Originariamente inviato da agiaco
L'Italia è giusto che lo persegua, anzi lo ha già perseguito e condannato.
Ottenere l'estradizione invece non è un diritto assoluto, è qualcosa che si ottiene grazie a trattati bilaterali (quando ci sono) e a buone relazioni diplomatiche, perchè da che mondo e mondo la decisione sull'estradizione spetta al capo dello stato e quindi in ultima analisi è politica, non giuridica (anche da noi è così).
Considerando che con il Brasile c'è un trattato di estradizione ma ci sono una serie di difficoltà (condanna in contumacia ed ergastolo per il Brasile sono atti contrari ai diritti umani, quindi in generale non estrada verso i paesi che ne fanno ricorso come il nostro) l'unica speranza concreta era nelle buone relazioni diplomatiche che non sono il nostro forte, come si sa da tempo senza bisogno di Wikileaks.
Anziche urlare da mesi che se non ce lo davano guai a loro, che il Brasile è terzo mondo, e roba del genere, si doveva dimostrare che il processo a battisti era stato equilibrato e la volontà di convertire la pena dell'ergastolo in 30 anni per eliminare quell'ostacolo giuridico.
E soprattutto fare pressioni discrete ma costanti perchè da sempre il brasile per delitti "politici" concede asilo e non estrada, da ex terroristi di sinistra al capo dello stato golpista e torturatore fascista del Paraguay Stroessner. Per loro dove c'è accusa politica non ci può essere estradizione. Andava dimostrato che l'accusa a Battisti non era politica, e ne ndavano convinti i vertici politici che hanno l'ultima parola.