Non dico che un giorno "di pazzeggio" non mi dispiaccia, quello che mi fa irritare è "l'oggi e festa e non trovi un cavolo aperto".
Ovvero preferisco uno sporco giorno di lavoro/studio dove se mi ritaglio mezzoretta libera posso andare a fare quello che voglio che non una bellissima giornata di festa dove non puoi andare da nessuna parte che è tutto tutto chiuso.
Certo all'inizio i giorni festivi erano nati per ricordarsi "di alcuni momenti importanti", ma ad oggi, almeno tra i più giovani, le festività hanno davvero un senso più ampio del semplice "che bello oggi non si fa un cavolo?".
Preferirei di gran lunga dire "1 giorno al mese, oltre alle solite domeniche, non si lavora" a patto che non sia fisso per tutti. Perché se ho un giorno festivo voglio poter andarmene in giro e trovare negozi aperti, non devo rimanere per forza a casa sul divano o andarmene a fare la gita in campagna.
Un po' come le domeniche che devi andare a tentoni sperando di trovare i negozi aperti, ognuno ha il sacrosanto diritto di riposarsi, ma quando è tutto chiuso nello stesso giorno secondo me perde di significato.
Se poi per qualcuno ha ancora senso ricordare determinati avvenimenti, credo che possa ricordarli comunque con o senza il giorno festivo.