[...] Mentre era intenta a spalmarsi la crema solare sul seno (
quarta misura) era stata aspramente redarguita da una mamma, vicina di ombrellone, in spiaggia con i suoi due
figli maschi di 12 e 14 anni. Secondo la donna, con il suo comportamento Luisa stava «turbando» l’integrità morale degli adolescenti, da lei sorpresi mentre
osservavano con estrema attenzione l’attività dell’avvenente commessa tralasciando i loro abituali giochi in spiaggia.
La signora aveva quindi invitato la ragazza a “ricomporsi” e, visto il netto rifiuto della giovane di indossare il pezzo di sopra del bikini, dopo un aspro litigio, aveva preso i suoi due figli e si era recata negli uffici del commissariato di Anzio dove aveva sporto una
regolare denuncia per atti osceni in luogo pubblico nei confronti di Luisa, che era stata quindi immediatamente identificata dai poliziotti intervenuti direttamente sulla spiaggia.[...]
«Luisa, che svolge anche l’attività di fotomodella, ha accettato i
venticinquemila euro in via transattiva come risarcimento degli ingenti danni morali e d’immagine subiti a seguito della denuncia e del clamore mediatico suscitato dalla notizia - ha spiegato il legale della procace ragazza, l’avvocato Gianluca Arrighi - Si è anche impegnata a non costituirsi parte civile nel procedimento penale pendente per calunnia a carico della signora che la denunciò, falsamente, per atti osceni»