... a me ste cose mi appassionano da morire In pratica, un paio d'anni fa (mi pare) Odifreddi scrisse un libro in risposta a quello di Ratzinger, citandone alcuni passaggi e, da ateo qual è, dando un punto di vista matematico e logico a ciò che l'allora Papa affermava.
Questo un estratto
http://ricerca.repubblica.it/repubbl...cienziato.html
Scritto il libro, ne fece recapitare una copia al Papa, che promise di leggerlo. Con ritardo di un paio d'anni, inaspettatamente la risposta è arrivata, su 11 fogli, direttamente al matematico.
Lo stile è cordiale ma deciso, così come lo era quello di Odifreddi. Un autentico "dialogo fra menti straordinarie" (parafrasando il titolo di un suo libro bellissimo).
Questo un estratto
http://www.repubblica.it/cultura/201...2/?ref=HRER3-1
Posso immaginare lo stupore di Odifreddi: non è certo una cosa che capita a tutti di farsi rispondere in tal modo da un (ex, ormai) Papa.
Questa, infatti, la sua reazione.
http://odifreddi.blogautore.repubbli...e/?ref=HRER3-1
Ovviamente seguirà un altro libro ed il dialogo andrà avanti, senza esclusioni di colpi (sempre con garbo e risolutezza, una sorta di "Cortile dei Gentili" per corrispondenza) ma... francamente non vedo l'ora di capire se e quali saranno i punti d'incontro fra i due.
Mi è piaciuto molto (e condivido, da ateo quale sono) questo passaggio di Ratzinger:
Non so se entrambe hanno bisogno l'una dell'altra, ma credo che sicuramente una non debba mai essere imposta sull'altra.Una funzione importante della teologia è quella di mantenere la religione legata alla ragione e la ragione alla religione. Ambedue le funzioni sono di essenziale importanza per l'umanità. Nel mio dialogo con Habermas ho mostrato che esistono patologie della religione e - non meno pericolose - patologie della ragione. Entrambe hanno bisogno l'una dell'altra, e tenerle continuamente connesse è un importante compito della teologia.