Dal libro “La veritè sur Cesare Battisti” edito in Francia nel 2004 non ancora tradotto in Italia.- Io mi sono limitato a tradurre le tre pagine in PDF, ho cancellato, per questione di spazio, ogni riferimento a qualsiasi documento o altro. Un solo commento: come al solito non sappiamo lavare da soli i nostri panni sporchi ci deve sempre pensare qualcuno a posto nostro
UNO SCORCIO STORICO DI UN LUNGO PERCORSO
DE CESARE BATTISTI
Fred Vergas
Negazione dei diritti, non-rispetto della parola della Francia e disinformazione, tutto obbliga ad alzare il velo sul caso Cesare Battisti e sull’uomo, al fine che ogni francese possa raggiungere, in maniera obbiettiva e con l’uso della regione cara a Voltaire, alla verità che gli è nascosta. Questo libro, raccoglie testi e documenti e mette in evidenza la presentazione dei fatti mantenendo un distacco da ogni polemica partigiana, unisce l’estradizione di Cesare Battisti che sarebbe un’ingiustizia profonda per l’uomo; un affronto a l’onore del nostro paese e dei suoi cittadini; e una colpa gravissima nei riguardi della storia. Nato nel 1954 nel Lazio, C.B. è entrato, come centinaia di miglia di altri giovani, dalle rivolte che scossero l’Italia nel corso degli anni 70, anni di crisi sociale, politica e culturale derivanti da una lotta armata dove vedranno impegnate l’estrema destra, come l’estrema sinistra ed il governo stesso. Ciò che, più tardi, verrà chiamato “gli anni di piombo”
Con 12 690 casi di violenza, con 380 morti e quasi 2 000 feriti.- 128 morti saranno imputati all’estrema sinistra, 143 alla destra atlantista coperta (forse protetta) dallo Stato (forse destra atlantica non ho capito bene) ed un po’ meno di 100 all’estrema destra.- con 60 000 guardati a vista (forse super controllati), 15 000 arresti, e centinaia di processi e 4 087 condanne di attivisti di sinistra, l’Italia ha conosciuto tra 1969 e 1989 quella che si è nel diritto di chiamare, storicamente parlando, una “guerra civile di bassa intensità”
Una serie di leggi e decreti furono adottati dal governo italiano 1974-1982 per giudicare i migliaia di militanti di sinistra arrestati, leggi chiamate "speciali" o "emergenza" o "eccezionali" le quali permetteranno la creazione di una "giustizia non ordinaria", a margine della Giustizia, molti provvedimenti (processi) vengono viziati al punto che Amnesty International protesterà ed accuserà l’Italia a più riprese con la conclusione che le autorità italiane hanno violato gli accordi europei ed internazionali sui processi equi e di ragionevole durata in un lasso di tempo “le autorità non hanno osservato le norme prescritte dal tribunale europeo dei diritti dell’uomo. Questo funzionamento creerà in particolare le figure del pentito e del dissociato con le loro testimonianze rilasciate in cambio di una riduzione di pena. I primi fornivano dei nomi i secondi degli indizi indiretti, più un pentito o un dissociato forniva degli indizi e dei nomi più si vedeva ridurre la pena fino a poter sperare nella libertà. Sappiamo che anche la tortura fu utilizzata negli interrogatori. Il processo contro Cesare Battisti: entra a far parte, nel 1977 in uno dei numerosi piccoli gruppi armati di estrema sinistra PAC (Proletari Armati per il Comunismo), finisce in prigione nel 1979, evade nel 1981 raggiunge la Francia e successivamente il Mexico dove vive pacificamente esercitando vari mestieri. E’ essenziale notare che al momento del primo arresto non esistevano contro di lui nessuna minima prova e verrà condannato a 12 anni e 10 mesi per la sola appartenenza al PAC. E’ con l’apparizione del pentito Pietro Mutti che inizierà un nuovo processo, questo si svolgerà senza Battisti, furono utilizzate tutte le possibilità che le leggi speciali permettevano, furono utilizzate le “parole” dei dissociati e dei pentiti, uomini torturati come lo fu Sisino Bitti. E’ solo sulla parola dei dissociati e dei pentiti che Cesari Battisti fu accusato per aver commesso la totalità delle azioni dei PAC – una sessantina di rapine a quattro omicidi – senza alcuna prova inconfutabile, e fu condannato in contumacia all’ergastolo. Questa condanna è dunque essenzialmente dovuta alla testimonianza del pentito Pietro Muffi, che costituirà la testimonianza principale dell’accusa. Questa testimonianza fu ottenuta negoziando la libertà Pietro Mutti in cambio del nome di Battisti. Malgrado questo, quasi la totalità della stampa italiana e francese non hanno messo in dubbio la validità delle accuse e le hanno presentate come certe. Nel presente libro gli analisti di V. Evangelisti e di Wu Ming dimostreranno l’inconsistenza di tutte le prove e di tutte le testimonianze raccolte. E’ stato anche letto sulla stampa che "le prove" incontrovertibili sono stati sequestrati a casa di Battisti al momento dell'arresto. Ma da quello che si è visto esse dimostrano la sola appartenenza ai Pac e non a qualsiasi partecipazione agli omicidi.