Sembra una barzelletta, ma è la realtà: dimostrando un'ammirabile audacia e un enorme sprezzo del pericolo, i vigili di Cuneo hanno deciso che dovevano combattere contro una di quelle cose che non fanno dormire tranquilli i loro cittadini la notte: le portiere delle auto non chiuse a chiave.

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Multati perché hanno lasciato l’auto aperta. Parcheggiata regolarmente, negli spazi tracciati dal Comune. Cinque automobilisti di Cuneo hanno trovato sul parabrezza la contravvenzione di 39 euro. Motivo: violazione del codice della strada, articolo 158, comma 4. Anche se nessuno lo applica (o sa della sua esistenza). Ma non a Cuneo, dove un agente della polizia municipale ha seguito alla lettera la legge, che recita: «Durante sosta e fermata il conducente deve adottare le opportune cautele per evitare incidenti e impedire l'uso del veicolo senza il suo consenso». In altre parole: chiudere a chiave.

Sanzioni previste: da 23 a 92 euro per i motorini, da 39 a 159 per «i restanti veicoli». La comandante della polizia municipale di Cuneo, Stefania Bosio, spiega: «Ho pensato che gli agenti fossero impazziti. Ma ne sono state fatte 5 e il motivo c'è: la violazione scatta se lasci l'auto aperta in luoghi in pendenza. Dove chi passa può facilmente togliere il freno a mano e fare danni. Magari per uno scherzo. Una vettura lasciata senza freno a mano e senza marcia inserita, alcuni giorni prima, proprio in quel parcheggio aveva travolto altre vetture. Così sono iniziati i controlli e le sanzioni».

Tra gli automobilisti multati una donna: vive in una frazione a 10 km da Cuneo, lavora in municipio. Rimasta con l'auto in panne il giorno prima, ha preso quella della madre, lasciandola in uno dei parcheggi gratuiti all’esterno della città (nessuno di questi parcheggi è in pendenza, o se lo è si trattad i una pendenza praticamente impercettibile, NDme), per poi raggiungere il centro con un bus navetta. Spiega: «L'automobile ha due chiavi: una per l'accessione, l'altra per le portiere, perché negli anni una delle chiavi si era spezzata ed è stata sostituita. Avevo con me solo una chiave. Ho fatto la cosa che mi sembrava più logica, non potendo chiuderla: ho preso dall'auto libretto e altri documenti e sono andata al lavoro. Sopra non c'era nulla di appetibile per un ladro». Al ritorno la multa: 39 euro. Chiede spiegazioni all'ufficio multe, gliene danno una generica: un’auto aperta può essere rubata, quindi devi essere sanzionato. La donna multata: «A me nessuno aveva spiegato del pericolo. Ho pagato perché il ricorso sarebbe costato ancora di più, ma continua a sembrarmi profondamente ingiusto».

Uno dei 5 multati è riuscito a farsi annullare la sanzione: ha dimostrato che la portiera era stata forzata pochi giorni prima dai ladri, presentando la fattura del meccanico. Impossibile chiudere quell’auto.
Ora, a parte la dimostrazione di autoironia dei vigili e della comandante, che ha dato una giustificazione da campionato mondiale di arrampicata sugli specchi (non è che se la portiera è chiusa a chiave la macchina sta ferma, nella stessa situazione, anzi è pure peggio perché nessuno può entrare a tirare il freno a mano), mi domando...
«Durante sosta e fermata il conducente deve adottare le opportune cautele per evitare incidenti e impedire l'uso del veicolo senza il suo consenso»
Sono tutt'altro che un esperto legale, ma togliere le chiavi non è già considerabile un'opportuna cautela? Un eventuale malintenzionato non può andare da nessuna parte con lo sterzo bloccato ed il motore spento...
Inoltre, come hanno fatto i vigili a verificare che le macchine erano aperte? Hanno provato ad aprirle tutte? E se si, possono "sforzare" l'auto senza mandato? Insomma, un vigile senza mandato può provare ad aprire tutte le macchine?