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  1. #1
    Utente di HTML.it
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    diritti pubblicazione lavori

    Ciao, lavoro presso un'azienda come grafico e web designer... mi chiedevo... è legale pubblicare sul mio portfolio online i lavori svolti presso quest'azienda? sul contratto (di apprendistato) è specificato che non devo "rendere pubblico il patrimonio tecnico della società", ma ciò vale anche, ad esempio, per un lavoro uscito su una rivista, e quindi già PUBBLICO?!

  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di Ranma2
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    Re: diritti pubblicazione lavori

    Originariamente inviato da resy
    Ciao, lavoro presso un'azienda come grafico e web designer... mi chiedevo... è legale pubblicare sul mio portfolio online i lavori svolti presso quest'azienda? sul contratto (di apprendistato) è specificato che non devo "rendere pubblico il patrimonio tecnico della società", ma ciò vale anche, ad esempio, per un lavoro uscito su una rivista, e quindi già PUBBLICO?!
    Devi chiedere alla tua azienda e al cliente.

    Ma il lavoro lo segui dall'inizio alla fine tu? Dai contatti con il cliente, gabbie, grafiche, impaginazione, programmazione e webmarketing?

  3. #3
    Utente di HTML.it
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    in realtà loro mi hanno già ripresa, perchè li ho pubblicati e secondo loro devo toglierli... probabilmente hanno ragione... io realizzo l'intero progetto, partendo dal testo e dai contenuti che mi vengono forniti, ma alla fine il tutto deve essere approvato della sezione marketing... quindi servirà la loro approvazione scritta per pubblicarlo
    solo mi pare assurdo che se lavoro per un'azienda, e si presuppone che non posso lavorare per altri, io non possa mettere nulla di tutto ciò che faccio online, a che mi serve avere una vetrina online vuota!?.... a volte rimpiango quando ero freelance

  4. #4
    in linea teorica, salvo accordi scritti diversi sui tempi di pubblicazione (quindi magari tu lavori su qualcosa adesso, ma verra' reso pubblico tra 6 mesi, e' ovvio che tu non possa mostrarlo prima che sia stato reso pubblico dal vostro cliente), pur da dipendente, la parternita' dell'opera d'ingegno e' inalienabile, quindi tua.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Diritto_d'autore_italiano

    secondo la legge sui diritti d'autore italiani, su hai ovviamente diritto di pubblicare sul tuo portfolio, ovviamente non te li puoi rivendere.
    ma questo solo perche' sei dipendente, diversamente, salvo accordi in esclusiva, dopo la prima pubblicazione puoi anche rivenderti gli elaborati realizzati per un cliente.
    http://larsen.altervista.org/
    Larsen O: 19/06/2001-21/04/2011 (la Rebelia bannara e' stata qui)

  5. #5
    Utente di HTML.it L'avatar di Ranma2
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    Originariamente inviato da Lars
    in linea teorica, salvo accordi scritti diversi sui tempi di pubblicazione (quindi magari tu lavori su qualcosa adesso, ma verra' reso pubblico tra 6 mesi, e' ovvio che tu non possa mostrarlo prima che sia stato reso pubblico dal vostro cliente), pur da dipendente, la parternita' dell'opera d'ingegno e' inalienabile, quindi tua.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Diritto_d'autore_italiano

    secondo la legge sui diritti d'autore italiani, su hai ovviamente diritto di pubblicare sul tuo portfolio, ovviamente non te li puoi rivendere.
    ma questo solo perche' sei dipendente, diversamente, salvo accordi in esclusiva, dopo la prima pubblicazione puoi anche rivenderti gli elaborati realizzati per un cliente.
    Se ti viene percepito uno stipendio, è chiaro che l'opera viene ceduta prima all'azienda e poi al cliente. In ogni caso non è etico, ne professionale scavalcare la propria azienda, specie se non vuole, e specie se non vuole il cliente finale.

  6. #6
    no guarda, non funziona cosi'...
    anzi, non e' etico e non e' professionale piegarsi di fronte a richieste illegittime.

    tu sei un dipendente, ma salvo accordi specifici, non stai cedendo la parternita' di nulla.
    e' ovvio che il tuo discorso sia quello solito che fa comodo alle aziende, e che a furia di ripeterlo diventa la verita', ma non e' cosi'.

    la paternita' di un'opera e' inalienabile... sia che tu abbia lavorato per dio, sia che tu sia un dipendente qualsiasi.

    e' ovvio che se hai lavorato ad un bullone per lo shuttle, non puoi mettere nel portfolio l'intera navetta... ma il bullone si.

    l'unica cosa che e' "gentile" (non obbligatorio, se non ci sono accordi in questo senso) fare e' quella di far passare un po' di tempo, ma ripeto, per l'uso "personale" (e quindi non commerciale) tu sei padrone di cio' che hai fatto... e lo sei sia che tu non voglia, sia che il tuo cliente non voglia.

    la legge prevede perfino che l'autore possa avere voce in capitolo (anche come dipendente dell'azienda fornitrice) su eventuali modifiche fatte successivamente.
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    Larsen O: 19/06/2001-21/04/2011 (la Rebelia bannara e' stata qui)

  7. #7
    Moderatore di foto/videocamere digitali ed elettronica hi-tech L'avatar di astro
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    Originariamente inviato da Lars
    l'unica cosa che e' "gentile" (non obbligatorio, se non ci sono accordi in questo senso) fare e' quella di far passare un po' di tempo
    Beh gentile mica tanto... prima che l'azienda stessa lo pubblichi tu di certo non puoi pubblicare nulla, hai un generale obbligo di riservatezza anche a prescindere da specifiche clausole

    Viceversa dopo non vedo per quale ragione o supposta norma possano impedirti di inserirla nel tuo portfolio. Una volta che l'hanno pubblicata... o forse non intendono riconoscerti la paternità???

  8. #8
    eh... e' li che puntano... tu dipendente non conti un cazzo, perche' e' l'azienda che realizza il prodotto.

    mai stato dipendente, e da consulente la legge prevede perfino che ogni mio lavoro sia firmato da me (oltre che eventualmente dall'agenzia per cui e' stato fatto in conto terzi), e che la firma sia inamovibile, salvo diversi accordi (scritti, vedasi contratti, vedasi mi paghi per non firmarlo).

    e il valore aggiunto dell'avere la firma, o non averla, e' notevole... per il consulente e' importante che il suo nome giri, quindi il suo interesse e' quello di firmare il piu' possibile i lavori, mentre invece per l'azienda e' una sorta di "ammissione di colpevolezza": e' pieno di aziende che millantano millemila professionalita' all'interno, e poi fanno fare tutto esternamente.

    e questo per il cliente non e' certo un valore aggiunto, anzi... se sapesse che il suo lavoro non l'ha realizzato l'agenzia a cui s'e' rivolto, ma anzi, un consulente che avrebbe potuto contattare direttamente (tagliando notevolmente i costi), e' ovvio che l'interesse delle agenzie e' ostacolare il piu' possibile questa parte della legge sui diritti d'autore.
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  9. #9
    Moderatore di foto/videocamere digitali ed elettronica hi-tech L'avatar di astro
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    Ok, tutto perfetto

    quindi forse loro cercano di attribuirsi i lavori, ovvero non ne vorrebbero ammettere furbescamente la paternità...

    in quel caso potrebbe anche, per non mettersi di traverso, accettare di non pubblicarli fintanto che ha quel contratto di apprendistato...

    di certo appena termina quel contratto li pubblicherà tranquillamente (però ci vorrebbe un accordo specifico e scritto, sennò rischia che magari loro, una volta che non lavorasse più lì, le dicano che si è appropriata di roba non sua ma di altri)

  10. #10
    esatto... per questo e' prevista (ripeto, da freelance, da dipendente e' piu' delicata la cosa) la firma sull'elaborato.

    in questo modo, anche pubblicandolo sul proprio portfolio dopo 6 mesi, la paternita' era gia' chiarita fin dal principio.

    da dipendente il discorso della firma non vale, perche' sei dipendente dell'azienda, e quindi il lavoro e' firmato dall'azienda ovviamente, resta il fatto che, anche da dipendente, hai pieno diritto di inserire i lavori fatti per l'azienda (e i suoi clienti) nel tuo portfolio... per completezza e correttezza c'e' da citare l'azienda per cui li hai fatti, oltre che al cliente (tipo: flyer realizzato in "nome agenzia" per conto "nome cliente"), ma non e' obbligatorio.

    questo per cio' che riguarda la "legge"... poi sappiamo benissimo che in italia se non ti metti a 90° rischi di volare fuori senza paracadute... quindi da dipendente la questione e' piu' politica che non legale.
    e' ovvio che se oggi lavori su qualcosa che il cliente finale presentera' tra 6 mesi, non puoi pubblicarlo sul tuo portfolio, ma dopo l'uscita pubblica, non c'e' verso che ti si possa vietare di inserirlo tra i tuoi lavori.
    anche perche', mi spieghi cosa potrebbe mostrare un'aspirante dipendente se non potesse inserire i lavori fatti nel suo portfolio?
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