Sono sempre più pubblicizzate e diffuse le scarpe con la suola convessa, tipo le MBT. Scarpe che promettono di avere effetti salutari sull’organismo, grazie al fatto che impongono un cambiamento del modo di camminare. Ma per dirlo servono altri studi.
Come funzionano
Il principio di funzionamento delle MBT è spiegato sul sito dell’azienda: una suola che consentirebbe di riprodurre il modo di camminare a piedi nudi su terreni irregolari dei Masai, tribù originaria dell’Africa orientale.
Questo restituirebbe al piede la sua camminata naturale, vale a dire ricreerebbe l’instabilità cui è sottoposto quando cammina scalzo su un fondo naturale. La suola delle MBT, grazie alla conformazione, crea questa instabilità e impone al piede di dondolare sia lateralmente (da lato a lato), sia longitudinalmente (dal tacco alla punta). Questo comporterebbe una serie imponente di effetti benefici.
Quali i vantaggi?
Sul sito delle scarpe MBT si afferma che tutti questi vantaggi sono confermati dalla ricerca scientifica. Abbiamo passato in rassegna gli studi che si sono occupati delle MBT.
Si tratta principalmente di analisi del cammino in soggetti volontari che indossano alternativamente le MBT e scarpe normali. Sono analizzate soprattutto le modifiche del passo, dell’equilibrio, della pressione plantare. Si tratta di studi di piccole dimensioni e brevi, in molti casi supportati dal produttore. Dagli studi si può rilevare che in effetti le MBT provocano una modifica del modo di camminare, ma anche che ciascun soggetto reagisce in modo diverso: difficile quindi determinare le conseguenze generali, positive o negative, delle MBT sulla camminata di chi le adotti.