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  1. #1

    Come le femministe hanno falsificato le ricerche per calunniare gli uomini

    Come le femministe hanno falsificato le ricerche sulla violenza per calunniare gli uomini
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    In questo articolo il prof. Murray Straus, uno dei massimi esperti mondiali in materia di violenza domestica, descrive i metodi criminali usati da femministe per far credere che gli uomini siano più violenti delle donne.

    Grazie a questa totale falsificazione della realtà una donna violenta può assumere una spietata avvocata nazifemminista, accusare falsamente il marito di violenza, guadagnarsi un processo dove la vittima rischia di venire condannata sulla base del nulla, mentre la criminale, con l’aiuto della giustizia deviata, può alienare ed abusare dei figli.

    L’articolo è pubblicato su European Journal of Criminal Policy Research 13 (2007) 227-232.



    Metodo 1. Nascondere l’evidenza.

    Fra i ricercatori non allineati all’ideologia molti (incluso e me alcuni colleghi) hanno nascosto risultati che mostrano che uomini e donne sono violenti in egual misura per evitare di diventare vittime di accuse al vitriolio ed ostracismo. Quindi molti ricercatori hanno pubblicato solo dati su maschi violenti e femmine vittime, omettendo deliberatamente maschi vittime e femmine violente

    Metodo 2. Evitare di ottenere dati inconsistenti con la teoria della “dominazione patriarcale”.

    Nelle indagini statistiche, questo metodo di manipolazione consiste nel chiedere alle donne delle violenze subite da uomini, ma evitare di chiedere se hanno commesso violenze.

    Metodo 3. Citare solo studi in cui gli uomini sono violenti.

    Potrei elencare moltissimi articoli che hanno citato articoli in maniera selettiva, ma invece mostrerò come questo processo di inganno e distorsione è istituzionalizzato in documenti ufficiali di governi, ONU, OMS.

    Metodo 4. Concludere che i risultati supportano l’ideologia femminista quando ciò è falso.

    Gli studi citati sopra, oltre ad illustrare la citazione selettiva, contengono anche esempi di adesione ideologica che porta i ricercatori a interpretare falsamente i propri dati.

    Metodo 5. Creare evidenza per citazione.

    È quello che Gelles ha chiamato “effetto woozle” [un animale inesistente dei cartoni animati di Winnie the Pooh]: si crea quando numerose citazioni di pubblicazioni passate che non contengono evidenze scientifiche ci ingannano nel credere che questa evidenza esista.

    Metodo 6. Ostruire pubblicazioni e levare i fondi a ricerche che potrebbero contraddire l’idea che la dominanza maschile sia la causa della violenza domestica.

    Ho documentato un caso in cui una pubblicazione è stata bloccata, ma credo che capiti spesso. Il caso più frequente è la auto-censura di autori che temono che i risultati possano danneggiare la propria reputazione, e, nel caso degli studenti, la possibilità di trovare un lavoro.

    Un esempio di blocco di fondi è la proposta di investigazione del 2005 del National Institute of Justice: il bando diceva che non era permesso studiare la violenza sugli uomini.

    Metodo 7. Minacciare, assalire e penalizzare i ricercatori che producono risultati scientifici contrari all’ideologia femminista.

    Suzanne Steinmetz fece l’errore di pubblicare un libro ed articoli che chiaramente mostravano come uomini e donne fossero violenti in egual misura. L’odio si concretizzò in minacce di bombe al matrimonio di sua figlia, è stata vittima di una campagna per negarle il posto e stroncarle la carriera universitaria. 20 anni dopo lo stesso è accaduto ad un ricercatore la cui tesi dimostrò che uomini e donne sono violenti in egual misura: gli hanno impedito la promozione ed il posto. Nella mia esperienza, una delle mie studentesse è stata minacciata ad una conferenza che mai avrebbe trovato un posto se avesse fatto il dottorato con me. All’università del Massachusetts, mi hanno impedito di parlare con urla e violenze.

    CONCLUSIONI

    I 7 metodi sopra descritti hanno creato un clima di paura che ha inibito la ricerca e la pubblicazione dei dati che mostrano che uomini e donne sono violenti in egual misura, e spiegano come mai l’ideologia femminista ed il loro modo di agire ha persistito per 30 anni, nonostante centinaia di studi che dimostrano la molteplicità dei fattori di rischio per la violenza.

    L’autore è professore di sociologia e co-direttore del Family Research Laboratory, University of New Hampshire.

    Fonti:

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    Originale in inglese

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  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di hfish
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    un tuo parere sulla questione?
    fare copia e incolla è abbastanza inutile...
    Non dobbiamo trascurare la probabilità che il costante inculcare la credenza in Dio nelle menti dei bambini possa produrre un effetto così forte e duraturo sui loro cervelli non ancora completamente sviluppati, da diventare per loro tanto difficile sbarazzarsene, quanto per una scimmia disfarsi della sua istintiva paura o ripugnanza del serpente.

  3. #3
    Moderatore di PHP L'avatar di Alhazred
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    12,445
    Che parere vuoi che abbia? Si è registrata appositamente per mettere questo articolo.

    E' semplicemente spam.

  4. #4
    Prevedo anche qui un lovvatore2 a breve

  5. #5

    Re: Come le femministe hanno falsificato le ricerche per calunniare gli uomini

    Originariamente inviato da priscilla69
    ...
    ok priscilla, qui funziona cosi': si posta la parte di testo che si vuol discutere, si cita la fonte senza spammare, senno' si e' bannati (da me ) e si posta il proprio punto di vista al riguardo

    quindi, se ti interessa davvero parlarne e non semplicemente spammare, ti invito a riaprire la discussione seguendo queste poche norme

    ti ringrazio

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