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Discussione: Privacy in Azienda

  1. #1
    Utente bannato
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    Privacy in Azienda

    l'amministratore del sistema può leggere le mie email e può vedere i siti che visito durante l'orario di lavoro? cosa dice la normativa? In azienda mi dicono che può leggere le mie email... mi pare strano

  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di Cisco x™
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    in america si è legale, c'è anche un appliance installato nelle aziende su porta mirrorata per prendere il traffico ( chat, facebook, mail, navigazione, ecc ) silentrunner ( usato molto in ambito forense )....

    in italia non si può fare, è illegale, solo con l'autorizzazione della polizia postale o simile puoi farlo.

    E' una cosa che varia da stato a stato.

  3. #3
    la giurisprudenza è controversa
    il dominio @tuazienda.com da alcuni è considerato petrimonio dell'azienda, e pertanto le mail sono consultabili perché non personali ma professionali.

    le aziende più scaltre ti fanno firmare un foglio dove c'è scritto che per uso personale non puoi usare la mail aziendale, e così in pratica stanno a posto.

    sulla navigazione è più difficile perchè è facile leggerne all'interno ad esempio i gusti sessuali o l'orientamento politico che sono dati sensibili.

    però possono leggere la navigazione "aggregata": ovvero in azienda c'è chi va su facebook, o su siamotuttiomosessualidisinistra.gov
    "ci vorrebbero anche più persone come quaestio (a reb verrà un brivido)" wallrider, 22/10/2012

    "Se hai una vita di merda facebook non può essere molto meglio...". kalosjo, 16/10/2012

  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di Cisco x™
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    Originariamente inviato da quaestio
    siamotuttiomosessualidisinistra.gov

  5. #5
    Utente di HTML.it L'avatar di comas17
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    E' prassi abbastanza diffusa (e confermata da varie sentenze) quella di considerare la mail come "proprietà aziendale"; il fatto che la casella si chiami "nome.cognome@azienda.it" è solo una comodità d'uso (piuttosto di A54GT@azienda.it) e non implica che tale casella sia "personale" di nome cognome

    Quindi, se necessario, l'amministratore di rete la può consultare senza problemi; e del resto, essendo uno "strumento di lavoro" aziendale, sarà il dipendente stesso che si preoccuperà di usarlo correttamente, cioè NON per scopi personali

    vedi ad esempio
    http://searchsecurity.techtarget.it/...104167,00.html

  6. #6
    Utente bannato
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    Originariamente inviato da quaestio
    la giurisprudenza è controversa
    il dominio @tuazienda.com da alcuni è considerato petrimonio dell'azienda, e pertanto le mail sono consultabili perché non personali ma professionali.

    le aziende più scaltre ti fanno firmare un foglio dove c'è scritto che per uso personale non puoi usare la mail aziendale, e così in pratica stanno a posto.

    sulla navigazione è più difficile perchè è facile leggerne all'interno ad esempio i gusti sessuali o l'orientamento politico che sono dati sensibili.

    però possono leggere la navigazione "aggregata": ovvero in azienda c'è chi va su facebook, o su siamotuttiomosessualidisinistra.gov
    a me non hanno fatto firmare un benamato quindi non possono farlo in teoria...

  7. #7
    Originariamente inviato da scarmar80
    a me non hanno fatto firmare un benamato quindi non possono farlo in teoria...
    non è così semplice: potrebbero comunque considerarlo un partimonio aziendale per il fatto che tu usi, come detto più sopra, nome@tuaazienda.com, quindi il loro marchio diciamo
    "ci vorrebbero anche più persone come quaestio (a reb verrà un brivido)" wallrider, 22/10/2012

    "Se hai una vita di merda facebook non può essere molto meglio...". kalosjo, 16/10/2012

  8. #8
    Utente di HTML.it L'avatar di bubi1
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    Originariamente inviato da quaestio
    la giurisprudenza è controversa
    il dominio @tuazienda.com da alcuni è considerato petrimonio dell'azienda, e pertanto le mail sono consultabili perché non personali ma professionali.

    le aziende più scaltre ti fanno firmare un foglio dove c'è scritto che per uso personale non puoi usare la mail aziendale, e così in pratica stanno a posto.

    sulla navigazione è più difficile perchè è facile leggerne all'interno ad esempio i gusti sessuali o l'orientamento politico che sono dati sensibili.

    però possono leggere la navigazione "aggregata": ovvero in azienda c'è chi va su facebook, o su siamotuttiomosessualidisinistra.gov


    Il punto e' che la privacy non c'entra direttamente, l'unica titolare delle risorse aziendali che usa il dipendente (caselle email, pc, banda etc) e' l'azienda, che ha il diritto di verificare come vengono utilizzate queste risorse. Ma c'e' anche la normativa sul controllo dei lavoratori, che mi pare preveda l'obbligo di informare il dipendente circa la possibilita' del monitoraggio. Quindi se ti hanno informato - non ci sono cazzi.

    Il foglio che ti fanno firmare invece e' una cosa ridondante, torna comodo solo quando serve una giusta causa veloce e indolore

  9. #9
    ah, con i server di posta e navigazione interni ovviamente tra NON LO POSSONO FARE e NON LO FANNO c'è grossa differenza.

    con un outsourcer di servizi la distinzione è più netta.......
    "ci vorrebbero anche più persone come quaestio (a reb verrà un brivido)" wallrider, 22/10/2012

    "Se hai una vita di merda facebook non può essere molto meglio...". kalosjo, 16/10/2012

  10. #10
    Originariamente inviato da scarmar80
    a me non hanno fatto firmare un benamato quindi non possono farlo in teoria...
    In teoria tutto ciò che aziendale, automaticamente non potresti usarlo che per soli scopi aziendali, anche senza alcuna lettara che lo specifichi.

    Anzi, semmai è vero il contrario, ovvero che per dimostrare di poter usare un bene aziendale per scopi personali, devi avere un'autorizzazione scritta da parte dell'azienda.

    Siccome l'email aziendale è considerata dalla moderna giurisprudenza - giustamente - di proprietà dell'azienda (lo dice il nome stesso!), direi che il tuo boss ha tutto il diritto di leggere la tua corrispondenza sul tuo accunt di posta elettronica aziendale.


    Non so per la navigazione, ma a rigor di logica dovrebbe valere lo stesso principio: se usi la connessione internet aziendale, dovresti usarla solo per scopi di lavoro... e dunque - ancora una volta - il tuo boss dovrebbe avere il diritto di sapere su che siti vai e che fai su quei siti.
    E mi sembra pure giusto, visto che c'è di mezzo anche un discorso di sicurezza e di impiego delle risorse aziendali.

    Discorso diverso per i siti che magari navighi in pausa pranzo... sempre ammesso che il contratto specifichi espressamente che tu puoi usare la connessione dell'ufficio per cazzeggiare per i fatti tuoi, negli orari di pausa o di fine lavoro.


    In partica: se navighi con un dispositivo tuo usando una connessione che non sia quella aziendale (per esempio in 3G dal tuo smartphone) nessuno ti può dire nulla (a meno che tu non lo faccia in orario di lavoro... nel qual caso ti possono piantar grane pechè cazzeggi in orario di lavoro), nè ha in ogni caso il permesso di leggere ciò che scrivi e cosa navighi .
    «Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto» - Michael Jordan

    «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.» - Gandhi

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