Martedi la Consulta si riunisce per decidere le sorti della legge sul legittimo impedimento (oggi se il consiglio dei ministri certifica che il premier ha un impedimento il tribunale deve prenderne atto, e il processo slitta). La decisione arriverà lo stesso pomeriggio o massimo giovedi.
La Consulta può prendere un ventaglio piuttosto ampio di decisioni; nel caso di specie però credo che le possibilità siano sostanzialmente tre:
1) La Corte ritiene la legge incostituzionale: la legge cessa di avere vigore;
2) La Corte ritiene la legge conforme al dettato costituzionale e la fa salva;
3) La Corte emetta una sentenza interpretativa di rigetto: ritiene la legge conforme alla Costituzione (da cui la dizione "di rigetto", riferita al ricorso che puntava a cancellare la legge) a patto però che venga interpretata in un data modo, ossia che la motivazione del consiglio dei ministri deve essere vagliata dal Tribunale, che se la ritiene fondata rinvia il processo, altrimenti prosegue, in pratica come funzionava prima di questa legge.
Per ragioni politiche e di opportunità istituzionale, sembra in queste ore molto gettonata l'ipotesi 3) che però a mio modo di vedere ha un grosso limite: la legge attuale dice tutt'altro, dice che il Tribunale deve prendere atto e basta, per cui interpretarla in maniera del tutto diversa da quanto dice pur di non cancellarla formalmente mi pare una forzatura.
Nei casi 2 o 3 la Consulta deciderà anche dell'ammissibilità del referendum abrogativo sul legittimo impedimento che potrebbe tenersi in primavera, se supererà il vaglio.