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  1. #1

    Luoghi comuni su donne e uomini.

    Nella noia più totale ho elaborato una teoria su un paio di luoghi comuni su Uomini e Donne. Proprio perchè è una teoria imparziale ne ho elaborata una a (s)favore degli uomini ed una a (s)favore delle donne. I luoghi comuni, i primi due che mi sono venuti in mente, sono il fatto che agli uomini dicono che sono negati con le faccende di casa (cucinare, fare pulizie, stirare) e le donne sono negate con robe tipo guidare, fare aggiusti in casa e simili.

    Non me ne vogliate è solo una teoria. La teoria nasce dal fatto che per essere pratici in qualcosa per forza di cose bisogna esercitarsi e nessuno nasce bravo in tutto e non voglio soffermarmi sul chi è più portato per cosa, limitiamoci solo alla pura pratica.

    Ora prendete un maschio, fin da quando è un bambino viene cresciuto a macchine telecomandate, macchinine, macchine elettriche, corrono sempre dietro ai genitori per i lavoretti e alla fine diventa quasi un dovere aiutare il padre in queste cose.

    Idem per le donne, vengono cresciute a bambole, a cucine finte, finti ferri da stiro eccetera, e alla fine gli viene inculcato che è un loro dovere aiutare la madre in queste faccende.

    Ora in entrambi i casi ce la donna più o meno brava, e l'uomo più o meno bravo, però anche contro la loro voglia la loro infanzia è stata praticamente un giocare a fare i grandi quindi nei loro corrispettivi ruoli hanno sicuramente più pratica.

    Voi addurrete che ci sono anche uomini bravi a cucinare e pulitissimi e donne campionesse di rally e simili, questo perchè ovviamente oltre ai doveri "inculcati" ci sono anche le proprie passioni personali, che alla fine anch'esse portano a fare pratica.

    Quindi tornando ai luoghi comuni secondo me è pura matematica, perchè con una società che inculca questi valori ce più probabilità di trovare una donna che sa cucinare (non dico grande cuoca, ma almeno nei limiti del decente) piuttosto che un uomo.

    Voi che ne pensate? è solo uno svarione che mi è venuto essendo bloccato in casa con tutto chiuso fuori
    "Estremamente originale e fantasioso" By darkiko;
    "allora sfiga crepuscolare mi sa che e' meglio di atmosfera serale" By NyXo;
    "per favore, già è difficile con lui" By fcaldera;
    "se lo apri te e invece di "amore" ci metti "lavoro", l'effetto è lo stesso" By fred84

  2. #2
    Moderatore di PHP L'avatar di Alhazred
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    Per quanto riguarda gli uomini e la cucina, c'è da dire che se fai una lista dei migliori chef al mondo, un buon 80%, se non di più, sono uomini.
    Quindi se la tua teoria fosse giusta ce ne potrebbero essere tanti, ma non una maggioranza così schiacciante.

    Al contrario se pensi ai motori, quante donne pilota che hanno avuto successo ti vengono in mente? Non dico che abbiano vinto un mondiale, ma che abbiano almeno gareggiato ad alti livelli con risultati decenti.

  3. #3
    Originariamente inviato da Alhazred
    Per quanto riguarda gli uomini e la cucina, c'è da dire che se fai una lista dei migliori chef al mondo, un buon 80%, se non di più, sono uomini.
    Quindi se la tua teoria fosse giusta ce ne potrebbero essere tanti, ma non una maggioranza così schiacciante.

    Al contrario se pensi ai motori, quante donne pilota che hanno avuto successo ti vengono in mente? Non dico che abbiano vinto un mondiale, ma che abbiano almeno gareggiato ad alti livelli con risultati decenti.
    Quello che stai dicendo tu è una cosa diversa, perchè appunto un conto è farlo "perchè devi", un conto e poi arrivarlo a fare di professione con una certa bravura da diventare famoso. Infatti io mi riferivo ad una conoscenza "di base", sia del cucinare che del guidare, che appunto ti viene inculcato come dovere. L'andare oltre e diventare grande chef o diventare un famoso pilota sono cose che vanno ben oltre il semplice senso del dovere ma ci vuole passione.
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  4. #4
    In realtà la faccenda è un tantino più complessa ed è l'intera società a contribuire a formare la personalità di una persona. L'abilità nelle varie cose viene POI di conseguenza... Il tutto condizionato dal talento personale, dagli istinti (quello che ci rimane della nostra componente animale e primitiva) e passioni personali che servono a distinguerci un po' tutti.

    Se ci pensate, in passato il modello era quello in cui l'uomo portava il pane e la donna si occupava della casa. Modello ormai venuto meno, ma non ancora del tutto (anche se ci siamo vicini, perlomeno nella società occidentale).

    I film sono ruotati per decenni sul concetto di uomo di successo (o comunque con il lavoro più importante ai fini degli introiti del nucleo familiare) e la donna di casa o al limite con un "lavoretto" tipo agente immobiliare, venditrice Avon, parrucchiera, cameriera, barista ecc.

    I giochi vanno anch'essi in quella direzione. E gli stessi modelli a cui siamo esposti nella vita reale l'hanno sempre fatto. Perchè i nostri nonni e nonne arrivavano da una società in cui la distinzione dei ruoli era fortemente radicata per necessità poichè i lavori erano tendenzialmente pesanti e serviva un fisico forte e perchè in casa non c'erano gli elettrodomestici e i prodotti pronti e quindi serviva qualcuno che se ne occupasse a tempo pieno (quindi UNO SOLO, quello più forte fisicamente, poteva lavorare e UNO SOLO, la moglie, poteva occuparsi esclusivamente della casa e dei figli). I nostri genitori sono cresciuti avendo davanti quei modelli e in parte se ne sono appropriati, noi siamo cresciuti col modello dei nostri genitori e in parte ce ne siamo appropriati a nostra volta e via dicendo.


    Ogni generazione, di pari passo con l'evoluzione tecnologica e sociale, ha appreso questo modello e l'ha sempre più "annacquato" e ormai siamo vicini al punto in cui entrambi i sessi saranno perfettamente alla pari. D'altra parte l'esigenza di dividersi i ruoli con precisione come ai tempi dei nostri nonni ormai è venuta meno o quasi. A parte (ad esempio) l'occuparsi dei figli, che rimane e sempre rimarrà prerogativa più femminile che maschile per le ovvie differenze istintuali e di legame genitore-figlio soprattutto durante l'infanzia (ma anche qui il divario non sarà più estremo come una volta, anche se comunque un po' rimarrà sempre).

    Pian piano la differenza tra giochi maschili e giochi femminili si ridurrà e anche nei film e nella cultura popolare in genere questi modelli verranno meno (già ora non è raro vedere film o telefilm con donne di successo, il prossimo passo sarà proporre dei modelli in cui queste donne non siano solo ed esclusivamente "single mangiauomini", ma anche capifamiglia in cui è l'uomo a fare la parte del "debole" e occuparsi della casa, di fatto invertendo i ruoli tradizionali).


    In sostanza stiamo assistendo a un'evoluzione sociale ancora in corso. E questa è anche la risposta al perchè i grandi cuochi siano quasi tutti uomini. IMHO è perchè ancora la donna che ha la passione per la cucina spesso e volentieri si limita a farlo in casa, mentre l'uomo che ha la passione tende maggiormente a farne una professione. E' solo una questione di "senso degli affari", che a sua volta deriva dal condizionamento sociale (l'uomo, fin dalla nascita, è praticamente "condannato" a divenire quello che porta il pane in casa, la donna NO, anche se la necessità economica e il dilagare del valore dell'autoaffermazione stanno progressivamente portando anch'essa verso questa "condanna") e da quello che un tempo fu il tratto istintuale maschile del "procacciare cibo". Col passare del tempo e con l'aumentare della pressione sociale verso la parità dei sessi anche questa differenza istintuale probabilmente sparirà gradualmente, ma sarà lenta a farlo.

    E' un po' come chiedersi come mai gli stilisti siano quasi tutti GAY... Perchè quello del gusto estetico è un tratto istintuale prettamente femminile. E probabilmente la parte istintuale maschile (assieme al condizionamento della società che ancora impone all'uomo di svolgere una professione nell'età adulta; l'uomo casalingo è ancora visto come una cosa strana) ci mette del suo spingendo l'individuo a fare della sua passione una PROFESSIONE, invece di tenerla tra le mura di casa.



    E' un'interpretazione personale basata in parte su quanto ho studiato.
    E' ovvio che a trattare a fondo l'argomento un post non basti... Ci vorrebbero libri e libri e ancora libri per trattare tutto l'argomento. Quindi tenete conto che per necessità di sintesi ho estremizzato un po' e compresso una marea di argomenti a discapito della chiarezza. Ma non intendevo fare discorsi politicamente scorretti. Sia chiaro, non fraintendiate!

  5. #5
    Originariamente inviato da Mauz®
    In realtà la faccenda è un tantino più complessa ed è l'intera società a contribuire a formare la personalità di una persona. L'abilità nelle varie cose viene POI di conseguenza... Il tutto condizionato dal talento personale, dagli istinti (quello che ci rimane della nostra componente animale e primitiva) e passioni personali che servono a distinguerci un po' tutti.

    Se ci pensate, in passato il modello era quello in cui l'uomo portava il pane e la donna si occupava della casa. Modello ormai venuto meno, ma non ancora del tutto (anche se ci siamo vicini, perlomeno nella società occidentale).

    I film sono ruotati per decenni sul concetto di uomo di successo (o comunque con il lavoro più importante ai fini degli introiti del nucleo familiare) e la donna di casa o al limite con un "lavoretto" tipo agente immobiliare, venditrice Avon, parrucchiera, cameriera, barista ecc.

    I giochi vanno anch'essi in quella direzione. E gli stessi modelli a cui siamo esposti nella vita reale l'hanno sempre fatto. Perchè i nostri nonni e nonne arrivavano da una società in cui la distinzione dei ruoli era fortemente radicata per necessità poichè i lavori erano tendenzialmente pesanti e serviva un fisico forte e perchè in casa non c'erano gli elettrodomestici e i prodotti pronti e quindi serviva qualcuno che se ne occupasse a tempo pieno (quindi UNO SOLO, quello più forte fisicamente, poteva lavorare e UNO SOLO, la moglie, poteva occuparsi esclusivamente della casa e dei figli). I nostri genitori sono cresciuti avendo davanti quei modelli e in parte se ne sono appropriati, noi siamo cresciuti col modello dei nostri genitori e in parte ce ne siamo appropriati a nostra volta e via dicendo.


    Ogni generazione, di pari passo con l'evoluzione tecnologica e sociale, ha appreso questo modello e l'ha sempre più "annacquato" e ormai siamo vicini al punto in cui entrambi i sessi saranno perfettamente alla pari. D'altra parte l'esigenza di dividersi i ruoli con precisione come ai tempi dei nostri nonni ormai è venuta meno o quasi. A parte (ad esempio) l'occuparsi dei figli, che rimane e sempre rimarrà prerogativa più femminile che maschile per le ovvie differenze istintuali e di legame genitore-figlio soprattutto durante l'infanzia (ma anche qui il divario non sarà più estremo come una volta, anche se comunque un po' rimarrà sempre).

    Pian piano la differenza tra giochi maschili e giochi femminili si ridurrà e anche nei film e nella cultura popolare in genere questi modelli verranno meno (già ora non è raro vedere film o telefilm con donne di successo, il prossimo passo sarà proporre dei modelli in cui queste donne non siano solo ed esclusivamente "single mangiauomini", ma anche capifamiglia in cui è l'uomo a fare la parte del "debole" e occuparsi della casa, di fatto invertendo i ruoli tradizionali).


    In sostanza stiamo assistendo a un'evoluzione sociale ancora in corso. E questa è anche la risposta al perchè i grandi cuochi siano quasi tutti uomini. IMHO è perchè ancora la donna che ha la passione per la cucina spesso e volentieri si limita a farlo in casa, mentre l'uomo che ha la passione tende maggiormente a farne una professione. E' solo una questione di "senso degli affari", che a sua volta deriva dal condizionamento sociale (l'uomo, fin dalla nascita, è praticamente "condannato" a divenire quello che porta il pane in casa, la donna NO, anche se la necessità economica e il dilagare del valore dell'autoaffermazione stanno progressivamente portando anch'essa verso questa "condanna") e da quello che un tempo fu il tratto istintuale maschile del "procacciare cibo". Col passare del tempo e con l'aumentare della pressione sociale verso la parità dei sessi anche questa differenza istintuale probabilmente sparirà gradualmente, ma sarà lenta a farlo.

    E' un po' come chiedersi come mai gli stilisti siano quasi tutti GAY... Perchè quello del gusto estetico è un tratto istintuale prettamente femminile. E probabilmente la parte istintuale maschile (assieme al condizionamento della società che ancora impone all'uomo di svolgere una professione nell'età adulta; l'uomo casalingo è ancora visto come una cosa strana) ci mette del suo spingendo l'individuo a fare della sua passione una PROFESSIONE, invece di tenerla tra le mura di casa.



    E' un'interpretazione personale basata in parte su quanto ho studiato.
    E' ovvio che a trattare a fondo l'argomento un post non basti... Ci vorrebbero libri e libri e ancora libri per trattare tutto l'argomento. Quindi tenete conto che per necessità di sintesi ho estremizzato un po' e compresso una marea di argomenti a discapito della chiarezza. Ma non intendevo fare discorsi politicamente scorretti. Sia chiaro, non fraintendiate!
    Alla fine hai confermato quello che ho detto io, articolandolo meglio il discorso, ovvero che è l'imposizione della società a far specializzare più i maschi in un campo e le femmine in un altro campo e questo favorisce i luoghi comuni.
    La questione dello spirito di fare affari più radicato negli uomini l'ho pensata anch'io ma non l'ho scritta per evitare di essere linciato
    Anche la questione del portare il pane a casa è una questione in cui concordo al 100%, ovvero che nell'uomo viene impressa come istinto di sopravvivenza, cosa che viene martellata di meno dai genitori alle donne. E non dico che le donne non lavorano, perchè ormai senza due lavori non si tira avanti, ma dico solo che la società mette più in croce un uomo che non lavora piuttosto che una donna che non lavora. E mi è parso di vederlo spesso e volentieri con colleghe e conoscenti studentesse, dove spesso noi maschietti eravamo li a farci i conti in tasca sullo scegliere la strada universitaria che portava più possibilità lavorative mentre loro spesso e volentieri si potevano permettere il lusso di scegliere incentrandosi quasi totalmente su ciò che le appassiona.

    Non linciatemi per quello che sto per dire ma secondo me non è un caso se nelle facoltà letterarie le donne sono in una maggioranza schiacciante (e non dico per sentito dire, ho avuto modo di passare da quelle parti ed erano stracolme di donne con pochissimi maschi!), ovvero dove gli uomini evitano una facoltà che per quanto possa essere bella o piacere in Italia ha pochi sbocchi lavorativi, le donne possono permettersi il lusso di sceglierla comunque e poi nel futuro vedere cosa ne esce fuori.

    Ho un conoscente la cui ragazza dopo una triennale in lettere (non so bene quale specializzazione, credo qualcosa riguardante il teatro) e la magistrale (arrivata ormai a 30 anni), accorgendosi che non si trovava lavoro ha ben pensato di iscriversi e prendersi un'altra laurea aggiuntiva all'accademia delle belle arti
    Un uomo sarebbe stato mandato beatamente a cagare dai genitori, altro che belle arti, e sarebbe finito a vendere panini al mc donalds in attesa di qualcosa di pertinente alla sua laurea.
    "Estremamente originale e fantasioso" By darkiko;
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    "per favore, già è difficile con lui" By fcaldera;
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  6. #6
    Il fatto che io abbia in parte sdoganato un tabù non significa poterci sparare a zero... Occhio!

    Quello che volevo dire è che il comportamento umano è dovuto in grandissima parte dal condizionamento sociale e in piccola parte da quello che rimane degli istinti primordiali.
    E il condizionamento sociale non è che è nato così per caso, ma si basa (tendenzialmente) su delle ragioni storiche tramandate nei secoli/millenni (e mutate lentamente nel tempo) fino ad arrivare ai tempi primitivi in cui uomo e donna erano praticamente solo istinto.

    Diciamo che poi nel corso del tempo la proporzione si è sempre più spostata verso il condizionamento sociale, ma una base di istinto è rimasta. E col tempo la proporzione sarà sempre più in favore del condizionamento sociale.
    Condizionamento che è molto più mutevole dell'istinto puro e che risente anche dei tempi che cambiano, per cui una donna emancipata che a inizio '900 sarebbe stata una "donnaccia" al giorno d'oggi è "una con le palle".

    Lo stesso accadrà con l'uomo, a mio parere. Un uomo che a inizio 900 faceva il casalingo penso che non esistesse nemmeno. E se fosse esistito sarebbe stato visto come un fenomeno stranissimo e probabilmente anche un cattivo esempio, da allontanare. Al giorno d'oggi fa ancora strano vederne uno, ma già meno che un secolo fa. Avanti di questo passo l'uomo casalingo passerà perfettamente inosservato così come una donna casalinga.

    Tutto è frutto di un mix di variabili correlate tra loro che agiscono in simultanea e fanno progredire la società. L'unica cosa che non progredisce o che lo fa con ESTREMA LENTEZZA è quella parte di noi ancora legata alla natura: l'istinto. Ma tutto quello che ci si è costruito sopra muta che è una bellezza.




    L'unico aspetto che non cambierà mai (nella sostanza, perlomeno) è ciò che riguarda la maternità e il differente legame madre-figlio rispetto a quello padre-figlio. E penso che i motivi siano OVVII!

  7. #7
    veramente la questione "giuda" ha fondamenti e dimostrazioni scientifiche... si tratta di una diversa interpretazione tra il cervello femminile e quello maschile dello spazio in 3 dimensioni.

    per quanto negli ultimi 50 anni si stia correndo verso una uguaglianza (legale) tra uomo e donna, ci saranno sempre differenze sostanziali dovuti all'evoluzione di migliaia di anni.

    l'abilita' nel "percepire" lo spazio e' dovuta proprio agli albori della civilta', quando l'uomo cacciava... e questo necessariamente ha prodotto differenze anche a livello di conformazione ed uso di determinate aree del cervello.

    pilotesse famose ce ne sono, mi vengono in mente la sabine (la regina del ring), oppure quella ragazza americana nella nascar... pero' spesso e volentieri sono piu' questioni di immagine e pubblicita' che non effettiva capacita'.
    http://larsen.altervista.org/
    Larsen O: 19/06/2001-21/04/2011 (la Rebelia bannara e' stata qui)

  8. #8
    Il che si riconduce al mio assunto iniziale: istinto e condizionamento sociale, con un istinto molto lento a cambiare, ma che nel corso del tempo (taaaaaanto tempo) lo farà. Per il resto l'enorme mole di condizionamento sociale che abbiamo costruito su degli istinti ormai ridotti all'osso farà tendere la società verso l'uguaglianza. Poi è ovvio che non saremo tutti fatti con lo stampino, ma ognuno avrà un certo modo sviluppare il proprio comportamento!

  9. #9
    sono abbastanza ubriaco, ma non importa.
    if u think u'r too small to make a difference, try sleeping with a mosquito!!

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