Molti pensano che attualmente l'Italia sia governata da una coalizione di larghe intese PD-PDL. Il che è tecnicamente corretto, se ci limitiamo ad osservare l'arco parlamentare sulla base delle spille col simbolo di partito indossate dai vari ministri, senatori, deputati...
Ma esiste un livello più profondo di osservazione, che non si limita a osservare il simbolo della spilla indossata. E che forse ci aiuta a capire il perchè e certe logiche alla base del Governo di larghe intese che ci ritroviamo. Parlo quindi non del partito a cui appartiene il tal parlamentare o il tal ministro, ma della fondazione in cui è iscritto o risulta persino fondatore o co-fondatore.
Le fondazioni, sono associazioni che raccolgono soldi, tanti soldi, da soggetti privati e imprese che "sponsorizzano" la linea di pensiero della fondazione stessa.
Quasi ogni politico di spicco, che ambisce ad una carica istituzionale di rilievo, ha creato una fondazione che raccoglie montagne di soldi per foraggiarne la propria attività politica.
Senza quei soldi, il tal politico non avrebbe la possibilità di acquistare tutti quegli spazi pubblicitari, di organizzare tanti eventi costosi che gli rendano visibilità, di essere assistito da tanti altri nelle loro attività di comunicazione. In altre parole, senza i soldi della loro fondazione, non potrebbero probabilmente nè essere, nè ambire ad essere il politico di spicco che sono riusciti o vorrebbero diventare.
Il nostro attuale presidente del consiglio Enrico Letta, per esempio, è fondatore della fondazione VeDrò.
(www.vedro.it), che raccoglie sponsorizzazioni economiche da parte di Eni, Sky, Autostrade, Telecom, Vodafone, Lottomatica, Sisal, e molte altre...
Nella maggior parte dei casi i bilanci di queste fondazioni non sono pubblici (quello di Vedrò non lo è, per esempio). Quindi non è dato sapere esattamente tutti quelli (e quanto) finanzino, per esempio. I nomi sono grossi, però, quindi dubito che si parli di quattro spiccioli di sponsorizzazione.
Gli iscritti a tale fondazione, come specificato sul loro sito, si fanno chiamare Vedroidi.
Un Vedroide è un iscritto alla fondazione e credo ne condivida gli scopi, le idee, la visione politica e che contribuisca a sua volta ad apportare il proprio contributo.
Curioso constatare come queste dinamiche si svolgano in un disinteresse generale dei media. Eppure di soldi e di interessi se ne muovono indubbiamente parecchi. E penso che gli elettori sarebbero anche interessati a saperne di più.
Per esempio, è interessante sapere che Angelino Alfano è anch'egli un vedroide, come Enrico Letta (che è persino il fondatore), e sono vedroidi altri ministri, sottosegretari e parlamentari di questo governo e di questa legislatura (se ne contano fino a 6, di ministri Vedroidi e il presidente del consiglio, il suo vice e il ministro degli interni lo sono). Ma anche altre personalità sono vedroidi, per esempio Matteo Renzi che si propone come alternativa a Letta è anch'egli iscritto (e ha creato pure lui una sua fondazione).
A quanto sembra, sotto lo strato dei nomi di partito che agglomerano determinati centri di potere e di interesse (vedasi Monte dei Paschi di Siena per il PD, per esempio) si muove un substrato trasversale alle comuni contrapposizioni fra partiti. Che forse a volte più essere anche più influente, viste le dimensioni e gli interessi degli sponsor che ne foraggiano l'attività.
Anche Josefa Idem era (e a quanto pare è tutt'ora) una Vedroide. Chissà se c'entra qualcosa con la sua nomina al ministero, poi decaduta per i fatti relativi all'ICI/IMU.
Altri politici Vedroidi sono Maurizio Lupi, Debora Serracchiani, Flavio Tosi (Lega Nord), Renata Polverini, Mara Carfagna, Laura Ravetto... E molti altri che si possono trovare elencati direttamente sul loro sito.
Non so voi, ma io preferivo i tempi quando i politici erano suddivisi in partiti, e quando un esponente del partito Giallo era distinto e privo di contiguità dal politico del partito Blu.
Domanda agli elettori PD/PDL: ma a voi piace questa cosa? Vi sembra chiara e trasparente, politicamente parlando? La trovate utile e pensata per il bene dei cittadini comuni? Pensate che renda la politica più seria e affidabile?
Io alla luce di tutto questo, ripeto che i partiti assomigliano sempre più a vere e proprie holding finanziarie, troppo lontane dagli interessi dei cittadini, e che sarebbe ora di avere una sana e ben fatta legge contro il conflitto di interessi.
E sono sempre più convinto che i vedroidi, o altri politici appartenenti ad altre fondazioni o associazioni del genere non siano le persone più indicate per scriverne una come si deve.