In base alle comunicazioni di Mel Sembler a Washington, rivelate a fine 2010 da Wikileaks e dal Guardian[2], appare come il rapporto italiano, almeno nella parte in cui definiva l'omicidio Calipari come "non intenzionale", fosse stato appositamente costruito per impedire ulteriori inchieste della magistratura, ed evitare che la vicenda danneggiasse i rapporti bilaterali Italia-USA e l'impegno militare italiano in Iraq. Il governo Berlusconi III si sarebbe impegnato a bloccare i tentativi di ulteriori indagini da parte delle commissioni parlamentari, così come già richiesto dall'opposizione di centrosinistra, sostenendo la tesi del "tragico incidente"[3].
All'ambasciata americana viene comunicato (come trasmesso per nota da Mel Sembler a Washington) che il rapporto italiano indica che:
« gli investigatori italiani non hanno trovato prove che l'omicidio è stato intenzionale: questo punto è stato costruito specificatamente (designed specifically) per scoraggiare altre indagini della magistratura, visto che per la legge italiana possono aprire inchieste sulla morte di cittadini italiani all'estero, ma non in caso di omicidio non intenzionale (Nota: i nostri contatti hanno messo in guardia che i magistrati italiani sono famigerati per forzare queste leggi ai loro scopi, quindi resta da verificare se la tattica del governo italiano avrà successo) (...) Il rapporto è stato scritto avendo i magistrati in mente[3] »
Nel colloquio si fa inoltre cenno all'opportunità che il presidente George W. Bush chiami Berlusconi il giorno successivo, prima che il 5 maggio Berlusconi si presenti in Parlamento per discutere il rapporto.
Sembler, inoltre, raccomanda che l'amministrazione USA non critichi approfonditamente il rapporto italiano, in quanto si produrrebbero "conseguenze asimmetriche": un'immagine troppo accondiscente, o sleale, del governo italiano di fronte all'opinione pubblica potrebbe causare "severe conseguenze" al governo Berlusconi e all'impegno militare italiano in Iraq[4].
Il governo Berlusconi IV si è dissociato dal contenuto delle comunicazioni di Sembler, definendole come "valutazioni personali" e "fuorvianti"[3]