L'autoaccettazione è alla base del successo personale. Credo che sia importante che le donne osservino queste regole. Fatemi sapere quando lo fate e descrivete le vostre sensazioni4 esercizi per sentirsi bene nudi
Mostrare agli altri il nostro corpo è spesso qualcosa che ci mette a disagio. Confrontarsi con la propria nudità diventa, talvolta, un esame da superare. Stare bene nudi è un'esperienza sensuale e liberatoria, ancora di più se l'accettazione parte dall'interno, a prescindere da un corpo perfetto. Provate ad accettarvi seguendo i 4 consigli che Psychologies.it, insieme a Massimo Soldati (psicologo e psicoterapeuta ), vi propone.
Fare la pace con il proprio corpo Ogni giorno fate qualche piccola pausa per prendere contatto consapevolmente con il vostro corpo. Per esempio, respirate a fondo con gli occhi chiusi, annusatevi la pelle, accarezzatevi le braccia, la nuca, le gambe. D'estate è bellissimo anche massaggiarsi. Munitevi di un buon olio o di una crema e percorrete con le mani tutto il vostro corpo: l'automassaggio ci ricorda che siamo creature tridimensionali, fatte di pelle, scheletro, carne, muscoli. Sentirsi bene nudi significa anche imparare a convivere con questa fisicità e ad "abitare" il proprio corpo.
Spogliarsi e lavarsi lentamente Quando vi spogliate non fatelo meccanicamente, ma provate a rallentare i ritmi. Toglietevi un capo alla volta, con calma, fate delle pause e mettetevi all'ascolto delle sensazioni. Provate sollievo, imbarazzo, fragilità, vergogna o cos'altro? Non giudicate le vostre reazioni, semplicemente accettatele. Fate lo stesso esercizio quando vi lavate. Invece di inserire il "pilota automatico" e lavarvi come se faceste lo shampoo alla macchina, metteteci del tempo e dell'attenzione. Esplorate il vostro corpo come se fosse la prima volta, sentite la morbidezza della pelle, la curva dolce del seno, il calore del ventre. Se vi esercitate in questo modo tutti i giorni scoprirete che i gesti rapidi e distratti dell'abitudine spesso mascherano proprio l'antipatia per il proprio corpo. E che si può cambiare atteggiamento.
Guardarsi allo specchio senza giudicarsi In genere, prima di affrontare lo sguardo altrui, ci si osserva allo specchio già vestiti. Ma così quello che si vede riflesso, ben agghindato e dissimulato dagli abiti, non è il nostro corpo "vero", bensì un'immagine che non corrisponde alla realtà. Guardarsi nudi infatti è tutt'altra cosa. E, se in genere lo si fa così raramente, è perché si ha paura delle emozioni che può suscitare. Provate a mettere in bagno uno specchio intero, in modo da avere una visione completa del vostro corpo. Nei gesti quotidiani, mentre vi lavate o vi mettete la crema, imparerete a familiarizzare con la vostra nudità e a riappropriarvi del vostro corpo per quello che è. All'inizio vedrete che lo sguardo fa fatica a soffermarsi, e che vi vengono pensieri negativi (Ma guarda che cosce, sono proprio grassa, e così via), ma con l'abitudine e lo sforzo di non giudicarvi il vostro corpo vi diventerà sempre più amico.
Osare un po' di nudismo Di solito confiniamo l'esperienza della nudità ai momenti di intimità sessuale. Invece, stare nudi è naturale. "Come se ce ne fosse bisogno, ogni tanto qualcuno ci ricorda che veniamo al mondo nudi", dice Massimo Soldati, psicoterapeuta a Milano. Stare nudi in casa, senza pensieri morbosi, senza condanne né compiacimento per il proprio corpo, può essere un'esperienza molto liberatoria. In natura è ancora meglio, perché tutto è più "pulito". E se proprio l'imbarazzo è troppo forte, non perdete almeno l'occasione di stare a piedi nudi, esercitando la sensibilità della pianta su diversi tipi di terreno, come erba, sabbia, o sassolini.