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  1. #1

    Di master, finanziamenti giovani e altro

    giorno.
    La mia ragazza dopo aver conseguito la laurea alcuni mesi fa, vorrebbe tanto frequentare un master della durata di un anno, che costicchia non pochino e chiaramente lei non ha fondi per pagare la retta. Io so che è una cosa davvero importante per lei e quindi, non potendola aiutare economicamente, stavo cercando di capire in che modo potesse ricevere finanziamenti o prestiti per Studiare.

    Ovviamente il primo posto in cui sono andato è questo:
    http://www.diamoglifuturo.it/fondo-studio

    ma i requisiti per effettuare la domanda sono un po' bizzarri (o forse io non ho capito);
    le si chiede di essere iscritta ad un corso di laurea triennale, ma lei non lo è più poiché l'ha terminato, o di essere già iscritta al master..ma ovviamente non può essersi iscritta se sa di non avere i soldi per pagarlo.

    C'è qualche altra interpretazione?
    Inoltre se avete consigli o soluzioni alternative per raggiungere lo stesso scopo, ve ne sarei davvero tanto grato.


    Ci vediamo su premium, saludos!
    http://codecanyon.net/category/all?ref=Manuelandro
    And I bet she told a million people that she'd stay in touch, Well all the little promises they dont mean much,When theres
    memories to be made

  2. #2
    Utente bannato
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    Ed eccomi su OT Premium: mi beccherò un sacco di ptialina, ma dissuadila.
    Denaro e soprattutto tempo perso.

  3. #3
    Originariamente inviato da franzauker2.0
    Denaro e soprattutto tempo perso.
    cosa, studiare?
    http://codecanyon.net/category/all?ref=Manuelandro
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  4. #4

    Re: Di master, finanziamenti giovani e altro

    Originariamente inviato da Manuelandro

    ma i requisiti per effettuare la domanda sono un po' bizzarri (o forse io non ho capito);
    le si chiede di essere iscritta ad un corso di laurea triennale, ma lei non lo è più poiché l'ha terminato, o di essere già iscritta al master..ma ovviamente non può essersi iscritta se sa di non avere i soldi per pagarlo.
    beh, non e' molto strano: non le sarebbe possibile iscriversi e subito dopo inoltrare domanda di contributo? nel senso: quali sarebbero i rischi?

  5. #5
    Utente di HTML.it
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    Originariamente inviato da Manuelandro
    cosa, studiare?
    Per lavorare in Italia occorre studiare?

    Tornando seri....

    credo che il finanziamento venga erogato DOPO che ti sei iscritto e non prima.
    Perchè è facilmente intuibile...
    Chiedo 100 finanziamenti per 100 master, incasso 100 volte le quote e mi compro casa a New York.... ( esagerazione ^ 100 ).

    Lo Stato, dato che non è un ente di beneficenza, vuole PRIMA che tu ti iscriva, che tu paghi e POI ti finanzia ( se sei tra i meritevoli....credo... )

    Non ti passano i libri di scuola media...figurati se ti finanziano un master ad occhi chiusi....
    Veloce,Affidabile,Economico : Scegline 2

    Se la tua ragazza non te la da, tu non prendertela

  6. #6
    Originariamente inviato da saucer
    Per lavorare in Italia occorre studiare?
    no, occorre studiare, perche' non sai mai cosa ti riservi la vita, percio' fin che e' possibile e' saggio scegliere di farlo

    capisco che l'italia non sia un posto facile di questi tempi, ma odio 'sto volerci sempre e solo sputar sopra, lo trovo irritante oltre misura: non vi piace? andatevene e non rompete le palle; ci rimanete? ok, allora imparate a vederci anche le cose buone e non rompete le palle

  7. #7
    Utente di HTML.it
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    Originariamente inviato da rebelia
    no, occorre studiare, perche' non sai mai cosa ti riservi la vita, percio' fin che e' possibile e' saggio scegliere di farlo

    capisco che l'italia non sia un posto facile di questi tempi, ma odio 'sto volerci sempre e solo sputar sopra, lo trovo irritante oltre misura: non vi piace? andatevene e non rompete le palle; ci rimanete? ok, allora imparate a vederci anche le cose buone e non rompete le palle
    In Italia non occorre studiare per lavorare.
    Anzi, è vero il contrario.

    Se vuoi lavorare, devi essere "disponibile" il prima possibile, far gavetta ( preferibilmente a 16 anni ) e man mano con l'esperienza diventare un professionista.

    Parliamo per un attimo di ciò che non impone l'uso della scrivania...

    Parliamo di idraulici, elettricisti, fabbri...
    mestieri che in Italia sono sempre piu' rari e sempre piu' pagati.
    Chi ha in mente di fare uno dei mestieri su citati ( e anche il commerciante... ), ha maggiori probabilità di lavorare se non perde tempo a "scaldare" il banco.

    Mi dirai :
    l'idraulico non necessita di grandi competenze ( e puo' esser vero ), ma già l'elettricista ne necessita e quindi "dovrebbe" studiare, solo che _in Italia_ se fa l'apprendista a 16 anni ha molta piu' probabilità a 25 di avere un buon parco clienti, un buon nome, una buona esperienza e insomma un'attività mediocre.


    Vogliamo parlare dei lavori da scrivania?

    Prendiamo i programmatori....
    Molte aziende cercano laureati con master, specializzazioni, skills... e poi scopri che sono aziende di recruiting che devono vendere i tuoi titoli ad altre aziende a 100 euro al giorno. Poi vai a leggerti la tua busta paga e ti ritrovi con 1200/1400 euro ( dipende se sei in trasferta e la zona d'Italia in cui vieni assunto ).
    Poi prendi uno smanettone senza diploma o con un diploma ad indirizzo linguistico e lo trovi a fare il programmatore in una mini azienda a 1200/1300 euro nette.

    Quindi a differenza di titoli, non c'e' differenza di stipendio.


    Per finire, il discorso :
    In Italia non serve studiare è dovuto al fatto che :
    - molti concorsi sono scritti / fatti per assumere persone già designate prima ancora del bando

    Puoi studiare quanto vuoi ed esser bravo quanto vuoi, ma se non sei simpatico al recruiter non ti assumono nemmeno se li implori.

    Continuare a studiare ad un'età superiore ai 25 anni rischia di compromettere ogni possibilità lavorativa. Meglio terminare gli studi in tempo ( e magari continuare a studiare nei tempi liberi ) e cercare un lavoro "leggermente remunerato" in giovane età, far gavetta e crescere pian piano cambiando anche azienda di volta in volta, e non fossilizzarsi sui libri e attendere di vincere il concorso ministeriale...


    Per lo sputarci addosso...
    Non piace a nessuno, pero' non puoi negare che la realtà in Italia è questa ed è causata all'80% da una politica che non prevede alcun sostegno al mondo del lavoro, nessun controllo su regolarità o meno dei lavori e alla tipica indole italiana di voler minimizzare i costi per ottenere il massimo rendimento nell'immediato ( sacrificando affidabilità, qualità e immagine ).
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  8. #8
    Originariamente inviato da saucer
    In Italia non occorre studiare per lavorare.
    Anzi, è vero il contrario.
    io credo che dobbiamo capirci sul concetto di "studiare": per me non e' obbligatorio far l'universita', ma la maturita' credo sia il minimo per potersi muovere un minimo in autonomia, per "stare al mondo", poi uno puo' scegliere di studiare qualcos'altro: un corso di specializzazione, una seconda lingua studiata bene (se sei operaio in linea e riesci a comunicare bene con i tecnici stranieri della ditta fornitrice, avrai piu' probabilita' di un altro di ambire alla posizione di responsabile di linea e poi di capo reparto), un patentino che hanno in pochi... anche questo per me e' "studiare", percio'...

    l'idraulico non necessita di grandi competenze
    ... dissento con questa frase e ovviamente questo vale per qualsiasi lavoro: se ti aggiorni puoi avere delle chances che chi non lo fa sara' difficile che abbia

    Per lo sputarci addosso...
    Non piace a nessuno, pero' non puoi negare che la realtà in Italia è questa ed è causata all'80% da una politica che non prevede alcun sostegno al mondo del lavoro, nessun controllo su regolarità o meno dei lavori e alla tipica indole italiana di voler minimizzare i costi per ottenere il massimo rendimento nell'immediato ( sacrificando affidabilità, qualità e immagine ).
    e' vero che ci sono cose che non funzionano e tante, ma vedo attorno a me anche cose che funzionerebbero molto meglio se ognuno si impegnasse un minimo; invece sento tanti lamentarsene e adagiarsi e questo lo trovo inaccettabile, per come sono fatta io: o mi do una mossa per cambiare e migliorare quel che posso, oppure non me ne lamento, punto

  9. #9
    Utente di HTML.it
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    Originariamente inviato da rebelia
    io credo che dobbiamo capirci sul concetto di "studiare": per me non e' obbligatorio far l'universita', ma la maturita' credo sia il minimo per potersi muovere un minimo in autonomia, per "stare al mondo", poi uno puo' scegliere di studiare qualcos'altro: un corso di specializzazione, una seconda lingua studiata bene (se sei operaio in linea e riesci a comunicare bene con i tecnici stranieri della ditta fornitrice, avrai piu' probabilita' di un altro di ambire alla posizione di responsabile di linea e poi di capo reparto), un patentino che hanno in pochi... anche questo per me e' "studiare", percio'...
    Lo studiare ( per essere acculturati e non fare errori grossolani di grammatica ), è utile per far interagire la persona con gli atri. Non è fondamentale nel lavoro in italia.

    Non sono laureato e non sai a quanti laureati ( magari con una forma mentis piu' ampia della mia ) mi han preferito. Sia in termini economici ( non pretendevo lo stipendio da dirigente ), sia in termini professionali ( loro uscivano dall'università ed io mi ero rotto le ossa per gli stessi anni sulle macchine ).
    Certo, se aspiri a ruoli dirigenziali o a piu' alti livelli, devi avere una laurea, ma ritorniamo a discorso che se ti servono soldi e ti interessa solo lavorare, molla i libri e va a studiare.
    Un concetto fondamentalmente sbagliato ( lo so ), pero' è anche sbagliato fare un percorso di studi ( università, master... ) per poi andare ad accettare di fare l'operatore di call center perchè in giro non c'è altro...



    Originariamente inviato da rebelia
    ... dissento con questa frase e ovviamente questo vale per qualsiasi lavoro: se ti aggiorni puoi avere delle chances che chi non lo fa sara' difficile che abbia
    Mah...dubito...nei lavori prettamente manuali, la teoria lascia il tempo che trova. Un idraulico, un imbianchino, un muratore, non han bisogno di aggiornamenti.

    Un programmatore invece, se si ferma 2 mesi e non si aggiorna è come se avesse perso 2 anni di lavoro.


    Originariamente inviato da rebelia
    e' vero che ci sono cose che non funzionano e tante, ma vedo attorno a me anche cose che funzionerebbero molto meglio se ognuno si impegnasse un minimo; invece sento tanti lamentarsene e adagiarsi e questo lo trovo inaccettabile, per come sono fatta io: o mi do una mossa per cambiare e migliorare quel che posso, oppure non me ne lamento, punto
    = italiano medio
    Purtroppo in politica siede una serie di "italiani medi" e non c'e' modo di avere soluzioni degne di nota nel versante "lavoro".

    ( sono sempre curioso di sapere entro che data è prevista la scoperta della cura del cancro da parte della figlia della Fornero... un cosi tal genio da esser ricercata in diverse università....)
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  10. #10
    Originariamente inviato da saucer
    Lo studiare ( per essere acculturati e non fare errori grossolani di grammatica ), è utile per far interagire la persona con gli atri. Non è fondamentale nel lavoro in italia.
    ho per lungo tempo associato lo studio al lavoro, poi a un certo punto ho cambiato idea: lo studio e' importante per il lavoro, ma lo e' ancora di piu' - o almeno dovrebbe esserlo - per formare delle persone pensanti

    non sempre funziona, su questo siamo d'accordo, ma mi piace pensare che dovrebbe essere cosi' in un mondo ideale

    Non sono laureato
    io non sono nemmeno diplomata, se e' per quello

    Mah...dubito...nei lavori prettamente manuali, la teoria lascia il tempo che trova. Un idraulico, un imbianchino, un muratore, non han bisogno di aggiornamenti.
    oh, certo che lo e'! ci sono nuovi strumenti, nuove tecniche, nuove esigenze burocratiche... meno di altre categorie e della nostra in particolare, sicuramente, ma non per questo ne sono totalmente esclusi; non so se sia una cosa prettamente veneta, oppure se si estenda a tutto il territorio nazionale, ma da noi e' diventato obbligatorio accumulare un certo numero di ore di aggiornamento annuale per molte categorie e per quelle che non lo e', tali aggiornamenti sono fortemente incentivati e io la trovo una grande iniziativa

    = italiano medio
    Purtroppo in politica siede una serie di "italiani medi"
    fortunatamente a breve avremo le elezioni e alcuni partiti hanno persino optato per far scegliere a noi i candidati: puo' essere una buona occasione per dare una rinfrescata alle facce, no?

    ( sono sempre curioso di sapere entro che data è prevista la scoperta della cura del cancro da parte della figlia della Fornero... un cosi tal genio da esser ricercata in diverse università....)
    la figlia della fornero? secondo me ti confondi, perche' se non ricordo male e' stato berlusconi a dire che entro breve tempo, avrebbe (...) sconfitto il cancro

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