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  1. #1

    le mani delle ostetriche

    non so se vi ricordate la questione della setticemia e delle puerpere che morivano in numero di gran lunga maggiore quando seguite dai medici piuttosto che dalle ostetriche/infermiere/suore o quel che era e questo perche' - scoprirono - i medici passavano dal dissezionare cadaveri al curare le puerpere senza prima lavarsi le mani: introdussero l'abitudine di lavarsi le mani accuratamente e il problema si ridimensiono' notevolmente (a spannoni)

    beh, sicuramente non sara' un problema altrettanto impellente, pero' secondo me la domanda sul perche' e' obbligatorio svegliarsi cosi' presto in ospedale e' interessante, tanto quanto le osservazioni sul disturbo del sonno e spero che nell'arco di poco tempo portino a una modifica della routine ospedaliera:

    i rumori ospedalieri nuocciono alla salute mentre il sonno aiuta a guarire
    da qui: http://www.corriere.it/salute/12_set...d1c3f844.shtml

    la scoperta dell'acqua calda? probabile, ma il fatto e' che nella stragrande maggioranza degli ospedali ancora usano l'acqua fredda e non se ne capisce davvero il motivo... o almeno: io non lo capisco, visto che un intervento a costi ridottissimi permetterebbe un risparmio di risorse e un guadagno in termini di salute generale notevoli

  2. #2
    "dei ostetriche"?
    "ci vorrebbero anche più persone come quaestio (a reb verrà un brivido)" wallrider, 22/10/2012

    "Se hai una vita di merda facebook non può essere molto meglio...". kalosjo, 16/10/2012

  3. #3
    Utente di HTML.it L'avatar di Cisco x™
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    movi le mani de qua e de la...

  4. #4
    Io l'ho sempre pensato: negli ospedali dovrebbero lasciare dormire la gente. Soprattutto (e sono quasi tutti), quelli che hanno bisogno di riposo.

    Poi logico che ci siano situazioni dove uno ti deve svegliare (se ti deve fare un prelievo, se ti deve portare in una sala per degli altri esami, etc.). Ma in linea di massima, i pazienti dovrebbero essere lasciati dormire, soprattutto se il loro fisico glie lo richiede.

    Ovviamente non sono un medico e non ne so una fungia, quindi è solo una mia impressione personale non supportata da alcun dato medico/scientifico.

    Però, ecco... a naso io credo che sarebbe meglio per i pazienti se fossero lasciati dormire in pace, salvo impellenze.
    «Nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto» - Michael Jordan

    «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.» - Gandhi

  5. #5
    Utente di HTML.it L'avatar di --LO--
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    Per fortuna nella mia lunga carriera ( ) di ricoveri ospedalieri l'unica volta che son stata svegliata all'alba era per validissimi motivi (dovevan controllare come andava la terapia per l'infezione al rene e se non ricordo male son passati pure un paio di volte in piena notte, ma c'era da controllare non so cosa...con 40 di febbre non ero molto presente quindi non ricordo tantissimo ) e idem le "colleghe" incontrate (a parte casi tipo la signora con problemi a respirare che andava per forza controllata o la trovavan morta lì °.°)...Si è sempre dormito fino alle 7 e mezza almeno. (e dopo colazione e esami e prelievi potevi tranquillamente rimetterti a letto anche fino alle 10 o comunque fino a quando passavano a rifare le stanze ed era tardino)
    Anzi...io ho sempre dormito pure troppo in ospedale e al limiteavrei da criticare l'orario in cui spengono le luci, che è prestissimo e non puoi fare granchè per passare il tempo se hai delle nonnette in stanza con te che dormono non appena la luce è spenta

    Per i rumori in ospedale...quello sta negli infermieri ed effettivamente si risolverebbe senza problemi "insegnandogli" che magari devono fare pian pianino. Quelli che ho incontrato io ad esempio neanche si sentivano. Una volta mi han fatto prendere un colpo che ero nel dormiveglia e non l'avevo sentita arrivare e me la son ritrovata accanto in piena notte all'improvviso che bisbigliava che doveva misurarmi la febbre

  6. #6
    Utente di HTML.it L'avatar di spqr
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    Il discorso del sonno è valido, però è veramente la punta dell'iceberg in un sistema ospedaliero che a mio avviso è completamente da rifondare.

    Io da medico ho scelto di lavorare fuori dell'ospedale perché lo ritengo un luogo in primis mortificante nei confronti della dignità umana, non solo del paziente. Il tutto tralasciando i vari problemi igienico-sanitari che sono all'ordine del giorno e tali da far impallidire la questione del "sonno interrotto", come ad esempio le numerose infezioni ospedaliere (è cambiato poi molto da quando morivano le puerpere viennesi nell'800?).

    La differenza non la fa il singolo infermiere o il singolo medico, perché vengono fagocitati da un sistema ormai accettato e routinario, andrebbe proprio cambiata la cultura dell'ospedale.
    "Guardateli i credenti di tutte le religioni! Chi odiano essi più di ogni altro? Colui che spezza le lor tavole dei valori, il violatore, il corruttore. Ma questi è colui che crea." Nietzsche

  7. #7
    Utente di HTML.it L'avatar di Prill
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    Sono reduce da due notti trascorse in ospedale, su una sdraio, per assistenza a mia madre che è immobilizzata a causa di una frattura. Data la carenza di assisstenza interna, permettono a un parente di restare. La stanza è per due ricoverati, volendo forzare per tre, ce ne sono quattro più quattro familiari, che fa otto. La porta sul corridoio inevitabilmente resta spalancata, in pratica dormire per i pazienti è un'illusione.
    Quanto detto da spqr
    un luogo in primis mortificante nei confronti della dignità umana
    purtroppo è sconsolatamente vero.

  8. #8
    Originariamente inviato da quaestio
    "dei ostetriche"?
    non so di cosa stai parlando



    (e' che strada scrivendo sono stati declassati )

  9. #9
    Originariamente inviato da spqr
    Il discorso del sonno è valido, però è veramente la punta dell'iceberg in un sistema ospedaliero che a mio avviso è completamente da rifondare.
    allora: che i problemi della sanita' pubblica non siano questi, siamo d'accordo; c'e' da dire pero' che questo particolare punto vale per tutti gli ospedali del mondo (lo studio non e' stato portato avanti in italia, da quanto ho capito) e soprattutto, a differenza di altri - non tutti: altri - e' un intervento a costo non solo pari a zero, ma che anzi porterebbe su larga scala a un risparmio di risorse (meno degenze/degenze piu' brevi) che potrebbero essere convogliate altrove

    repeat: vale su scala mondiale, non solo nazionale

    per esempio da me, dove la sanita' pubblica e' mediamente migliore che in altre regioni d'italia, e' il classico tipo di intervento proponibile e auspicabile, perche' altre cose sono gia' a livello accettabile o in fase di miglioramento

  10. #10
    Utente bannato
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    nella mia esperienza i rumori sono di gran lunga meno importanti rispetto a...

    1) compagni di stanza che si lamentano e/o russano orribilmente.
    la maggior parte è anziana, sono doloranti e costretti per lo più a dormire supini => rumori davvero incredibili

    2) letti scomodi e corti. c'è poco da fare. non ho mai capito perchè i letti ospedalieri debbano essere per forza scomodi, a tutti i costi

    3) difficoltà/impossibilità di dormire non supini (per chi ci si è abituato)

    questa la classifica delle mie avventure ospedaliere

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