un interessante articolo di Stefano Folli su "il sole 24 ore":
http://www.ilsole24ore.com/art/comme...?uuid=AYCJxfmC
Io non sono uno studente universitario ma voglio capire meglio i diversi punti della riforma tralasciando le beghe politiche:
http://www.ilsole24ore.com/art/comme...?uuid=AYCJxfmC
Prima della riforma
Dopo la riforma
La governance degli atenei
Ogni università decide il numero di mandati del rettore. Senato accademico e cda hanno compiti simili e ambigui. È previsto anche un direttore amministrativo, con scarsi poteri decisionali
Il rettore non potrà restare in sella più di 6 anni. Il senato accademico darà pareri sulla didattica, mentre il cda, con almeno il 30% di membri esterni, deciderà la gestione. Arriva un dg con poteri da manager
Il reclutamento di docenti e ricercatori
Ricercatori a tempo determinato o indeterminato. Previsti anche gli assegni di ricerca, di durata annuale. Le selezioni pubbliche gestite dagli atenei in modo poco trasparente
Arrivano i contratti tenure-track di 6 anni (3+3) per i ricercatori con lo stipendio che sale a più di 2mila euro. Cambiano i concorsi: saranno ammessi alle selezioni locali solo gli abilitati alla lista nazionale
La certificazione della didattica
Nessun obbligo da parte di professori e ricercatori di certificare la loro presenza a lezione. Una lacuna che, secondo viale Trastevere, non risolveva il problema delle assenze dei docenti negli atenei
I docenti a tempo pieno dovranno garantire 1.500 ore annue di didattica, di cui almeno 350 a servizio dei ragazzi. Anche ai ricercatori a tempo pieno saranno richieste 350 di insegnamento integrativo.
Che impatto hanno queste modifiche?
In un trafiletto un ricercatore sosteneva che gli scatti bloccati gli faranno perdere più di 100 mila euro fino alla pensione, praticamente un altro mutuo.