Originariamente inviato da Sky
La vicenda in breve:
33 anni fa, Vittorio Emanuele di Savoia sparò due colpi di carabina contro il diciannovenne Dirk Geerd Hamer, ferendolo alla gamba, il quale morì dopo 111 giorni di agonia.
Fu processato ma non scontò alcuna pena per questo reato: venne dichiarato innocente, a parte una condanna per porto abusivo d'arma da fuoco, coperta da amnistia.
Durante la sua detenzione a Potenza nel 2006 (per tutt'altra inchiesta), una microspia e una telecamera registrarono la conversazione con gli altri detenuti, in cui ammetteva di aver sparato il colpo che colpì il ragazzo alla gamba, vantandosi di aver "fregato" i giudici.
L'intercettazione uscì sulla stampa e Vittorio on i suoi avvocati si difese affermando che era stata alterata e tagliata dei vari "non".
La sorella del ragazzo in questi anni ha richiesto la registrazione alle autorità competenti e, dopo mille difficoltà, le è stata riconosciuto il diritto a conoscere la verità sulla morte del giovane. Registrazione che è stata pubblicata in modo che tutti possano accertare cosa disse Vittorio Emanuele.
Il video con l'intercettazione
Da essa non risultano manipolazioni. «Le frasi più gravi si sentono nitidamente, e con queste anche le risate e le battute, tutte pronunciate col timbro di voce inconfondibile dell’erede di Casa Savoia.»