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  1. #1
    Utente di HTML.it L'avatar di lnessuno
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    Quote rosa obbligatorie nelle società quotate in borsa. Che ne pensate?

    Ieri è passata, con schiacciante maggioranza (203 favorevoli su 251 in senato e 438 su 529, con 64 astenuti in camera) la legge per cui le aziende quotate in borsa devono rispettare obbligatoriamente le quote rosa...

    Ho sentito alcuni pezzi di dibattito su radio radicale mentre ero in macchina, ed a parte la melensa sviolinata di qualcuno favorevole, che faceva notare quanto son belle le donne e quanto son brave le donne, ho sentito un commento molto interessante di un contrario, che faceva notare come un provvedimento del genere sia assolutamente contrario a qualunque regola di meritocrazia ed anzi sia un provvedimento dia dei privilegi a persone che, probabilmente, non avrebbero titolo per ambire a quelle posizioni.

    Non so, nella teoria mi sembrerebbe una cosa giusta ma mi pare che si sia fatta una porcata peggiore della porcata che si voleva risolvere Insomma combattere un problema culturale con una soluzione giuridica mi sembra un modo distorto di risolvere le cose.

    Che ne pensate?

  2. #2
    che le quote rosa sono una cavolata.

    Le donne ai posti di comando ci devono arrivare cambiando la cultura, non forzando un numero minimo manco fosse la riserva naturale del Parco dello Stelvio.

    In pratica con le quote rosa si tenta di risolvere un problema dando una pitturata di rosa, piuttosto che risolvendo in modo strutturale il problema e tutto ciò che ad ogni livello verso il basso e verso l'alto comporta.
    «Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto» - Michael Jordan

    «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.» - Gandhi

  3. #3
    Utente di HTML.it L'avatar di lnessuno
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    Ad una rapida occhiata direi che si tratta di questo:
    http://parlamento.openpolis.it/singolo_atto/58391

    ma non sono ancora visibili i voti.

  4. #4
    Originariamente inviato da Nuvolari2
    che le quote rosa sono una cavolata.

    Le donne ai posti di comando ci devono arrivare cambiando la cultura, non forzando un numero minimo manco fosse la riserva naturale del Parco dello Stelvio.

    In pratica con le quote rosa si tenta di risolvere un problema dando una pitturata di rosa, piuttosto che risolvendo in modo strutturale il problema e tutto ciò che ad ogni livello verso il basso e verso l'alto comporta.
    fondamentalmente sono del tuo stesso parere, ma il punto e' che si tratta di un circolo vizioso che da qualche parte dev'essere forzato; se le quote rosa possono essere il cuneo che ci riesce, ben vengano, anche se a pelle mi fanno ribrezzo

  5. #5
    Utente di HTML.it L'avatar di lnessuno
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    Originariamente inviato da rebelia
    fondamentalmente sono del tuo stesso parere, ma il punto e' che si tratta di un circolo vizioso che da qualche parte dev'essere forzato; se le quote rosa possono essere il cuneo che ci riesce, ben vengano, anche se a pelle mi fanno ribrezzo
    Ma non in modo giuridico.. cioè piuttosto avrei preferito se si fosse trattato di incentivi dati alle aziende che le rispettano, ma obbligare tutti fregandosene del merito mi sembra una soluzione all'italiana... nella peggiore accezione del termine.

  6. #6
    Originariamente inviato da rebelia
    fondamentalmente sono del tuo stesso parere, ma il punto e' che si tratta di un circolo vizioso che da qualche parte dev'essere forzato; se le quote rosa possono essere il cuneo che ci riesce, ben vengano, anche se a pelle mi fanno ribrezzo
    non è che la prima soluzione a caso sia quella che funziona, nè che sia la migliore...
    «Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto» - Michael Jordan

    «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.» - Gandhi

  7. #7
    E perché non fare le quote gay?
    Ciao!

  8. #8
    Originariamente inviato da lnessuno
    Ma non in modo giuridico.. cioè piuttosto avrei preferito se si fosse trattato di incentivi dati alle aziende che le rispettano, ma obbligare tutti fregandosene del merito mi sembra una soluzione all'italiana... nella peggiore accezione del termine.
    Originariamente inviato da Nuvolari2
    non è che la prima soluzione a caso sia quella che funziona, nè che sia la migliore...
    forse vi sfugge che non e' il primo tentativo; da anni si spronano le aziende a concedere il part-time, per dire, o altre facilitazioni per le donne, ma con risultati davvero deludenti; i "suggerimenti" alle aziende hanno sempre ottenuto risposte scarse, percio' cercano di passare alle maniere forti

    funzionera'? non ne ho idea, ma so che altrove (paesi scandinavi) ha funzionato come leva, appunto; poi da li' e' stata tutta discesa, tanto che ora alcuni paesi stanno al 50% senza obbligo alcuno; hanno anche affiancato a tale legge l'obbligatorieta' del congedo parentale per gli uomini (e ne hanno recentemente fruito viceministri in carica, per dire) e - presumibilmente - altre leggi studiate ad hoc per favorire la cosa

    se e' il primo passo di un percorso piu' articolato, forse funzionera' anche da noi, altrimenti concordo che per noi femminucce sara' l'ennesima presa per i fondelli; confido pero' nell'educazione che noi stiamo dando alle nostre figlie sull'importanza di rivendicare i nostri diritti, educazione che s'e' un po' persa dopo i fuochi d'artificio del '68: forse l'incisiva presenza di donne nei posti di comando non sara' faccenda della mia generazione, ma conto che per mia figlia sara' normale puntare a diventare ceo di qualche importante azienda, se le garbera'

  9. #9
    Originariamente inviato da fmortara
    E perché non fare le quote gay?
    perche' uno non e' tenuto a dichiarare il proprio orientamento sessuale al momento dell'assunzione, ma per una donna risulta complicato dichiarare di chiamarsi mario, se porta una quarta abbondante

  10. #10
    semplicemente sono una discriminazione per legge, che a sua volta sconfessa gli articoli costituzionali che fanno riferimento all'uguaglianza.

    ma solo in italia puo' uscire una legge in evidente contrasto costituzionale, ma non solo, che discrimina a questo punto per legge tra uomini e donne.

    l'uguaglianza imposta non e' altro che una discriminazione mascherata.

    tu ed io siamo uguali, se tu hai le capacita' di stare in una dirigenza, ed io no, non importa chi di noi porta la gonna.
    se invece una legge impone che, non importa con quali capacita' o competenze, un certo numero di posti debba essere riservato a te che hai la gonna, io ho il sacrosanto diritto di sentirmi discriminato (e viceversa eh... ovviamente).

    ripeto, e' gravissimo, ed avvilente nei confronti delle donne, perche' vuol anche dire che da sole non sono in grado di arrivare da nessuna parte, senza l'aiutino della legge (e' un'iperbole, ma pensateci, vuol dire esattamente questo).

    a quando le quote degli extracomunitari tra i dipendenti? sai, per favorirne l'inserimento... con buona pace degli italiani a spasso...
    http://larsen.altervista.org/
    Larsen O: 19/06/2001-21/04/2011 (la Rebelia bannara e' stata qui)

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