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  1. #1
    Utente di HTML.it L'avatar di Linkato
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    Banca: due documenti d'identità

    Ho emesso un assegno per una persona. Questa persona è andata a cambiarlo alla mia banca e non ha potuto cambiarlo perchè lo sportellista le ha richiesto 2 documenti d'identità.
    La persona aveva "solo" la carta d'identità elettronica (quella nuova, con codice fiscale inserito).

    Una circolare interna della Banca adesso richiede il doppio documento, ma a me risulta dalla Legge italiana che basta essere identificato e non si fa mai riferimento a due documenti per l'dentificazione. L'assegno deve essere pagato, me ne frego delle circolari interne, e se il creditore chiamasse i carabinieri?
    Primo Ministro Conte: "Sarà un anno bellissimo!"

  2. #2
    Quando si tratta di incassare non serve neanche presentarsi
    "Mai discutere con un idiota. Ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza." (Oscar Wilde)

  3. #3
    Utente di HTML.it
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    i carabinieri se ne fregherebbero
    ---
    Riguardo al cambio dell'assegno (obbligatorio SOLO nella filiale di emissione) è il cassiere ad assumersi la responsabilità dell'accertamento dell'identità.
    E' quindi saggio andare sempre con due documenti.

    Nel caso in cui si voglia diciamo così mettergli un po' di pepe sulla coda, conviene chiedergli

    "visto che non mi cambiate l'assegno, non mi importa per quale motivo, LO VOGLIO PROTESTARE. Avete un notaio di fiducia o facciamo col mio? Ovviamente le spese saranno a VOSTRO carico, e magari vi fa uno sconto"

    Normalmente serve a "sbloccare" la situazione (anche se in realtà la procedura di protesto è farraginosa e lunga, e in questo caso poi andrebbe a TUO danno )

  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di Linkato
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    Originariamente inviato da satifal
    Quando si tratta di incassare non serve neanche presentarsi
    Hanno risposto ad un altro, per fortuna, "se non le va bene può cambiare banca..."


    CARABBBINNIERRI!!!!
    Primo Ministro Conte: "Sarà un anno bellissimo!"

  5. #5
    Utente di HTML.it
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    i carabinieri non c'entrano una cippa.

    Quello che servirebbe, ma proprio se uno volesse farsi un film, anzi un remake, è una querela per truffa al cassiere da presentare in Procura della Repubblica.

    Ma è davvero un cinema

  6. #6
    Moderatore di Windows e software L'avatar di URANIO
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    Si, lo fanno se non hai un conto corrente.

    Ho trovato questo
    sicuri che non siano costretti a cambiare l'assegno?

    si.

    l'assegno è un contratto tra correntista e la banca. In pratica il correntista autorizza la banca a trasferire una certa somma dal suo conto ad un altro, ovvero quello del beneficiario dell'assegno. Quando il beneficiario dell'assegno versa quest'ultimo sul suo conto, dà mandato alla sua banca di incassare la somma per suo conto, cosa che la banca fa, assumendosi la responsabilità di garantire che il suo cliente Marco Rossi è veramente Marco Rossi.

    Il cambio allo sportello mette la banca del traente (chi emette l'assegno) nelle condizioni di avere di fronte non un altra banca ma una persona, le cui generalità non sono garantite da un altro istituto ma sono dipendenti solo dai documenti che questi presenta, documenti che la banca può benissimo non ritenere sufficienti a garantire la sua identità (ecco un motivo, ad esempio).

    Quindi, dal momento che non è un obbligo del cassiere assumersi un rischio per una persona che non conosce, l'assegno lo cambia solo se vuole.

  7. #7
    Utente di HTML.it
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    Quindi, dal momento che non è un obbligo del cassiere assumersi un rischio per una persona che non conosce, l'assegno lo cambia solo se vuole.
    Questo è vero.
    MA se il cassiere non cambia, per qualsiasi motivo (esempio: fondi insufficienti) la strada maestra è PROTESTARE l'ASSEGNO che significa attivare una procedura lunga e complessa, la cui essenza è che un ufficiale giudiziario (o notaio) venga lì in banca, e verbalizzi che l'assegno non è stato cambiato.
    A quel punto chi emette l'assegno va in merda totale, ed a sua volta può rivalersi in sede civile contro la banca (se questa ha surrettiziamente evitato di pagare).

    Bello, eh?
    ---

    Se invece si ritiene che il cassiere stia facendo "il furbo", allora ci vuole la QUERELA contro il cassiere.
    ---
    Perchè spesso è il cliente ad essere un "bandito", e il cassiere una persona onesta

    MA esistono casi in cui la situazione è opposta: il cassiere è il bandito

    ---
    Suggerimento: pretendere (se si riesce) di farsi fare una dichiarazione SCRITTA del motivo per il quale la banca (attenzione: dire "la banca" e non il "cassiere". Se il cassiere non cambia, cazzi suoi. Ha appunto un direttore sopra proprio per prendere queste decisioni) si rifiuta.

  8. #8
    Utente di HTML.it L'avatar di Linkato
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    Originariamente inviato da franzauker
    i carabinieri se ne fregherebbero
    Ho letto da qualche parte che fanno riferimento al "Direttiva CE 2005/60/CE a 2007//70/CE - Decreto Legislativo 22 giugno 2007 n. 299 - Decreto Legislativo 21novembre 2007 n. 231"

    Ma leggendolo in realtà c'è solo scritto che c'è una multa pesante per chi non identifica il creditore (in questo caso). Non si parla di doppi documenti... ed oltretutto la banca stessa dice che questa procedura la applica solo sopra i 750 euro...

    Non credo che i carabinieri non interverrebbero, l'assegno DEVE essere immediatamente esigibile (se ci sono i fondi, ovviamente...)
    Primo Ministro Conte: "Sarà un anno bellissimo!"

  9. #9
    Utente di HTML.it
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    Originariamente inviato da Linkato
    Ho letto da qualche parte che fanno riferimento al "Direttiva CE 2005/60/CE a 2007//70/CE - Decreto Legislativo 22 giugno 2007 n. 299 - Decreto Legislativo 21novembre 2007 n. 231"

    Ma leggendolo in realtà c'è solo scritto che c'è una multa pesante per chi non identifica il creditore (in questo caso). Non si parla di doppi documenti... ed oltretutto la banca stessa dice che questa procedura la applica solo sopra i 750 euro...

    Non credo che i carabinieri non interverrebbero, l'assegno DEVE essere immediatamente esigibile (se ci sono i fondi, ovviamente...)
    No, per niente.

    Ci sono 1000 motivi per i quali può essere legittimamente NON cambiato.

    Riguardo all'identificazione, si ricade nelle norme antiriciclaggio ed antiterrorismo, ogni singola operazione deve essere tracciabile, e quelle in contanti sono le più delicate per ovvie ragioni.
    ---
    Non ha senso, in questi casi, "prendere di punta" il cassiere, il quale è un impiegato che deve accertarsi dell'identità.
    Se si sbaglia, e l'assegno viene pagato a tizio anzichè a caio, rischia di dover tirare fuori i soldi lui, di tasca.
    rischia anche sanzioni amministrative per aver violato la legge.

    Ecco perchè è sempre cosa buona e giusta andare con due documenti con foto (e magari pure la mitica tessera sanitaria, che funge da codice fiscale).

    ---
    Se il cassiere, legittimamente, si rifiuta, conviene chiedere del direttore della filiale, suggerendogli di telefonare direttamente al cliente che ha emesso l'assegno [il numero ce l'hanno SEMPRE, è un obbligo]

    Se si rifiuta pure lui... piano B come sopra descritto

  10. #10
    Utente di HTML.it L'avatar di Linkato
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    Originariamente inviato da franzauker
    rischia anche sanzioni amministrative per aver violato la legge.
    Scusa se insisto, io faccio un altro mestiere, ma a quale legge ti riferisci? L'antiriciclaggio si riferisce solo all'identificazione del cliente o creditore... non parla mai di doppi documenti.

    L'identificazione avviene tramite documento d'identità, in questo caso era una carta d'identità elettronica dell'ultimo tipo... non proprio un pezzo di carta sdrucito e cancellato dal tempo... e se per assurdo una Banca si mettesse in testa con una circolare che occorrono 3 documenti d'identità e un valzer? Che devo fare obbedire?
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