la cosa che sorprende all’interno del paper è che il modello di austerity è sbagliato perché parte da una previsione il cui moltiplicatore è semplicemente errato.
Il modello di austerity calcolava che dopo la politica “lacrime e sangue” si sia prodotta una contrazione nei consumi, nell’occupazione e negli investimenti che però nella realtà risulta tre volte più grande della teoria, quindi, secondo il modello se voi avete un impresa e decidete di tagliare i fondi della pubblicità per risparmiare, calcolando una futura perdita di 10 clienti, alla fine del mese ne avete persi 30, perdendo non solo i soldi risparmiati della pubblicità, ma anche qualcosina in più, un errore macroscopico in economia, difficilmente aggiustabile. All’interno del report si legge: “Nel complesso, troviamo che, per il campione di riferimento, le previsioni abbiano significativamente sottovalutato l’aumento della disoccupazione e il calo della domanda interna associata con il consolidamento fiscale.”
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Un esempio evidente della fallacità del modello di austerity è quello spagnolo. La Spagna ha chiuso il 2011 con un deficit di bilancio pari al 9,4% rispetto all’8,8% che ci si aspettava; di fronte a questi risultati Bruxelles ha imposto al governo di Rajoy una riduzione fino al 6,3%, il governo ha obbedito dando il via ad una serie di tagli che ha riversato la popolazione per le strade con una serie di scioperi generali e manifestazioni. Secondo i due economisti il risultato finale è che il deficit spagnolo del 2012 è del 10%.