Sono un pornodipendente sobrio. Pornodipendente vuol dire dipendente da
pornografia da internet. Questa è la mia esperienza.
L’offerta di pornografia su internet è praticamente infinita e comprende
tutta la gamma delle possibili forme (dalle immagini di tipo
televisione/famiglia a immagini di aberrazione completa). E' un'offerta a
costi bassissimi da quando è stato introdotto il collegamento ADSL flat ed è
accessibile a chiunque abbia il minimo di conoscenza cibernetica. E' senza
limitazione di orario.
Queste modalità di offerta hanno trasformato un consumo che poteva essere
controllabile, in un consumo assolutamente incontrollabile. Fino a diventare
una dipendenza.
La pornodipendenza modifica in modo negativo tutti gli aspetti della vita di
un individuo: capacità di applicazione ed attenzione al lavoro, applicazione
allo studio, rapporti sociali in genere, in particolare rapporti di amicizia
e di amore, capacità sessuale (impotenza).
Per quanto riguarda la dinamica sessuale del pornodipendente maschio, le
conseguenze derivanti dalla fruizione prolungata, con modalità
compulsivo/dipendente della pornografia sono:
- calo quasi assoluto del desiderio sessuale verso la propria partner, con
una forma di fastidio per
il suo corpo;
- semiimpotenza o impotenza totale all'atto con una donna reale;
- possibilità di erezione (anche solo masturbatoria) ed eiaculazione solo
attraverso la visione di materiale pornografico;
- dolore quasi lancinante al momento dell’eiaculazione;
- condizionamento a guardare le donne reali solo ed esclusivamente come
oggetti pornografici.
Per le donne le conseguenze sono queste:
- imbarazzo, difficoltà a lasciarsi andare e a raggiungere l'eccitazione
all'atto con un partner reale;
- possibilità di masturbazione solo attraverso la visione di materiale
pornografico, a volte basta
"ricordarsi" ciò che si è visto;
- dopo l'orgasmo, clitoride gonfio e a volte doloroso, con qualche
difficoltà nell'urinare;
- bruciori in quantità con rischio di infezioni.
Il pornodipendente è solo nella sua disperazione, nella sua vergogna, nella
sua mancanza di autostima. Si possono confessare tanti tipi di dipendenza
(alcool, fumo, gioco d'azzardo, eroina, bulimia, chat, giochi di ruolo,
eccesso di rapporti sessuali). Ma non si può confessare ad un estraneo di
trascorrere ore ed ore davanti al monitor a guardare foto e filmini
pornografici. E dopo ore che stai davanti a quel monitor maledetto, con il
tuo pene in tensione tra le mani, o il tuo clitoride martoriato, quando ti
senti esausto, quando senti che stai per impazzire, per poter riuscire a
fermarti l’unica soluzione è l’eiaculazione (per il maschio) ed un
pseudo-orgasmo (per le femmine). Ed hai il crollo verticale di quella
assurda tensione. E ti dici che assolutamente quella è l’ultima volta, che
ora hai capito, che da domani cambierà. E domani ricominci, esattamente
nello stesso modo.
Io ce la ho fatta ad uscirne, il cammino è lungo e difficile, periodi di
sobrietà esaltanti e ricadute devastanti, ma bisogna percorrerlo.
Nell’aprile 2003 Vincenza ha fondato il gruppo di auto aiuto on line
noallapornodipendenza. Ora siamo 2300 iscritti ed abbiamo ricevuto più di
12.000 lettere. Abbiamo anche un sito , dove potrai cominciare a capire.
Vieni a trovarci, potrebbe esserti utile. E poi ha scritto un libro “Io,
pornodipendente”, edito da Costa e Nolan, dove c’è la storia della mia
guarigione.
Per ora sono a vostra disposizione per ogni chiarimento e discussione.
Un anonimo pornodipendente