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Vendere e comprare corpi come scorciatoia a disagi ogni giorno più marcati: ragazzine sempre più malate di protagonismo e maschi schiacciati dall'incapacità di relazionarsi e da un senso opprimente di incomunicabilità. Ma anche un fenomeno che mette in luce l’incapacità delle famiglie di discutere con i propri figli di temi «tabù» come quello del sesso.agazzi che stilano elenchi di mini escort e che, per vincere la timidezza, usano droghe nei bagni di scuola. Addirittura più piccoli, attorno ai dieci anni, quelli trovati da una maestra intenti a scambiarsi immagini di rapporti sessuali con animali. Un’emergenza sociale che l’assessore alla Salute di Milano, Giampaolo Landi di Chiavenna, ha intenzione di arginare, non senza difficoltà: «Non è semplice trattare certi temi perché un certo bigottismo, politico e civile, tende a imporre la regola che di alcune questioni sia meglio non parlare». Sono stati proprio i presidi, oltre ai medici che si occupano di malattie a trasmissione sessuale, a tracciare il quadro della situazione all’assessore. Da qui è partita una strategia di difesa: spedire lettere e opuscoli informativi per mettere in guardia le famiglie, creare un osservatorio permanente, e proporre al governo un progetto, così che il corto circuito attualmente in atto tra sesso e giovani non venga «curato» con soluzioni a macchia di leopardo, ma attraverso una politica nazionale. «La mini prostituzione più diffusa, ma che desta inspiegabilmente poca preoccupazione, è quella cibernetica - dice Landi di Chiavenna -. Sono moltissime le studentesse che si spogliano davanti alle webcam per arrotondare la paghetta. E poi vivono come se nulla fosse».
lo so che di regola ci vuole un commento, ma sono senza parole, lo scrivo dopo, posso?A Milano, nei mesi scorsi, sono state proprio le associazioni dei genitori a pretendere che l'amministrazione comunale bloccasse le lezioni di educazione sessuale, organizzate con l'Asl, nelle scuole pubbliche: