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  1. #1
    Utente bannato
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    Risolvere la crisi mettendo da parte la falsa moralità italiana

    Perchè non legalizzare la droga e la prostituzione? Lo so, è un inizio pesante, moralisti prendete fiato

    Il mio ragionamento è che milioni di italiani vanno a prostitute di nascosto.
    Meglio dare i soldi allo stato piuttosto che ai papponi, le prostitute dovrebbero pagare la tasse.Ci sarebbe un gran guadagno.
    Poi il numero di persone che andrebbe a prostitute non aumenterebbe.Comunque anche se aumenterebbe il ragionamento è che ognuno è responsabile delle proprie azioni ed è da ipocriti preoccuparsi di cosa fanno gli altri.

    Milioni di italiani si drogano, lo fanno di nascosto.Molti muoiono di overdose per sostanze impure mischiate alla droga.Muoiono più per le schifezze che ci sono dentro e perchè non si sanno regolare con le dosi.E non si sanno regolare con le dosi perchè ogni volta c'è dentro qualche nuova schifezza dal volume diverso che cambia la dosa effettiva della sostanza pura.
    Ovviamente se la droga fosse legale, non ci sarebbero più persone che si drogano.
    Questi soldi andrebbero allo stato invece che alla mafia, ci sarebbero meno morti e come ho detto per il discorso della prostituzione, non si può essere così ipocriti da preoccuparsi di cosa fanno gli altri.Soprattutto se per tentare di tutelarli, gli si toglie la libertà d' azione.
    Per me uno può benissimo drogarsi, non sono certo ossessionato a tal punto dal non poter vivere in pace se so che una persona si droga.Anche perchè le persone che si drogano ci sono, se legalizziamo la droga rimangono quelle stesse persone, solo che non lo fanno più di nascosto.

    In pratica la differenza tra uno stato dove la droga e la prostituzione non sono legali, e uno stato dove lo sono, è come la differenza tra una persona che ha la benda agli occhi e una persona che non ce l' ha.
    Lo struzzo crede che mettendo la testa sotto la sabbia il pericolo scompare perchè basta non vederlo per risolvere la situazione, il moralista è uno struzzo.
    Gli basta che chi si droga e chi va a prostitute lo fa di nascosto, gli basta che chi va a prostitute si vergogna di dirlo a voce alta davanti a tutti.Gli basta che in giro si dice che la prostituzione è immorale e che tutti si guardano bene dal dirlo, anche se poi lo fanno.
    Insomma per un moralista contano le parole, non i fatti.
    Proprio come uno struzzo che se sa che c'è una cosa che considera pericolosa, si accontenta di non vederla.Anche se per non vedere questa cosa il prezzo è un' alta mortalità di drogati (per overdose) e meno introiti in uno stato che sta fallendo.
    Ci si preoccupa così tanto degli altri a tal punto da essere ipocriti.

    E infine (moralista allaccia le cinture) perchè non vendere tutti i beni della chiesa?
    Applichiamo la teoria "beati i poveri", gli diamo il privilegio di vivere come san francesco, in miseria, perchè è una beatitudine essere poveri.
    Comunque, a evidenziare questa differenza di comportamento (dire vs fare), si potrebbe dare il 10% dei beni espropriati alla chiesa in beneficienza in africa, così si compie una buona azione che la chiesa non avrebbe mai fatto.
    Ovviamente se volessimo compiere della azioni in ugual misura a quelle dette (non fatte) dalla chiesa, non sarebbe possibile.
    Non sarebbe nemmeno possibile eguagliare i falsi propositi della chiesa perchè le lingue si sciolgono al sole quando parlano troppo.
    Per cui un moralista non sarà mai soddisfatto con uno stato del genere, non riuscirà mai a vedere il suo bel paesaggio di cartone, che dietro naconde la solita fogna.
    Vedrà la fogna e non sarà soddisfatto, ma io dico al diavolo i moralisti, non importa se una decisione del genere li farà scontenti, loro non contano.

  2. #2
    Sulla questione droga sono d'accordo; segnalo anzi quest'articolo.

    Sull'esproprio dei beni della chiesa no, è un moralismo al contrario e una violazione del principio di proprietà privata. La via giusta è libera chiesa in libero stato, e lo stato dovrebbe trattare la chiesa come qualunque altro soggetto giuridico analogo (una volta che si siano scorporate le parti che si qualificano come ONLUS da altre attività che di "non lucrativo" non hanno nulla): niente privilegi, ma nessun esproprio in nome di un moralismo con i beni degli altri.
    Amaro C++, il gusto pieno dell'undefined behavior.

  3. #3
    l'italia non è come la prima e seconda economia europea, l'italia ha la questione morale prima di tutto... a costo di andare in default

    concordo che i beni della chiesa restino dove sono, è una loro proprietà... non torni Garibaldi una seconda volta a "pignorare" tutto...

  4. #4
    Utente bannato
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    Re: Risolvere la crisi mettendo da parte la falsa moralità italiana

    Originariamente inviato da ramy89
    Ovviamente se la droga fosse legale, non ci sarebbero più persone che si drogano.
    E da dove arriva questa granitica certezza?
    E infine (moralista allaccia le cinture) perchè non vendere tutti i beni della chiesa?
    Proprio perchè sono della Chiesa, mica tuoi o miei.
    Che ne dici se cominciamo col vendere la TUA casa e col ricavato aumentare un pochino le pensioni minime?
    Ci stai?

  5. #5
    Utente bannato
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    Re: Re: Risolvere la crisi mettendo da parte la falsa moralità italiana

    Originariamente inviato da lanciafiamme
    E da dove arriva questa granitica certezza?
    Da paesi dove la droga è legalizzata.Ho specificato che anche se così non fosse, ognuno è responsabile delle sue azioni.
    Non serve lo stato moralizzatore che poi chiude un occhio quando va nei convitti a fare i controlli antidroga.Questo è inutile.
    La droga ce se la può procurare lo stesso, solo che non legalmente e quindi con più rischi per la salute per chi compra roba tagliata male.

    Proprio perchè sono della Chiesa, mica tuoi o miei.
    Che ne dici se cominciamo col vendere la TUA casa e col ricavato aumentare un pochino le pensioni minime?
    Ci stai?
    La casa l' ha pagata mio padre con i suoi soldi, così come io mi pagherò la mia.
    Non sono soldi regalati tramite falsi scopi di beneficienza.
    Non ho truffato nessuno dicendo di darmi i soldi per fare del bene e poi me li sono tenuti.
    Inoltre va contro i principi stessi della chiesa, è un' immensa truffa.

  6. #6
    Esattamente come dici che chiunque ha il diritto di comprarsi la droga senza che lo stato ci metta becco, chiunque ha il diritto di regalare soldi alla chiesa in cui crede, senza che a questa vengano espropriati in base ad una tua convinzione. Se la chiesa poi predica bene e razzola male sono cavoli di chi ci crede e ci dà i soldi, non è tuo diritto imporre la tua convinzione sulla loro. Non ti rendi conto che stai facendo lo stesso discorso dei tuoi "moralisti", semplicemente a parti invertite?

    Quello che invece bisognerebbe fare è, come già detto, distinguere tra attività "da ONLUS" e non della chiesa ed equiparare i regimi fiscali delle prime a quelli di una qualsiasi ONLUS - ovvero non dare alla chiesa né più - ma nemmeno meno! - privilegi rispetto ad una qualunque associazione laica che fa opere di analoga utilità sociale. Questo è libera chiesa in libero stato, il resto sono squilibri in un verso o nell'altro.
    Amaro C++, il gusto pieno dell'undefined behavior.

  7. #7
    Utente di HTML.it L'avatar di kuarl
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    potrei definirmi anti clericale ma l'esproprio proletario proprio non riuscirei a giustificarlo, neanche se ai danni della chiesa

  8. #8
    Utente bannato
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    Non per tirare fuori la solita storia dei preti pedofili ma... un momento,era proprio per tirare fuori la storia dei preti pedofili -> è un' associazione criminale ed ecco perchè la chiuderei.
    Non perchè non ci può essere un' associazione religiosa in italia.Tutto è ammesso ma nei limiti delal legalità, e la chiesa è una mafia dove si coprono le spalle a vicenda, e lo è sempre stata.Anche in passato, che facevano molto peggio.

  9. #9
    Stai tirando fuori cose a caso. La chiesa è una realtà eterogenea, con punte di eccellenza e un mucchio di marcio, il quale deve essere giudicato caso per caso in base alle leggi dello Stato.

    Ma il fatto che a me e te stiano sulle balle determinati comportamenti della chiesa non ne giustifica comunque la chiusura "a priori" e la confisca dei suoi beni, che porterebbe chiunque se ne facesse sostenitore dalla parte del torto (e tra l'altro ricorderebbe tristi provvedimenti già visti sotto vari totalitarismi).
    Essere in democrazia significa anche saper sopportare quelli che ci stanno sulle balle, finché questi non godono di privilegi particolari e non violano le leggi dello Stato (e, di nuovo, è in questi ambiti che si deve intervenire).
    Amaro C++, il gusto pieno dell'undefined behavior.

  10. #10
    Utente di HTML.it L'avatar di kuarl
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    Originariamente inviato da ramy89
    Non per tirare fuori la solita storia dei preti pedofili ma... un momento,era proprio per tirare fuori la storia dei preti pedofili -> è un' associazione criminale ed ecco perchè la chiuderei.
    Non perchè non ci può essere un' associazione religiosa in italia.Tutto è ammesso ma nei limiti delal legalità, e la chiesa è una mafia dove si coprono le spalle a vicenda, e lo è sempre stata.Anche in passato, che facevano molto peggio.
    E per ogni sua colpa andrebbe punita. Ma l'esproprio che c'entra?

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