Originariamente inviato da Mauz®
In realtà la faccenda è un tantino più complessa ed è l'intera società a contribuire a formare la personalità di una persona. L'abilità nelle varie cose viene POI di conseguenza... Il tutto condizionato dal talento personale, dagli istinti (quello che ci rimane della nostra componente animale e primitiva) e passioni personali che servono a distinguerci un po' tutti.
Se ci pensate, in passato il modello era quello in cui l'uomo portava il pane e la donna si occupava della casa. Modello ormai venuto meno, ma non ancora del tutto (anche se ci siamo vicini, perlomeno nella società occidentale).
I film sono ruotati per decenni sul concetto di uomo di successo (o comunque con il lavoro più importante ai fini degli introiti del nucleo familiare) e la donna di casa o al limite con un "lavoretto" tipo agente immobiliare, venditrice Avon, parrucchiera, cameriera, barista ecc.
I giochi vanno anch'essi in quella direzione. E gli stessi modelli a cui siamo esposti nella vita reale l'hanno sempre fatto. Perchè i nostri nonni e nonne arrivavano da una società in cui la distinzione dei ruoli era fortemente radicata per necessità poichè i lavori erano tendenzialmente pesanti e serviva un fisico forte e perchè in casa non c'erano gli elettrodomestici e i prodotti pronti e quindi serviva qualcuno che se ne occupasse a tempo pieno (quindi UNO SOLO, quello più forte fisicamente, poteva lavorare e UNO SOLO, la moglie, poteva occuparsi esclusivamente della casa e dei figli). I nostri genitori sono cresciuti avendo davanti quei modelli e
in parte se ne sono appropriati, noi siamo cresciuti col modello dei nostri genitori e
in parte ce ne siamo appropriati a nostra volta e via dicendo.
Ogni generazione, di pari passo con l'evoluzione tecnologica e sociale, ha appreso questo modello e l'ha sempre più "annacquato" e ormai siamo vicini al punto in cui entrambi i sessi saranno perfettamente alla pari. D'altra parte l'esigenza di dividersi i ruoli con precisione come ai tempi dei nostri nonni ormai è venuta meno o quasi. A parte (ad esempio) l'occuparsi dei figli, che rimane e sempre rimarrà prerogativa più femminile che maschile per le ovvie differenze istintuali e di legame genitore-figlio soprattutto durante l'infanzia (ma anche qui il divario non sarà più estremo come una volta, anche se comunque un po' rimarrà sempre).
Pian piano la differenza tra giochi maschili e giochi femminili si ridurrà e anche nei film e nella cultura popolare in genere questi modelli verranno meno (già ora non è raro vedere film o telefilm con donne di successo, il prossimo passo sarà proporre dei modelli in cui queste donne non siano solo ed esclusivamente "single mangiauomini", ma anche capifamiglia in cui è l'uomo a fare la parte del "debole" e occuparsi della casa, di fatto invertendo i ruoli tradizionali).
In sostanza stiamo assistendo a un'evoluzione sociale ancora in corso. E questa è anche la risposta al perchè i grandi cuochi siano quasi tutti uomini. IMHO è perchè ancora la donna che ha la passione per la cucina spesso e volentieri si limita a farlo in casa, mentre l'uomo che ha la passione tende maggiormente a farne una professione. E' solo una questione di "senso degli affari", che a sua volta deriva dal condizionamento sociale (l'uomo, fin dalla nascita, è praticamente "condannato" a divenire quello che porta il pane in casa, la donna NO, anche se la necessità economica e il dilagare del valore dell'autoaffermazione stanno progressivamente portando anch'essa verso questa "condanna") e da quello che un tempo fu il tratto istintuale maschile del "procacciare cibo". Col passare del tempo e con l'aumentare della pressione sociale verso la parità dei sessi anche questa differenza istintuale probabilmente sparirà gradualmente, ma sarà lenta a farlo.
E' un po' come chiedersi come mai gli stilisti siano quasi tutti GAY... Perchè quello del gusto estetico è un tratto istintuale prettamente femminile. E probabilmente la parte istintuale maschile (assieme al condizionamento della società che ancora impone all'uomo di svolgere una professione nell'età adulta; l'uomo casalingo è ancora visto come una cosa strana) ci mette del suo spingendo l'individuo a fare della sua passione una PROFESSIONE, invece di tenerla tra le mura di casa.
E' un'interpretazione personale basata in parte su quanto ho studiato.
E' ovvio che a trattare a fondo l'argomento un post non basti... Ci vorrebbero libri e libri e ancora libri per trattare tutto l'argomento. Quindi tenete conto che per necessità di sintesi ho estremizzato un po' e compresso una marea di argomenti a discapito della chiarezza. Ma non intendevo fare discorsi politicamente scorretti. Sia chiaro, non fraintendiate!