Originariamente inviato da Nkosi
Domandina semplice semplice.
Perché uno che da vivo era considerato in un certo modo, da morto dovrebbe meritare rispetto e silenzio?
Davvero, me lo chiedevo leggendo un flame in un altro thread.
Cioè mi spiego, Hitler non è umanimemente considerato uno stinco di santo, eppure è morto. Quello che si è sparato ieri, invece, secondo alcuni meriterebbe rispetto. (Con le dovute differenze di spessore morale ed etico naturalmente).
Cioè cosa fa scattare il rispetto per i morti. Il tempo? Mi spiego. Hitler è morto da tanto allora era un fesso. Venner è ancora caldo, quindi, merita teste chine e rispettose?
E poi, perché non succede mai il contrario? Cioè uno che da vivo si comporta come un stronzo diventa all'improvviso degno di attenzioni umane. Mai uno che da vivo si comporta bene e che da morto si trasformi in oggetto di dileggio.
Davvero la morte ha questo potere? Trasformare anche gli imbecilli in persone normali, in quello che sembra una specie di senso unico della morale che vuole rispetto per i morti?
Per me l'equazione è più semplice. Sei stronzo? Sei Morto? Sei uno stronzo morto. Punto fine della storia