Originariamente inviato da leg-pad
Una decina d'anni fa arrivo con lo scooter sotto casa dei miei genitori dove primo abitavo e parcheggio all'interno dell strisce bianche dove sono sono solito parcheggiare le auto. C'erano altri scooter, io infilo il mio in mezzo a questo.
Ad un certo punto suona al citofono una che abita due piani sopra di me e mi dice di togliere lo scooter immediatamente perchè deve parcheggiare la sua macchina (nel mente gli altri scooter si erano volatilizzati). Io con aria contrariata scendo e gli sposto lo scooter in un altro posto dicendogli che le facevo un piacere. Sinceramente una che mi citofona per spostare lo scooter non l'avevo digerito.
Lei mi risponde che la prossima volta che lo metto li' me lo riga. Capita la situazione la lascio parlare tanto poi mi sono detta tra me e me una cosi è meglio perderla che trovarla. Meglio parlare con un muro a questo punto c'è piu' soddisfazione. Una cosa, io sono per il quieto vivere. Per me sta cosa era finità. Punto e basta.
Adesso quando vado a trovare i miei genitori incontro i genitori di questa donna che cercano di evitarmi. Non salgono in ascensore con me. Ovviamente non salutano perchè devo salutarli io in quanto molto piu' giovane. Insomma sono infastiditi dalla mia presenza.
Una volta c'ero io e il padre di lei che dovevamo prendere l'ascensore: lui entra per primo, chiude subito la porta e parte con l'ascensore lasciandomi completamente basito.
Ieri siamo entrati insieme nell'androne: io sono salito in ascensore mentre lui ha fatto le scale a piedi fino al primo piano, ha aspettato che l'ascensore si liberasse per poi salire al suo piano con l'ascensore.
Che cosa ne pensate?