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  1. #1
    Utente di HTML.it L'avatar di lnessuno
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    [perbacco] La cura Di Bella forse funziona? L'Istituto Europeo di Oncologia dice si..

    http://gazzettadimodena.gelocal.it/c...ella-1.5473803
    Centenario con il botto per il professor Luigi Di Bella. L'Istituto Europeo di Oncologia (Ieo), diretto dal professor Umberto Veronesi, ha appena certificato che la cura Di Bella è efficace nella cura di tumori.
    Meglio non poteva andare per il fisiologo modenese, molto nel 2003, ideatore della discussa multiterapia anticancro, basata su farmaci biologici, nato a Linguaglossa in provincia di Catania nel luglio del 1912, proprio cent'anni orsono. Per commemorare l'evento è appena uscito il libro “Il poeta della scienza”, l'ennesima biografia del medico, un'opera corposa firmata stavolta dal figlio Adolfo.
    L’Università di Firenze ha pubblicato uno studio intitolato “Effetti combinati di melatonina, acido trans retinoico e somatostatina sulla proliferazione e la morte delle cellule di cancro al seno” che rappresenta una vera svolta e un punto di riferimento per la comunità scientifica internazionale che finora ha dovuto fare i conti con pochissime pubblicazioni dibelliane di un certo spessore. Meglio non poteva andare, nel centenario, per una terapia bocciata come inefficace e tossica dal Ministero della Sanità nel 1998 dopo una contestata sperimentazione e che in questi anni si è diffusa in Italia nel silenzio generale, con pazienti, medici e farmacisti che riferiscono di ottimi risultati ottenuti in tanti pazienti. Tra i più recenti, alcuni a Siracusa, a Catania e in Calabria.
    È il caso di un trentaduenne di Cosenza, colpito da un carcinoma squamocellulare rinofaringeo, che dopo la diagnosi s'è rifiutatao di sottoporsi alle cure tradizionali proposte dallo Ieo di Milano e s'è subito rivolto a Giuseppe Di Bella, figlio medico del fisiologo, uno dei tanti medici che continuano a praticare il trattamento, e che il 30 settembre scorso, stando alla cartella clinica, gli ha prescritto la contestata terapia. Neppure due mesi dopo arriva il risultato, certificato dal dottor Roberto Bruschini, oncologo del Reparto di Chirurgia Cervico Facciale dell'Unità di Neoplasia del Cavo Orale dello stesso Ieo, diretto dal professor Luca Calabrese. Riferendosi alla cura praticata “secondo lo schema Di Bella”, il medico ha scritto che “obiettivamente al controllo odierno, pur mancando un'immagine che consenta un paragone, rispetto alla descrizione della Tac parametro, la lesione appare ridotta da T2 a T1. Il paziente riferisce netto miglioramento della sua patologia”. Il giovane s'è poi rivolto all'avvocato Massimiliano Coppa di Cosenza che gli ha fatto ottenere un'ordinanza del Tribunale che facendo leva sul referto dello Ieo ha obbligato l'Asl alla somministrazione gratuita della terapia, mentre in prima istanza il giudice monocratico s'era attenuto agli esiti negativi della sperimentazione respingendo l'istanza del paziente, al quale nel frattempo l'Inps aveva revocato l'invalidità per patologia.
    Il referto è analogo a tanti altri in giro per l'Italia e contrasta con gli esiti della sperimentazione della quale il professor Veronesi fu uno degli ideatori e conduttori prima che l'abbandonasse con la giustificazione ufficiale che non era riuscito a reclutare per lo studio un numero sufficiente di donne malate di tumore al seno.
    Proprio al cancro mammario si riferisce il citato studio dell'Università d Firenze (Dipartimento di Anatomia e Istologia) pubblicata sulla rivista European Journal of Pharmacology con il titolo “Effetti combinati di melatonina, acido trans retinoico e somatostatina sulla proliferazione e la morte delle cellule di cancro al seno”.
    La sintesi è molto incoraggiante: “Nel loro insieme - si legge nelle conclusioni - i nostri risultati indicano che la co-somministrazione di melatonina con acido all trans retinoico e la somatostatina può essere un beneficio terapeutico significativo nel cancro della mammella”.
    Per far pubblicare lo studio i ricercatori hanno dovuto però eliminare il cognome contestato: “Non avrebbero mai accettato un lavoro che portasse il nome Di Bella”, ha dichiarato uno dei conduttori. Il professor Luigi Di Bella, che riposa nel cimitero di Fanano, forse non sarebbe rimasto sorpreso.
    Sembra, in sostanza, che alcune pubblicazioni e diversi "casi reali" dicano che quella che viene chiamata cura Di Bella abbia davvero effetti positivi nella terapia anticancro. Solo che nel 1998 il Ministero della Sanità face condurre delle sperimentazioni che, qualcuno mormora, furono effettuate "su misura" per dimostrare il contrario.

    Ora, io naturalmente ne so un cazzo, ma se la cosa si dimostrasse davvero efficace e venisse dimostrato che la sperimentazione fu davvero fatta con metodi scientifici definibili "ad cazzum", io penso che qualcuno dovrebbe pagare decisamente caro per aver precluso una possibilità di cura che sembrerebbe migliore rispetto a quella tradizionale.


    Un articolo del 1998
    http://www.repubblica.it/online/doss...ancellare.html

  2. #2

    Re: [perbacco] La cura Di Bella forse funziona? L'Istituto Europeo di Oncologia dice si..

    Originariamente inviato da lnessuno
    ...
    poi un giorno me lo spieghi, perche' i riassunti ti fanno cosi' schifo

  3. #3
    Se non erro il ministro della salute dell'epoca era Rosy Bindi.

    E ricordo benissimo tutte le polemiche attorno alla sperimentazione che ancor prima di iniziare fu contestata dallo stesso Di Bella sostenendo che il protocollo della sperimentazione era DIVERSO da quello indicato dai suoi studi.

    L'unica cosa certa è che la sperimentazione avvenne, stranamente, proprio secondo un protocollo diverso da quello indicato dal medico ideatore della terapia e che infatti fu subito contestato proprio dallo stesso Di Bella (per altro escluso, se non ricordo male, non solo dalla sperimentazione, ma anche dal pool che avrebbe dovuto indicare le linee guida della sperimentazione stessa). I perchè e percome non li conosco. E forse non li conosce davvero nessuno (con un piccolo sforzo di fantasia si possono però intuire...). Ma ricordo che all'epoca se ne parlò molto.

    Le cose strane attorno a quella faccenda sono diverse: oltre al protocollo differente in fase di sperimentazione ufficiale, è molto strano che nessuno riuscì invece mai a contestare le svariate decine e decine di casi di pazienti del dottor Di Bella che effettivamente guarirono (ben oltre le percentuali di un ipotetico placebo). Ciò non fu mai messo in dubbio.
    E ancora successivamente, il figlio, ha continuato ad applicare la cura con successo senza che nessun altro se ne sia mai occupato (nè per dargli contro in modo definitivo, nè per spingere ad una nuova sperimentazione più rigorosa, visti i continui successi).

    Naturalmente non rappresenta la panacea di tutti i tumori, nè i Di Bella l'hanno mai spacciata per tale.

    Il caso è controverso, ma certe circostanze sono davvero molto, molto strane.

    Non mi stupisce affatto, leggere a distanza di anni, nuove conferme circa la validità di quella cura. Vedi mai che qualcosa torni a muoversi...
    «Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto» - Michael Jordan

    «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.» - Gandhi

  4. #4
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    Ti prego reb, solo qualche volta prova a leggere quello che scrivo prima di accusarmi di odiare i riassunti...

    [perbacco] La cura Di Bella forse funziona? L'Istituto Europeo di Oncologia dice si..
    Sembra, in sostanza, che alcune pubblicazioni e diversi "casi reali" dicano che quella che viene chiamata cura Di Bella abbia davvero effetti positivi nella terapia anticancro. Solo che nel 1998 il Ministero della Sanità face condurre delle sperimentazioni che, qualcuno mormora, furono effettuate "su misura" per dimostrare il contrario.
    Il succo del discorso (o riassunto, se ti piace) quello è, se poi vuoi leggerti l'articolo, in cui si aggiunge il perchè ed il percome... è li sopra

  5. #5
    e' ovvio come nella migliore tradizione complottista che quando vengono toccati i poteri forti (vedi BIG PHARMA) molte situazione vengano manipolate per favorire le grandi lobby
    Prima vedevo.. ora ero cieco!! http://www.youtube.com/watch?v=Y1RWxPMSe3E

  6. #6
    mah, ho cercato la pubblicazione a cui si fa riferimento e mi pare uno studio in vitro

    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22532966

    non mi pare niente di realmente nuovo, e soprattutto non mi pare una sperimentazione clinica
    Davide
    Povere ostrichette

  7. #7
    Utente di HTML.it L'avatar di lnessuno
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    Originariamente inviato da Davide
    non mi pare niente di realmente nuovo, e soprattutto non mi pare una sperimentazione clinica
    Beh oddio... qualcosa di nuovo c'è, se non altro la conferma che dei benefici significativi effettivamente ci sono, con quella terapia
    Taken together our results indicate that co-administration of melatonin with all-trans retinoic acid and somatostatin may be of significant therapeutic benefit in breast cancer.
    Ad ogni modo quello è un articolo di diversi mesi fa, non penso sia la stessa pubblicazione di cui si parla nell'articolo che ho postato io...

  8. #8
    Originariamente inviato da Davide
    mah, ho cercato la pubblicazione a cui si fa riferimento e mi pare uno studio in vitro

    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22532966

    non mi pare niente di realmente nuovo, e soprattutto non mi pare una sperimentazione clinica
    Il punto è che la sperimentazione originale, quella fatta a fine anni '90, NON FU CONDOTTA secondo il protocollo Di Bella.

    I pazienti di Di Bella hanno una percentuale di guarigione o remissione incredibilmente elevata, e nessuno è mai riuscito a smentire questo fatto.

    Il punto è: le due cose suddette sono una coincidenza? o varrebbe la pena indagare meglio, magari RIFACENDO la sperimentazione, questa volta rispettando RIGOROSAMENTE il protocollo Di Bella?

    Sarò io un malpensante... ma quando leggo certi nomi ai vari posti di comando della Sanità dell'epoca, qualche domanda me la pongo.
    «Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto» - Michael Jordan

    «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.» - Gandhi

  9. #9
    Originariamente inviato da lnessuno
    Ad ogni modo quello è un articolo di diversi mesi fa, non penso sia la stessa pubblicazione di cui si parla nell'articolo che ho postato io...
    Stesso titolo, stesso giornale, stessi autori, fai tu
    Davide
    Povere ostrichette

  10. #10
    Originariamente inviato da Nuvolari2
    Il punto è che la sperimentazione originale, quella fatta a fine anni '90, NON FU CONDOTTA secondo il protocollo Di Bella.

    I pazienti di Di Bella hanno una percentuale di guarigione o remissione incredibilmente elevata, e nessuno è mai riuscito a smentire questo fatto.

    Il punto è: le due cose suddette sono una coincidenza? o varrebbe la pena indagare meglio, magari RIFACENDO la sperimentazione, questa volta rispettando RIGOROSAMENTE il protocollo Di Bella?

    Sarò io un malpensante... ma quando leggo certi nomi ai vari posti di comando della Sanità dell'epoca, qualche domanda me la pongo.
    premesso che io sono un tifoso della cura Di Bella, e mi piacerebbe un sacco se la verità spazzasse lo scetticismo, il problema è che le sperimentazioni cliniche controllate su larga scala costano, e uno non può finanziare uno studio di fase III se gli investigatori non sono ancora riusciti a mettere assieme nemmeno uno studio di fase II convincente (e lo studio di cui parliamo in questo post è di fase 0, praticamente). La ricerca è fatta così, le risorse sono limitatissime. Secondo me gli investigatori dovrebbero cercare di concorrere ad un grant europeo, se già non l'hanno fatto
    Davide
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