Ieri eravamo riuniti in aula per la votazione su chi sarà il Garante Garante dei Detenuti dell'Emilia-Romagna (lautamente pagato dai contribuenti). Il garante dovrebbe rappresentare tutta l'aula. Invece il nome (Desi Bruno, avvocato penalista) è stato indicato dai colleghi di SEL e Rifondazione al PD, il quale s'è fatto portatore della richiesta. Eppure ne avevamo parlato in commissione! Così ho chiesto la sospensiva per poter vagliare le candidature e le proposte, curricola alla mano. Ma ci è stata negata dalla Maggioranza. Trasparenza e meritocrazia sono parole che il PD usa solo come marketing e non nella pratica. Nei contenuti: Desi Bruno è titolare di un grosso studio di Avvocati, è in conflitto di interessi* evidente secondo la legge recentemente approvata (art. 9 comma 3 L.R. 13 2011). Ovviamente questo rende possibile farsi un portafoglio clienti in maniera molto facile, infatti l'unica professione in conflitto di interessi per un garante dei detenuti e proprio quella d'avvocato penalista. I detenuti sono i tuoi primi clienti...
Inoltre dovrà avere a che fare con la Casa Circondariale, è ovvio che cercherà di limitare i conflitti... perchè con la casa circondariale un penalista ci lavora. Noi avevamo proposto che il nome venisse dal mondo del no profit impegnato nelle carceri. E pensare che in commissione, quando avevamo discusso delle nuove norme per le nomine, anche il Capogruppo PD aveva ritenuto 'non prive di fondamento' (testuale) le riserve avanzate su un possibile conflitto di interessi dell'avvocato Desi Bruno (già garante a Bologna nell'ultimo mandato). Importante da segnalare il fatto che nella mia ultima visita nelle carceri diversi detenuti si siano lamentati proprio dell'operato del garante comunale, ovvero lei stessa.... Inoltre su questo nome non c'è stato l'accordo fra governo e Opposizioni. Credevo fosse ovvio che si discutesse più a lungo o che almeno i capigruppo di maggioranza chiedessero un parere alle altre forze politiche, verificando il lavoro fatto dalla stessa nel carcere della Dozza (uno dei più critici d'Italia) di Bologna, per trovare una convergenza. Invece nulla, la Maggioranza è stata sorda nonostante lo ripeto, non si trattasse di una nomina di sua esclusiva competenza, ma di garanzia per tutte le forze politiche (infatti ci volevano per la prima giornata i 2/3 dei voti). Siamo riusciti, uscendo dall'aula, a far mancare la maggioranza qualificata dei due terzi per l'elezione. L'Assemblea ha quindi dovuto aspettare oggi per votare, a maggioranza semplice e con solo 26 consensi (su 50) Desi Bruno. Avanti coi carri, mi vien da sorridere pensando a come Rifondazione Sel ed il PD si siano lamentate dello scarso rispetto per le minoranza avuto dal governo Berlusconi fino a ieri. Stay Tuned
Giovanni Favia
* Art. 9 LR 13:
punto 3: L'incarico è incompatibile con l'esercizio di qualsiasi attività di lavoro autonomo o subordinato e di qualsiasi attività commerciale, imprenditoriale o professionale da cui possa derivare un conflitto di interessi con l'incarico assunto.