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  1. #1
    Utente bannato
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    L'imprenditore italiano infiltrato nei clan

    E' incredibile a che livello è arrivata la mafia.
    Ed è incredibile come agisca indisturbata, la gente non vuole sapere, si volta dall'altra parte.

    Possibile che siamo tutti codardi?
    Possibile che facendo "semplicemente" il proprio dovere, si finisce per essere degli EROI?

    Se lo Stato fosse pulito ed onesto, la mafia avrebbe vita breve, ne sono convinto.
    Che bello sarebbe vivere in un paese onesto, in grado di rispettare le persone oneste e di ricordare ed valorizzare chi ha dato la propria vita per lo Stato.

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  2. #2
    Utente di HTML.it L'avatar di vonkranz
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    Re: L'imprenditore italiano infiltrato nei clan

    Originariamente inviato da Dubal
    Possibile che siamo tutti codardi?
    io ci andrei cauto con affermazioni di questo tipo.

    per carita', l'imprenditore citato nell'articolo ha fatto sicuramente una cosa molto coraggiosa, ma l'ha fatta (solo) quando c'e' finito in mezzo lui e quando lo toccava direttamente, e non e' andato a denunciare o altro prima.

    e se si tiene conto che lo stato ha qualche pecca nella tutela/protezione di persone che si espongono in questo modo beh, prima di dare dei codardi io ci penserei un attimo.

    il tutto senza alcuna polemica con te o con altri, è solo un pensiero che mi assale tutte le volte che mi imbatto in storie come queste.
    ...and I miss you...like the deserts miss the rain...

  3. #3

    Re: Re: L'imprenditore italiano infiltrato nei clan

    Originariamente inviato da vonkranz
    io ci andrei cauto con affermazioni di questo tipo.

    per carita', l'imprenditore citato nell'articolo ha fatto sicuramente una cosa molto coraggiosa, ma l'ha fatta (solo) quando c'e' finito in mezzo lui e quando lo toccava direttamente, e non e' andato a denunciare o altro prima.

    e se si tiene conto che lo stato ha qualche pecca nella tutela/protezione di persone che si espongono in questo modo beh, prima di dare dei codardi io ci penserei un attimo.

    il tutto senza alcuna polemica con te o con altri, è solo un pensiero che mi assale tutte le volte che mi imbatto in storie come queste.
    Ehm... Parliamo di un imprenditore, mica di un poliziotto. Quando doveva occuparsi della cosa infiltrandosi in un clan mafioso se non quando appunto ci è finito in mezzo trascinato per i capelli?

    E poi dire che l'ha fatto (solo) quando ci è finito in mezzo è un po' riduttivo. Sarebbe stato molto più comodo e sicuro fare come han sempre fatto tutti gli altri. Invece lui è uno dei pochi su migliaia che hanno deciso di denunciare, di correrre addirittura il rischio di infiltrarsi... non è mica una cosa scontata o normale.

    Certo che lo ha fatto "solo" dopo che la sua azienda ci è finita in mezzo...! Anche perchè farlo prima sarebbe stato impossibile e anche un po' stupido (se fai l'imprenditore e non l'agente sotto copertura).
    «Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto» - Michael Jordan

    «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.» - Gandhi

  4. #4
    Utente di HTML.it L'avatar di lnessuno
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    Quella persona merita solo gran rispetto.

  5. #5
    Originariamente inviato da lnessuno
    Quella persona merita solo gran rispetto.
    «Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto» - Michael Jordan

    «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.» - Gandhi

  6. #6
    Utente di HTML.it L'avatar di vonkranz
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    Re: Re: Re: L'imprenditore italiano infiltrato nei clan

    Originariamente inviato da Nuvolari2
    Ehm... Parliamo di un imprenditore, mica di un poliziotto. Quando doveva occuparsi della cosa infiltrandosi in un clan mafioso se non quando appunto ci è finito in mezzo trascinato per i capelli?

    E poi dire che l'ha fatto (solo) quando ci è finito in mezzo è un po' riduttivo. Sarebbe stato molto più comodo e sicuro fare come han sempre fatto tutti gli altri. Invece lui è uno dei pochi su migliaia che hanno deciso di denunciare, di correrre addirittura il rischio di infiltrarsi... non è mica una cosa scontata o normale.

    Certo che lo ha fatto "solo" dopo che la sua azienda ci è finita in mezzo...! Anche perchè farlo prima sarebbe stato impossibile e anche un po' stupido (se fai l'imprenditore e non l'agente sotto copertura).
    no, spè. forse non si e' capito dal mio post di prima, ma io personalmente rispetto e ammiro l'imprenditore in questione, sia chiaro. e' uno dei (purtroppo) pochi che ha avuto il coraggio di denunciare e addirittura andare oltre facendo l'infiltrato. e per questo merita tutto il rispetto possibile e anche di piu'.

    io mi riferivo piu' al commento "possibile che siamo cosi' codardi" anche perche' non è giusto (secondo me) di dare dei codardi a chi non si ribella perche' magari ha paura che gli ammazzano/rapiscono i figli piccoli, o la moglie o altro.

    senza nulla togliere all'imprenditore in questione e al suo gesto, ma noi non sappiamo cosa l'ha spinto a farlo: magari non aveva nulla da perdere o era disperato o non so che altro.

    ripeto, pur ammirando il coraggio, io personalmente non me la sento di dare dei codardi a chi non ha il coraggio di azioni come queste visto quanto e come chi dovrebbe proteggerci da certa delinquenza risulta latitante nel momento del reale bisogno.

    Sara' che in questi (e anche altri casi) la mia fiducia nelle istituzioni vacilla parecchio.
    ...and I miss you...like the deserts miss the rain...

  7. #7

    Re: Re: Re: Re: L'imprenditore italiano infiltrato nei clan

    Originariamente inviato da vonkranz
    no, spè. forse non si e' capito dal mio post di prima, ma io personalmente rispetto e ammiro l'imprenditore in questione, sia chiaro. e' uno dei (purtroppo) pochi che ha avuto il coraggio di denunciare e addirittura andare oltre facendo l'infiltrato. e per questo merita tutto il rispetto possibile e anche di piu'.

    io mi riferivo piu' al commento "possibile che siamo cosi' codardi" anche perche' non è giusto (secondo me) di dare dei codardi a chi non si ribella perche' magari ha paura che gli ammazzano/rapiscono i figli piccoli, o la moglie o altro.

    senza nulla togliere all'imprenditore in questione e al suo gesto, ma noi non sappiamo cosa l'ha spinto a farlo: magari non aveva nulla da perdere o era disperato o non so che altro.

    ripeto, pur ammirando il coraggio, io personalmente non me la sento di dare dei codardi a chi non ha il coraggio di azioni come queste visto quanto e come chi dovrebbe proteggerci da certa delinquenza risulta latitante nel momento del reale bisogno.

    Sara' che in questi (e anche altri casi) la mia fiducia nelle istituzioni vacilla parecchio.
    Si ok, capito. In effetti non è che si possa dire o "eroe" o "codardo". Giustamente nel mezzo c'è la maggioranza delle persone che non sono semplicemente Eroi, ma neppure son vigliacchi.

    Come dici tu, se le istituzioni fossero più presenti, ci vorrebbe anche meno coraggio (cioè non sarebbe indispensabile averne tanto da essere degli eroi) per poter decidere di denunciare.

    Condivido.
    «Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto» - Michael Jordan

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  8. #8
    Moderatore di CMS L'avatar di kalosjo
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    residenza
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    Diceva Falcone che è lo stato a dover prendersi la responsabilità della lotta alle mafie, senza dover costringere i singoli cittadini a farlo.
    Scusate i puntini di sospensione...... La verità è che non ho argomenti....

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