Oggi Libero dedica quasi una pagina allo strano dell'Eurobunga, in articolo scritto da Travaglio sul Fatto Quotidiano il 14 Settembre.
Solo che il 13 Settembre su un altro blog era comparso qualcosa di simile, da qui l'accusa a Travaglio di aver copiato.
La notizia è riportata anche qui: http://www.daw-blog.com/2011/09/30/e...ende-mitomani/
Ora, questo è il testo che Travaglio avrebbe copiato:
Questo dovrebbe essere l'articolo di Travaglio:Segretaria di Jerzy Buzek: "Prego, si accomodi!"
Berlusconi: (prendendo posto su una sedia) "Grazie mille."
Buzek: "Buongiorno, presidente Berlusconi."
Berlusconi: "Buongiorno, presidente Buzek."
Buzek: "Mi fa piacere incontrarla."
Berlusconi: "Sapesse a me, presidente!"
Buzek: "Mi dispiace non poterle dedicare molto tempo, ma lei comprende... Il presidente polacco Komorowsky aveva già preso appuntamento diversi mesi fa, e..."
Berlusconi: "Non deve assolutamente scusarsi. Anzi, guardi, in tutta confidenza le dico che per me anche solo il gesto di accettare questo incontro rappresenta molto!"
Buzek: "Sì, comprendo ma vede, quello che voglio dirle è che purtroppo abbiamo solo 2 minuti di tempo, anzi ormai poco più di uno. Sa, la mia agenda è molto fitta e senza un largo preavviso mi è impossibile..."
Berlusconi: "Ma le ripeto che non deve assolutamente scusarsi. Lei non ha idea di quanto possano essere importanti due minuti del suo tempo, oggi, per me."
Buzek: "Uno, signor presidente. Ne resta solo uno..."
Berlusconi: "Si fa presto a dire uno. Lo sa che in un minuto ci sono ben sessanta secondi? Non avrei potuto fare tutte le cose che ho fatto da imprenditore, se non avessi saputo come mettere a frutto ogni singolo istante del mio tempo." (si schiarisce la gola dalla raucedine)
Buzek: (rivolto alla segretaria) "Porti un bicchiere d'acqua al presidente Berlusconi"
Berlusconi: "Grazie, siete più gentili di quella culona della Merkel, che la volta scorsa non mi ha offerta niente".
Buzek: "Come, scusi?"
Berlusconi: "Ma sì, dai... Non faccia lo gnorri: quella culona inchiavabile della Merkel! Non pretendevo l'accoglienza che riservo sempre ai miei ospiti, da Topolanek a Gheddafi a Putin" (strizzando l'occhio e mimando un bacio con le labbra) " ma almeno qualcosa da bere... E che diamine!"
Buzek: "Non sono sicuro di capire..."
Berlusconi: "Sarò lieto di ospitarla per un week-end ad Arcore, così le sarà tutto più chiaro. Anzi guardi: perché non viene da me venerdì prossimo, insieme a Strauss-Kahn? Abbiamo in programma la Minetti che fa la suora sexy..."
Buzek: "Chi??"
Berlusconi: "La Minetti, un nostro valente consigliere regionale..."
Buzek: "Ehm.. Signor Berlusconi, veniamo al dunque. Debbo rammentarle che abbiamo ancora a disposizione solo 30 secondi"
Berlusconi: "Sono sufficienti. La hanno informata circa le ragioni di questo incontro?"
Buzek: (sospirando) "Credo che lei voglia parlarmi della manovra finanziaria..."
Berlusconi: "Ma no, per quello non dovete preoccuparvi. Ho tutto saldamente in pugno, ormai...."
Buzek: "Presidente Berlusconi, a noi risulta che la avete cambiata già ben sette volte!"
Berlusconi: "Non è vero. Lei si informa sui giornali di sinistra."
Buzek: "Badi a quel che dice, la Commissione Europea ha i suoi osservatori neutri."
Berlusconi: "Che si informano leggendo Il Fatto Quotidiano, Repubblica, guardando Santoro e quel postribolo televisivo che è L'infedele di Gad Lerner"
Buzek: (alterandosi visibilmente) "Presidente Berlusconi: i suoi due minuti sono scaduti. La invito a congedarsi."
Berlusconi: "Si contenga! Altrimenti la proporrò per il ruolo di Kapò!"
Buzek: "Presidente Berlusconi! La devo avvertire che domani il collega dei socialisti Martin Shulz si candiderà alla presidenza dell'Assemblea al mio posto, e allora potrebbe passarle la voglia di fare il burlone."
Berlusconi: "Guardi, mi fa rimpiangere di non essere andato a fare l'interrogatorio da Woodcock. Avrei trovato un'accoglienza migliore."
Buzek: "Se si sbriga, fa ancora in tempo." (rivolgendosi alla segretaria) "Signorina, il presidente Berlusconi ha concluso la sua relazione. Gli mostri l'uscita."
Berlusconi: (alzandosi) "Ah sì? E' così? Allora si scordi la Minetti che fa la suora sexy! E si scordi pure Emilio Fede in tanga e Bocchino col tutù!"
Buzek: "Guardie!!!"
Segretaria di Jerzy Buzek: "Presidente Berlusconi, la sua acqua..."
Berlusconi: "Fanculo l'acqua! Piuttosto, cosa fa nel week-end, signorina? Mi avanza un fantastico costumino da magistrato corrotto..."
Ora il fatto che Si trattasse di un incontro non ufficiale di due minuti era noto. Che quel giorno ci fosse anche un incontro con il presidente polacco non lo so.Ometto: Ehilà bella gnocca! Ma lo sai che sei molto carina? Sono il capo del governo italiano, il migliore degli ultimi 150 anni. Il presidente del Parlamento europeo mi attende con ansia, annunciami.
Segretaria : Veramente in agenda non risulta e il presidente è occupatissimo. Se mi dice per che cos’era, prendo nota.
Ometto: Non capisci: a me serve incontrarlo oggi, domani è già tardi.
Segretaria (all’interfono): Presidente, c’è qui un ometto tutto liftato e asfaltato che ride sempre e chiede di lei. Dice che è il presidente del Consiglio italiano, ma a me pare impossibile.
Presidente: Le ha parlato di comunisti e di giudici?
Segretaria: Sì, come ha fatto a indovinare?
Presidente: Si fidi, è lui. Che vuole?
Segretaria: Dice che viene per colpa dell’opposizione e di certi pm. Giura che ha appuntamento, ma a me non risulta.
Presidente: Nemmeno a me. Gli dica di ripassare il mese prossimo. Ora ho da fare, mica siamo al Parlamento italiano.
Segretaria : Gliel’ho già detto, ma insiste. ( Sottovoce) È un’ora che rompe. Racconta barzellette zozze, insiste perché vada ai suoi lunga-lunga o qualcosa del genere, ora mi sta riattaccando ‘sta pippa sui comunisti e i giudici, parla anche di una famiglia barese che ha salvato dalla fame. Non mi fa lavorare. Non è che potrebbe ricevermelo un paio di minuti, così ce lo leviamo dalle palle?
Presidente: Vabbè, faccia entrare, però aspetti che levo le poltrone all’ufficio, sennò si installa qui come una zecca.
Ometto: Presidente carissimo! Ma sei sempre più giovane! E a figa come vai? Scherzo, eh! Però, se vuoi favorire, non fare complimenti: basta che mi fai una chiavatina, ah ah volevo dire chiamatina, buona questa… Mi fai accomodare?
Presidente (guardando l’orologio): Senta, sto aspettando il presidente polacco. Si sieda lì sul portaombrelli.
Ometto: A proposito, la sai quella del tizio che si siede sul portaombrelli e non si accorge dell’ombrello a punta insù? Me l’ha passata Lavitola e l’ho subito raccontata al Papa.
Presidente: Guardi, abbiamo due minuti esatti da ora, venga al punto. In che cosa posso esserle utile?
Ometto: Quanta fretta, cribbio! No, niente, sono venuto a Bruxelles…
Presidente: Veramente siamo a Strasburgo.
Ometto: …ecco, appunto, a Strasburgo… per illustrarti le manovre dei comunisti e delle toghe rosse e la manovra del mio governo che ha salvato l’Italia. Pensa che per impedirmelo quei comunisti dei pm volevano interrogarmi a Napoli.
Presidente: Guardi, se era per me poteva tranquillamente andare a Napoli: della sua manovra non me ne può fregare di meno. Se i premier dei 27 Stati membri venissero qui ogni volta che fanno una manovra, non mi basterebbero 48 ore al giorno.
Ometto: Ma gli onorevoli Mauro e Tajani mi avevano garantito che eravate interessati.
Presidente : Mauro e Tajani chi?
Ometto: Mah, forse c’è stato un equivoco. A proposito, quella culona della Merkel è da queste parti? Devo scusarmi per un altro equivoco.
Presidente (Riguarda l’orologio e rialza la cornetta): Signorina, faccia entrare quello della sicurezza. (Entra un armadio umano) Bravo, Kurt, accompagni questo signore all’uscita. Arrivederla, buonuomo, le faremo sapere .
Ometto (Riaccende il cellulare e compone un numero con prefisso sudamericano): Pronto Valter? Ti chiamo da Strasburgo o forse da Bruxelles, non sottilizziamo. Tutto ok, l’ho sfangata anche stavolta. Che faccio: torno in Italia e chiarisco tutto con i pm?
Lavitola: Resta dove sei, che è meglio.
Io non sono riuscito a trovare "Eurobunga" su "Il Fatto Quotidiano", la qual cosa mi pare un po' strana.
Voi dite che si tratti davvero di plagio?