Bosi (M5S): “Con la mozione unitaria abbiamo dimostrato che ci si può non dividere sulla base delle ideologie”.
Vi è grande soddisfazione in Consiglio, tra i banchi della maggioranza. La mozione votata ieri all’unanimità, rivista nelle sue particolarità assieme ai colleghi capigruppo della minoranza, rende infatti merito ad una battaglia che il Movimento 5 Stelle ha da sempre rivendicato:
chi ha responsabilità, civili o penali, sul debito prodotto in questi ultimi 10 anni è legittimo che paghi in sede giudiziaria; qualora vengano accertate tali responsabilità nei confronti di chi ha causato il dissesto economico, è legittimo che questi risarciscano i cittadini di Parma; qualora, ancora una volta, vengano accertate tali responsabilità, è altresì legittimo che il Comune metta in atto tutte le opportune azioni disciplinari – ove applicabili -, previste dalla normativa. Questo, in sintesi, è stato votato ieri all’unanimità, in Consiglio Comunale. Grazie alla diplomatica mediazione del sindaco Pizzarotti tra maggioranza e minoranza, questo nuovo e futuro Consiglio Comunale, organo sovrano di rappresentanza, ha deliberato una verità fondamentale, scrivendo una pagina importante del nuovo cammino politico di Parma: chi ha colpe paghi il suo debito con la città. E si badi che questo non è giustizialismo, una parola truffa utilizzata a sproposito, perché l’applicazione della legge in un paese democratico non può mai essere, per contraddizione di termini, giustizialista. E noi non siamo giustizialisti, lo abbiamo ribadito anche in sede istituzionale: siamo per l’applicazione della legge. In definitiva abbiamo voluto dare ai cittadini un messaggio politico forte e ben mirato: chiarezza sul debito, e risposte doverose alla città. Le responsabilità politiche invece, le hanno già giudicate i cittadini con il voto del maggio scorso. Abbiamo inoltre dimostrato come quello spirito inclusivo di cui avevamo parlato nel primo consiglio non erano discorsi vuoti, ma reali intenzioni. Siamo fermamente convinti che un altro modo di governare, che non divida sulla base delle ideologie sia possibile e ieri abbiamo dato un segnale importante.
Marco Bosi