... possibile che non abbiano ancora imparato nulla i vertici di questo partito?
Che a delegittimare o tentare di ridicolizzare un avversario spesso avviene l'effetto contrario?
Queste cose magari funzionavano in Russia, dove le fonti delle notizie erano scarsissime e sempre univoche, ma in Italia, con la libertà di parola, radio di ogni genere, tv canali a profusione, Facebook, forum, social di ogni tipo... non si rendono conto che stanno spianando la strada a Renzi dipingendolo come un sovversivo "fascista"?
Io sono basito... la storia non gli ha proprio insegnato niente... gli avversari si combattano contrastandoli con le idee e diciamocelo francamente: dalla vecchia guardia latitano...
Non posso che concordare con questo articolo pubblicato sul Corriere della Sera:
"Ma ad aggravare l’impressione del boicottaggio c’è qualcosa di più. Ci sono le dichiarazioni dell’establishment della coalizione di sinistra (ma non del segretario Bersani: e di ciò gli va dato onestamente atto).
Mentre Renzi ha più volte assicurato che se sconfitto egli è pronto ad accettare il verdetto e ad appoggiare il vincitore, chiunque esso sia, invece i vari D’Alema, Bindi, Vendola, non hanno perso occasione per dipingere l’eventuale vittoria di Renzi come la calata dei barbari, una catastrofe politica, la fine del centrosinistra, e chi più ne ha più ne metta. Hanno cioè usato contro il candidato a loro sgradito l’arma che la sinistra italiana è da sempre irresistibilmente tentata di usare contro l’avversario: la delegittimazione. Ci manca poco che uno di questi giorni Renzi si veda affibbiato l’epiteto di «fascista».
Un tipo di reazione tanto più singolare (e inaccettabile) in quanto in molte passate occasioni— da Genova, a Napoli, a Palermo, a Milano nelle quali personalità o partiti a sinistra del Pd, infischiandosene di qualunque risultato delle «primarie», ne rovesciavano disinvoltamente il verdetto per presentare/imporre un proprio candidato —, sia D’Alema che la Bindi si sono ben guardati dall’adoperare espressioni paragonabili a quelle adoperate oggi contro Renzi. Il quale forse, peraltro, dalla rabbia partigiana dei «vecchi leoni» dell’oligarchia ha assai più da guadagnare che da perdere."
Corriere della Sera - Ernesto Galli della Loggia