Perchè non legalizzare la droga e la prostituzione? Lo so, è un inizio pesante, moralisti prendete fiato
Il mio ragionamento è che milioni di italiani vanno a prostitute di nascosto.
Meglio dare i soldi allo stato piuttosto che ai papponi, le prostitute dovrebbero pagare la tasse.Ci sarebbe un gran guadagno.
Poi il numero di persone che andrebbe a prostitute non aumenterebbe.Comunque anche se aumenterebbe il ragionamento è che ognuno è responsabile delle proprie azioni ed è da ipocriti preoccuparsi di cosa fanno gli altri.
Milioni di italiani si drogano, lo fanno di nascosto.Molti muoiono di overdose per sostanze impure mischiate alla droga.Muoiono più per le schifezze che ci sono dentro e perchè non si sanno regolare con le dosi.E non si sanno regolare con le dosi perchè ogni volta c'è dentro qualche nuova schifezza dal volume diverso che cambia la dosa effettiva della sostanza pura.
Ovviamente se la droga fosse legale, non ci sarebbero più persone che si drogano.
Questi soldi andrebbero allo stato invece che alla mafia, ci sarebbero meno morti e come ho detto per il discorso della prostituzione, non si può essere così ipocriti da preoccuparsi di cosa fanno gli altri.Soprattutto se per tentare di tutelarli, gli si toglie la libertà d' azione.
Per me uno può benissimo drogarsi, non sono certo ossessionato a tal punto dal non poter vivere in pace se so che una persona si droga.Anche perchè le persone che si drogano ci sono, se legalizziamo la droga rimangono quelle stesse persone, solo che non lo fanno più di nascosto.
In pratica la differenza tra uno stato dove la droga e la prostituzione non sono legali, e uno stato dove lo sono, è come la differenza tra una persona che ha la benda agli occhi e una persona che non ce l' ha.
Lo struzzo crede che mettendo la testa sotto la sabbia il pericolo scompare perchè basta non vederlo per risolvere la situazione, il moralista è uno struzzo.
Gli basta che chi si droga e chi va a prostitute lo fa di nascosto, gli basta che chi va a prostitute si vergogna di dirlo a voce alta davanti a tutti.Gli basta che in giro si dice che la prostituzione è immorale e che tutti si guardano bene dal dirlo, anche se poi lo fanno.
Insomma per un moralista contano le parole, non i fatti.
Proprio come uno struzzo che se sa che c'è una cosa che considera pericolosa, si accontenta di non vederla.Anche se per non vedere questa cosa il prezzo è un' alta mortalità di drogati (per overdose) e meno introiti in uno stato che sta fallendo.
Ci si preoccupa così tanto degli altri a tal punto da essere ipocriti.
E infine (moralista allaccia le cinture) perchè non vendere tutti i beni della chiesa?
Applichiamo la teoria "beati i poveri", gli diamo il privilegio di vivere come san francesco, in miseria, perchè è una beatitudine essere poveri.
Comunque, a evidenziare questa differenza di comportamento (dire vs fare), si potrebbe dare il 10% dei beni espropriati alla chiesa in beneficienza in africa, così si compie una buona azione che la chiesa non avrebbe mai fatto.
Ovviamente se volessimo compiere della azioni in ugual misura a quelle dette (non fatte) dalla chiesa, non sarebbe possibile.
Non sarebbe nemmeno possibile eguagliare i falsi propositi della chiesa perchè le lingue si sciolgono al sole quando parlano troppo.
Per cui un moralista non sarà mai soddisfatto con uno stato del genere, non riuscirà mai a vedere il suo bel paesaggio di cartone, che dietro naconde la solita fogna.
Vedrà la fogna e non sarà soddisfatto, ma io dico al diavolo i moralisti, non importa se una decisione del genere li farà scontenti, loro non contano.