no, non e' un modo di dire, ma quel che e' successo in america, dove un tizio e' stato condannato per aver ipotizzato di sequestrare e mangiare/uccidere (si, in quest'ordine) delle donne:
da qui: http://www.ilpost.it/2013/03/14/la-s...ale-americano/Gilberto Valle, 28 anni ed ex agente della polizia di New York, è stato giudicato colpevole da una corte federale di Manhattan per avere progettato di sequestrare, violentare, torturare, cucinare e poi mangiare alcune donne, inclusa sua moglie.
La notizia della sentenza è stata ripresa da molti siti di news americani, sia per la crudeltà della cospirazione, sia perché potrebbe creare un importante precedente nella giurisprudenza americana: è stata giudicata l’”intenzione” di compiere un reato (senza però provarci nemmeno), e non l’atto di averlo effettivamente compiuto.
di primo acchito mi verrebbe da dire che hanno fatto bene, ma ripensandoci piu' freddamente, non ne sono cosi' sicura: qui si tratta di decidere se condannare un uomo che non ha fatto nulla di illegale e potrebbe continuare a non farlo, oppure rischiare che "faccia qualcosa" (quindi uccida una vittima) e procedere dopo
e' una strada parecchio scivolosa e onestamente non me la sento di prendere ne' una posizione, ne' l'altra
voi come la vedete?
a parte questo, trovo incredibile si possa anche solo lontanamente pensare una roba del genere