Mi sapreste indicare il miglior libro di terzani oppure una sua biografia?
Mi sapreste indicare il miglior libro di terzani oppure una sua biografia?
Originariamente inviato da seifer is back
la condivisone delle risorse, è il miglior sistema per il progresso e la ricerca.
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Il comunismo non è un utopia.
Io lessi "un indovino mi disse", tra l'altro ero in Malesia (a Penang) proprio nel punto del libro in cui lui parla di quella città... Molto, molto bello.
Ora ho due libri da leggere, ma subito dopo mi sono ripromesso di leggere un altro fra questi:
http://it.wikipedia.org/wiki/Tiziano_Terzani#Opere
Probabilmente Un altro giro di giostra
Me l'anno regalato qualche mese fa, iniziato e abbandonato, almeno momentaneamente...Originariamente inviato da lnessuno
Un altro giro di giostra
La parte iniziale (le poche pagine che ho letto) è la storia di un uomo che sta serenamente dicendo addio al mondo. In questo momento mi mette addosso una malinconia che preferirei evitare.
"Ethics are to me something private. Whenever you use it as an argument for why somebody_else should do something, you’re no longer being ethical, you’re just being a sanctimonious dick-head"
Linus Torvalds
Parla di quello, in effetti. Parla degli ultimi viaggi che ha fatto in cerca di una cura contro il cancro (di cui era ammalato), e di ciò che ha capito nel frattempo... Personalmente se non avessi mai letto niente di suo non inizierei da li.Originariamente inviato da Pastore12
Me l'anno regalato qualche mese fa, iniziato e abbandonato, almeno momentaneamente...
La parte iniziale (le poche pagine che ho letto) è la storia di un uomo che sta serenamente dicendo addio al mondo. In questo momento mi mette addosso una malinconia che preferirei evitare.
Consiglio accettato.
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Linus Torvalds
Vada per il consiglio. Ma... è vero che i suoi libri sono lenti? Un giudizio dato da un mio collega mi ha scoglionato incredibilmente...
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Il comunismo non è un utopia.
Mah, io ho letto solo quella ma non mi è sembrato lento, anzi l'ho trovato molto coinvolgente... certo è un libro riflessivo, non d'azioneOriginariamente inviato da straycat3
Vada per il consiglio. Ma... è vero che i suoi libri sono lenti? Un giudizio dato da un mio collega mi ha scoglionato incredibilmente...
Ne riporto un pezzetto (scelto a caso) piccolino, per dare un'idea di cosa parlo:
Da Penang dovevo andare a Kuala Lumpur. Avrei potuto prendere il treno diretto
che parte da Butterworth, ma quella mi sembrò una soluzione troppo sbrigativa e
decisi di scendere lungo la penisola lentamente, con uno di quei taxi che si di-
vidono con altra gente. Volevo fermarmi a Ipoh, una città - si dice - da cui
vengono le donne più belle e i cinesi più ricchi della Malesia.
Poco più di cento anni fa, Ipoh era un grosso villaggio. Il nome gli veniva da
un albero con il quale i malesi fabbricavano le loro frecce avvelenate. Poi ar-
rivarono gli inglesi, scoprirono che la terra era piena di zinco e quel che suc-
cesse spiega la storia della Malesia e i suoi problemi di oggi.
Per estrarre lo zinco occorreva manodopera; i malesi non erano particolarmente
interessati a lavorare nelle miniere e gli inglesi decisero di accettare ogni
emigrante che riuscisse ad arrivare. Nel 1879 c'erano a Ipoh già 4623 malesi,
982 cinesi e un inglese. Nel 1889 i malesi erano diventati 10291, gli inglesi
69, ma i cinesi erano 44790. Fu così che Ipoh divenne una città quasi esclusiva-
mente cinese e che alcune famiglie di immigrati, arricchitesi con lo zinco, sono
oggi una potenza economica con cui il potere politico, in mano ai malesi, deve
fare i conti.
«Solo il dieci per cento dei cinesi qui sono davvero ricchi, ma questo fa sì che
gli altri, il novanta per cento, lavorino come matti, sperando di poterlo diven-
tare», mi disse uno dei vari cinesi che andai a vedere a Ipoh. Nessuno di loro
pensa a tornare in patria. «In Malesia sono un cittadino di seconda categoria,
ma faccio pur sempre una vita migliore che se fossi un cittadino di prima classe
in Cina», mi disse un insegnante. «Allora resto.» Sempre pratici, i miei cinesi!
la fine è il mio inizio
ripercorre tutta la sua vita dall'infanzia a pochi giorni prima di morire
Non parlare di dolore finchè non hai visto le lacrime dei guerrieri
Vada per il consiglio. Ma... è vero che i suoi libri sono lenti? Un giudizio dato da un mio collega mi ha scoglionato incredibilmente...
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lettoOriginariamente inviato da lnessuno
Io lessi "un indovino mi disse", tra l'altro ero in Malesia (a Penang) proprio nel punto del libro in cui lui parla di quella città... Molto, molto bello.
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