Originariamente inviato da ecmedia
Di certo ti conviene informarti con un commercialista, comunque i 30.000 euro / anno di cui parli sono fatturato o ricavi?
Comunque, se superi i 30000 euro di fatturato non rientri nel regime dei minimi, per cui indicativamente dovrai pagare:
- 20% di iva (che comunque ti avranno anticipato i tuoi clienti)
- tra il 24 e il 26% di inps (a seconda del settore di appartenenza - commerciante, artigiano, libero professionista)
- Da 0 a 15.000 euro = aliquota Irpef 2011 al 23%; da 15.001 a 28.000 euro = aliquota Irpef al 27% (ovvero 3.450 euro + 27% sul reddito eccedente i 15mila euro); da 28.001 a 55.000 euro = aliquota Irpef al 38% (ovvero 6.960 + 38% sulla parte eccedente i 28mila euro); da 55.000,01 a 75.000 euro = aliquota Irpef al 41% (ovvero 17.220 + 41% sulla parte eccedente i 55mila euro); oltre 75.000 euro = aliquota Irpef al 43% (ovvero 25.420 + 43% sulla parte eccedente i 75mila euro).
Poi, a seconda del regime in cui rientri, dovresti pagare irap, inail e i diritti della camera di commercio.
Poi hai le spese del commercialista che sì, si aggirano sugli 800/1000 euro all'anno.
Puoi dedurre:
- l'iva dei tuoi acquisti per l'attività
- i tuoi acquisti per l'attività vanno ad abbassare anche l'imponibile in misura variabile (es. spesa auto promiscua mi pare sia 40%, telefonia 80%, ecc)
Mi sembra tutto.