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  1. #1

    Le conseguenze della disperazione

    http://www.corriere.it/cronache/12_m...72257a20.shtml

    La situazione sociale peggiora sempre più vistosamente.
    Oltre ai suicidi, alla gente che si da fuoco davanti all'agenzia delle entrate, ora iniziano a spuntar fuori i primi disperati che invece che puntare la canna della pistola alla propria tempia la rivolgono verso equitalia... A quando lo step degenerativo successivo? E contro chi sarà? Qualche istituzione? Contro le forze dell'ordine durante qualche pignoramento?

    E non parliamo di qualche esaltato black block, o speudo brigatista in erba. Parliamo di gente COMUNE e altrimenti NORMALE, di impiegati o imprenditori che non ce la fanno più e trovano come unica via d'uscita la violenza e la ribellione fisica.

    Ragazzi siam messi male e rischia di andare sempre peggio....

    Ps. Stasera ho visto in tv le tariffe IMU previste per varie città come Milano, Roma, Firenze, etc.... Si parla tranquillamente di imposte per oltre 5.000 euro su una seconda casa (magari ereditata o acquistata per un figlio) e di migliaia di euro anche per la prima casa, anche per chi ci sta ancora pagando un mutuo. Anche per chi ha perso magari il lavoro (e sono tanti). Qua non si rendono conto che tanta gente i soldi non li troverà per pagare simili cifre. Presto ci sarà un'orda di nuovi disperati.... E nel frattempo si leggono tutti i giorni notizie di sprechi, corruzioni e ruberie per ammontare complessivi di centinaia di miliardi di euro. Soldi NOSTRI, di gente che ha già dato il sangue e di più non gli si può chiedere e non potrebbe comunque dare. Soldi già pagati dal cittadino allo Stato, e che lo Stato si mangia in modo irresponsabile e delinquenziale. Sta gente dove andrà a sbattere la testa? Chi non avrà più nulla da perdere, come reagirà a una situazione del genere? Questi non si rendono conto....
    «Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto» - Michael Jordan

    «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.» - Gandhi

  2. #2
    Ancora non ho deciso se temere tutto ciò o se esserne contento.

    Da un lato una rivoluzione che cancelli completamente stato, imprenditoria collusa e mafia potrebbe essere l'ideale (sul lungo termine). E questi potrebbero esserne i preamboli.
    Dall'altro lato però c'è da dire che non è certamente bello passare attraverso una rivoluzione.

    Sono indeciso...

  3. #3
    Effettivamente serve ribellarsi in massa.
    Come si pu{o pretendere di pagare le tasse se non c'è lavoro?
    Io le avrei abbassate per far girare l'economia.

  4. #4
    Utente di HTML.it
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    situazione veramente difficile. molti piccoli e medi imprenditori oltre alla crisi si trovano a fronteggiare sia l'aumento delle tasse e del costo della vita sia un improvviso inasprimento del recupero fiscale. lo stato vuole tutto e subito, altrimenti ti fa fallire e una volta fallito in italia non riparti più, sei morto, nessuno ti darà più il credito. e quando è lui a doverti dei soldi non ti paga mai.

    i tagli, ormai si è capito, è impossibile farli. non puoi fare tagli lineari perchè deprimerebbe ancora di più, bisogna tagliare gli sprechi ma lo spreco ormai è endemico, non è controllabile.
    francesco

  5. #5
    Io capisco quelle imprese che hanno debiti con lo stato ed equitalia gli chiede tasse per migliaia di euro anzichè scalare dagli importi dovuti...

    ma tutta quella gentaglia che deve allo stato centinaia di migliaia di euro di iva NON pagata e per soluzione si suicida..bè, non li compatisco per niente, una vita a fare i papponi su suv nuovi , pranzo e cena nei migliori ristoranti, vacanze a montecarlo etc.. ed ora si sparano perchè è venuto fuori che l'unica cosa che hanno prodotto con le loro aziende è solo evasione?? ma mi facciano il piacere...

    Non provo compassione neppure per quegli imprenditori che hanno le vendite a zero e si suicidano perchè le banche non gli fanno credito: ma come si pretende del denaro in prestito se la vendita dei prodotti è finita, come li restituirebbero quei soldi?? pure quei personaggi lì avrebbero dovuto fare gli operai in catena di produzione anzichè fare i piccoli industriali, hanno aperto la loro aziendina, gli è andata bene per puro culo per un decennio ed ora anzichè aggiornarsi ai nuovi mercati tirano il grilletto...

  6. #6
    Utente di HTML.it L'avatar di Angioletto
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    Urgono tagli alla cima di quest'albero marcio che è l'Italia.

    Devono immediatamente abolire le province e ridurre il numero di parlamentari e quindi azzerrare la giungla di tutti quei faccendieri che girano ai piani alti.
    Inoltre devono ridursi lo stipendio : non è possibile che un cojone come il Trota prenda tutti quei soldi (il suo stipendio era anche più alto della somma degli stipendi di 3 governatori di 3 stati americani !)

    Non sono manovre che nell'immediato possono ridurre il debito, ma certamente danno una idea che qualcosa si muove in senso positivo..


    Da parte mia, boh, io facevo il tifo per quel tipo e mi spiace pure che si sia arreso.
    Per liquidare un popolo si comincia con il privarli della memoria.Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun’ altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. (Milan Kundera)

  7. #7
    Originariamente inviato da iltappo
    Io capisco quelle imprese che hanno debiti con lo stato ed equitalia gli chiede tasse per migliaia di euro anzichè scalare dagli importi dovuti...

    ma tutta quella gentaglia che deve allo stato centinaia di migliaia di euro di iva NON pagata e per soluzione si suicida..bè, non li compatisco per niente, una vita a fare i papponi su suv nuovi , pranzo e cena nei migliori ristoranti, vacanze a montecarlo etc.. ed ora si sparano perchè è venuto fuori che l'unica cosa che hanno prodotto con le loro aziende è solo evasione?? ma mi facciano il piacere...

    Non provo compassione neppure per quegli imprenditori che hanno le vendite a zero e si suicidano perchè le banche non gli fanno credito: ma come si pretende del denaro in prestito se la vendita dei prodotti è finita, come li restituirebbero quei soldi?? pure quei personaggi lì avrebbero dovuto fare gli operai in catena di produzione anzichè fare i piccoli industriali, hanno aperto la loro aziendina, gli è andata bene per puro culo per un decennio ed ora anzichè aggiornarsi ai nuovi mercati tirano il grilletto...
    Sarebbe anche ora di finirla con questi luoghi comuni. Anche perchè chi arriva a spararsi un colpo in testa non è certo l'evasore che l'ha fatta franca per 15 anni, semmai è proprio l'onesto che ha sempre pagato tutto e ora si trova in una situazione dove i soldi che ha pagato sono stati buttati nel cesso dallo Stato, la sua azienda è fallita (che è come perdere il lavoro, e spesso di questi tempi non è colpa propria), e lo Stato gli chiede altri soldi da buttare nel cesso.

    Chi aveva una impresa nel tessile che cosa doveva fare per non fallire? Hanno chiuso 7 aziende su 10 in quel settore, per via della crisi e di una concorrenza illegale da parte dei laboratori cinesi che sfruttano il lavoro nero e condizioni di lavoro da schiavitù. E anche qui, tutte le tasse pagate dall'imprenditore onesto non sono neppure servite a farlo tutelare dallo Stato.

    Chi è fallito e sta fallendo, è tipicamente l'imprenditore onesto che le tasse le ha sempre pagate. Gli evasori stai tranquillo che un colpo in testa non se lo tireranno mai perchè senza pagare tasse le aziende è difficile che chiudano, e pure che accadese con qualche milione di euro a Panama o Montecsrlo stai tranquillo che uno non si suicida.

    Basta con questi stereotipi dell'imprenditore delinquente, soprattutto fra chi arriva a togliersi la vita per un debito. Ma ci rendiamo conto di cosa significa?
    «Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto» - Michael Jordan

    «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.» - Gandhi

  8. #8
    più che altro basta con lo stereotipo che con una fabbrica di cianfrusaglie qualunque si diventa ricchi e si fumano solo sigari cubani...

    se non c'è mercato, come hai detto tu, nel tessile, bastava mettersi a produrre altro anzichè fare gli asini ed insistere nel nulla...e spararsi perchè le banche non gli danno un prestito che non avrebbero mai potuto restituire..

  9. #9
    Originariamente inviato da iltappo
    più che altro basta con lo stereotipo che con una fabbrica di cianfrusaglie qualunque si diventa ricchi e si fumano solo sigari cubani...

    se non c'è mercato, come hai detto tu, nel tessile, bastava mettersi a produrre altro anzichè fare gli asini ed insistere nel nulla...e spararsi perchè le banche non gli danno un prestito che non avrebbero mai potuto restituire..
    Ma tu sei un "Tecnico"
    I'll see you on the dark side of the moon

  10. #10
    Utente di HTML.it L'avatar di wallrider
    Registrato dal
    Apr 2003
    Messaggi
    2,752
    sono curioso di sentire la reazione dei politici: quando qualche disperato saliva su un tetto o una gru, anzichè ascoltato veniva criticato per il "rischio emulazione". certo spesso si trattava di immigrati, non di potenziali elettori
    RIP Cicciobenzina 9/11/2010

    "Riseminaciceli, i ceci nell'orto"

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