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La reazione del ministro Fornero: “Diffusione deplorevole, create disagio sociale” (repubblica, pag. 6)Quasi 400 mila i lavoratori interessati, solo 65 mila quelli tutelati. Sul caso «esodati » siamo in piena guerra di cifre: la platea dei lavoratori che — in virtù delle nuove norme sull’età pensionabile introdotta dalla riforma delle previdenza — rischia di restare senza stipendio e senza pensione è al centro di un nuovo scontro fra il governo da una parte e i sindacati, e ormai anche tutte le forze politiche, dall’altra. A riaccendere la miccia è stata ieri la diffusione di un relazione tecnica preparata dall’Inps per il ministero del Lavoro, datata al 22 maggio scorso, che stima in 390 mila unità i lavoratori coinvolti. Esodati, quindi, che secondo quanto previsto dal decreto Salva Italia e Milleproroghe, resteranno per un periodo più o meno lungo (in alcuni casi oltre i sei anni) senza reddito alcuno. Il decreto firmato in quelle stesse ore dal ministro Fornero e dal premier Monti riconosce però il diritto di ricorrere alle vecchie norme solo ai 65 mila lavoratori chiamati alla pensione entro il 2013. Per gli altri al momento non c’è nulla.
Fa quasi il pari con "Italia in recessione, meno 1,4%. Borsa e Btp, mercati all'attacco. Il governo: conti in ordine, non creare allarmi ingiustificati" (corriere, pag. 2)
Al di la dei dati, al di la di tutto mi domandavo: ma avranno preso lezioni di supercazzole dal mai troppo compianto Silvio Berlusconi da Arcore, parafulmine (spesso, ma non sempre anche a ragione) di tutti i nostri mali?