getta la spugna con gran dignità.
    http://www.youtube.com/watch?v=yp_CvmOvLoQ


    (tra l'altro, come tantissime altre, è una canzone stupenda)

  9. #9
    Utente di HTML.it L'avatar di edriv
    Registrato dal
    Oct 2004
    Messaggi
    367

    Re: "Per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti"

    Originariamente inviato da magnus

    "Certo bisogna farne di strada
    da una ginnastica d'obbedienza
    fino ad un gesto molto più umano
    che ti dia il senso della violenza
    però bisogna farne altrettanta
    per diventare così coglioni
    da non riuscire più a capire
    che non ci sono poteri buoni
    da non riuscire più a capire
    che non ci sono poteri buoni."
    Ecco, questo pezzo anche pensandoci non riesco a ricollegarlo al presente. Forse perchè sono ancora in meno quelli che "percorrono una strada da una ginnastica d'obbedienza".
    I've got a bike. You can ride it if you like.

  10. #10
    My life is so empty,Nothing to live for.
    My mind is all confusion,
    'Cos I defied the law.

Permessi di invio

  • Non puoi inserire discussioni
  • Non puoi inserire repliche
  • Non puoi inserire allegati
  • Non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
Powered by vBulletin® Version 4.2.1
Copyright © 2024 vBulletin Solutions, Inc. All rights reserved.