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Discussione: Apprendisti in saldo

  1. #1
    Utente di HTML.it
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    Apprendisti in saldo

    Ciao a tutti, è da molto che seguo il forum in silenzio, silenzio che ho deciso di interrompere per parlare.. del contratto di apprendistato.

    Questo post apparirà sicuramente come una polemica, e in effetti è questo, mi piacerebbe comunque sentire anche le vostre preoccupazioni/ansie sull'apprendistato.

    In breve, 28 anni, laurea specialistica in Economia, lavoro come apprendista presso una piccola azienda, come consulente di Business Intelligence. Contratto di 4 anni di cui 2 e mezzo già trascorsi.

    Premesso che l'ambiente e l'atmosfera aziendale sono entrambi piacevoli, e che conosciamo tutti bene quale sia la situazione del lavoro in Italia, ho qualche cruccio sia sul lato

    puramente monetario/retributivo, che sul profilo rivendibilità.. riassumento in poche parole:

    - nessuno straordinario pagato (in media saranno circa 3 ore di straordinario a settimana,

    se non consideriamo le trasferte in giornata, 2-3 al mese, in cui le 8 ore di lavoro diventano comodamente 12)

    - nessun buono pasto.

    - il vero "cruccio": ho visto diverse offerte e fatture (chiaramente a insaputa del titolare) che mostrano a quanto venga venduta una mia giornata di consulenza presso un

    cliente. La cifra porta il cliente ad avere determinate aspettative (che come tutti i bravi clienti si lamenta dei costi); aspettative che, pur riuscendo a soddisfare, non sicuramente non in linea con la figura di apprendista. Già, perchè infatti non vengo mai venduto come apprendista (e non mi stupisce la cosa),ma, in certi casi, giornate di analisi e di formazione in primis, vengo venduto come senior anzichè junior


    Premesso che sappiamo tutti che il contratto di apprendistato è puramente una scorciatoia per agevolare la pressione fiscale sull'azienda, è molto fastidioso come, a fronte di queste politiche aziendali e del mio impegno richiesto, io rimanga apprendista e il mio contratto non venga convertito in un tempo indeterminato, più gratificante, con un salario più adeguato, e che, soprattutto, mi riqualificherebbe in un'ipotesi di mobilità.

    Fastidioso, già, perchè una volta terminato l'apprendistato, in caso di contratto a tempo indeterminato, anche la retribuzione crescerà -se crescerà- di ben poco (consideriamo sempre come realistiche le soglie del CCNL).
    In più, ho la sensazione che ai fini contrattuali, 4 anni come apprendistano pesano DIVERSAMENTE rispetto a 4 anni come lavoratore a tempo indeterminato, a prescindere dalle attitudini e abilità sviluppate.

    All'esterno potrei essere visto come una figura quasi costantemente affiancata.


    Ho insomma paura di rischiare un "arenamento" professionale, la sensazione di lavorare in saldo ancora per altri anni è forte..nonostante le aspettative e le esigenze esigenze del titolare.

    Queste sono le mie considerazioni sul fantastico mondo del lavoro in Italia, scritte con le due mani di un umile apprendista.

  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di Ranma2
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    E ti lamenti? Stai lavorando.

    In ogni caso straordinari dipendono dal CCNL che hai firmato, alcune categorie non ammettono gli straordinari.
    I buoni pasto non credo sia per nulla obbligatorio fornirli, certo che se a te non li danno ma agli altri dipendenti si, potresti chiederli. Non capisco come il tuo datore dovrebbe venderti, come apprendista? Hai mai sentito un coloquio commerciale/cliente? Perché mai dovrebbero cambiarti il contratto? hanno 4 anni di sgravi fiscali, se avranno intenzione di assumerti passeranno tutti e 4 gli anni.
    All'esterno nessuno sa o dovrebbe sapere il tuo contratto con l'azienda. Se non vedi sbocchi, cambi azienda.


    P.S. Perché vai a capo con il testo a caso?

  3. #3
    Utente di HTML.it
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    me l'aspettavo un "ti lamenti? stai lavorando" : sto discutendo della situazione di lavoro degli apprendisti come me, non sto paragonando chi ha lavoro a chi non l'ha, sono due cose ben diverse.

    I buoni pasto non sono obbligatori, e lo straordinario dipende dal contratto, ovvio: infatti li ho inseriti in un elenco di punti per chiarire la mia situazione.
    Altrettanto ovvio che il titolare non ti vende come apprendista, ma ti può vendere come junior anzichè senior.

    I 4 anni di sgravi fiscali sono il motivo del contratto, purtroppo è così, in Italia il costo del lavoro è molto alto.

    Il senso del mio post, però non era farmi rispondere punto per punto, ma cercare di avere opinioni con visione d'insieme, sapere come gli altri apprendisti presenti sul forum vivono questa situazione.

  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di Pastore12
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    Grosso modo mi trovo nella stessa situazione, anche se i buoni pasti li ho. Inoltre se la ditta dove faccio consulenza mi chiedesse degli straordinari, la mia azienda credo che non dovrebbe far storie per mettermi quanto mi spetta in busta paga.
    Però, quando sono stato assunto mi era stato detto che il contratto di apprendistato sarebbe stato convertito in un contratto a tempo indeterminato dopo un anno, invece ne sono passati già due e so già che se chiedessi delucidazioni in merito, mi risponderebbero che il momento è difficile.
    Almeno nel mio caso la cosa più logica mi sembra quella di guardarsi attorno, anche perché dove sto lavorando ora le politiche aziendali a loro volta privilegiano l'economicità dei consulenti piuttosto che la loro competenza, quindi non dovrei stupirmi troppo se tra qualche mese mi dicessero che entro breve verrei sostituto, magari da un neo laureato in statistica senza nessuna esperienza lavorativa di programmazione.
    "Ethics are to me something private. Whenever you use it as an argument for why somebody_else should do something, you’re no longer being ethical, you’re just being a sanctimonious dick-head"
    Linus Torvalds

  5. #5
    Originariamente inviato da Ranma2
    E ti lamenti? Stai lavorando.
    E' grazie a questa mentalità che come popolo siamo ormai completamente appecorati.
    "Ti è piovuta merda in testa e ti lamenti ? Qui la maggior parte nella merda si dimena per non affogarci".

    Il punto sollevato dall'autore del thread è corretto. Il contratto di apprendistato è soltanto un modo per l'azienda per ridurre i costi del lavoro. L'azienda se lo volesse potrebbe subito trasformare lo stesso in TI...oddio..anche qui poi...chissà quanto pagherebbe poi.

    Il mio consiglio è di cambiare azienda, ormai la tua esperienza lavorativa l'hai fatta, hai qualcosa da proporre.

  6. #6
    Originariamente inviato da Darksky
    E' grazie a questa mentalità che come popolo siamo ormai completamente appecorati.
    "Ti è piovuta merda in testa e ti lamenti ? Qui la maggior parte nella merda si dimena per non affogarci".

    Il punto sollevato dall'autore del thread è corretto. Il contratto di apprendistato è soltanto un modo per l'azienda per ridurre i costi del lavoro. L'azienda se lo volesse potrebbe subito trasformare lo stesso in TI...oddio..anche qui poi...chissà quanto pagherebbe poi.
    concordo con questa parte

    Il mio consiglio è di cambiare azienda, ormai la tua esperienza lavorativa l'hai fatta, hai qualcosa da proporre.
    con questa solo a meta', perche' prima ne parlerei con il titolare dell'azienda, se non l'hai gia' fatto, magari con qualche colloquio gia' fissato (magari conta a poco, ma si puo' sempre provare)

  7. #7
    Originariamente inviato da rebelia
    con questa solo a meta', perche' prima ne parlerei con il titolare dell'azienda, se non l'hai gia' fatto, magari con qualche colloquio gia' fissato (magari conta a poco, ma si puo' sempre provare)
    Col titolare dell'azienda si va a parlare con in mano una lettera di impegno all'assunzione firmata dall'eventuale nuovo datore di lavoro.
    Se la cosa lo turba o quasi lo offende allora è una testa di cippirimerlo e fa bene a perdere giusto il tempo per fargli firmare la sua lettera di dimissioni.

    Se è una persona seria sa bene che teoricamente si è sempre sul mercato, specie in ambito consulenziale, ed è giustissimo essere sempre alla ricerca di una posizione migliore non solo economica. Da qui trae le sue conclusioni e al massimo gli fa una controproposta.

  8. #8
    Utente di HTML.it
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    Originariamente inviato da Darksky
    Se è una persona seria sa bene che teoricamente si è sempre sul mercato, specie in ambito consulenziale, ed è giustissimo essere sempre alla ricerca di una posizione migliore non solo economica. Da qui trae le sue conclusioni e al massimo gli fa una controproposta.
    Vero, il gioco della domanda e dell'offerta è valido anche all'interno dell'azienda stessa, anche -e soprattutto- se internamente la tua posizione è consolidata.
    Orecchie tese e captare eventuali offerte.. la capacità di sapersi rivendere, e sapersi dare un valore, a prescindere dalle contingenze economiche attuali, è fondamentale nella crescita professionale.

  9. #9
    Utente di HTML.it L'avatar di dottwatson
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    Direi che oggi come oggi bisogna studiare per sapersi vendere.
    Il resto spesso e volentieri vien da sè (se ci sono le premesse ovviamente)
    Non sempre essere l'ultimo è un male... almeno non devi guardarti le spalle

    il mio profilo su PHPClasses e il mio blog laboweb

  10. #10
    Utente di HTML.it L'avatar di Ranma2
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    Originariamente inviato da Darksky
    E' grazie a questa mentalità che come popolo siamo ormai completamente appecorati.
    "Ti è piovuta merda in testa e ti lamenti ? Qui la maggior parte nella merda si dimena per non affogarci".
    Eh perchè sta lavorando in miniera a cercare carbone...dai siamo realisti, vogliamo la seggiola e l'aria condizionata. Siamo in un brutto periodo, se lo supereremo forse ci si può permettere di lamentarsi. Ci sarà la fila per posti del genere, e sicuramente nessuno di quelli penserebbe di non avere i buoni pasto pagati.


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