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  1. #1

    Proposta!: Lista di siti di successo!?!

    Chi puo' dire cosa fa veramente il successo di un sito?
    (ho gia' postato altrove per capire i motivi soggettivi, ora nn mi interessa..)

    Ora..
    Perche' non stiliamo una lista dei siti che secondo noi "c'hanno preso" ?
    Vediamo un po' cosa ne viene fuori, anche per capire quelli che ci son rimasti impressi nella mente...
    Magari spiegandone i motivi..

    Ho pensato e ripensato su questo.. e vorrei che ne venisse fuori una cosa utile per tutti!
    Magari servira' anche solo come lista dei link consigliati!!
    Speriamo di stanare anche piccole realta' vincenti..

    Ecco per iniziare:
    www.studenti.it (per la comunita' e la semplicita')
    www.tuttogratis.it (E' l'antisito per eccellenza-- verde marcio!)
    www.html.it (ovviamente)
    ....
    [ROMA://Underground.&Locali]
    http://www.anarchy.it/index.php
    Coming soon...!!!

  2. #2
    www.clarence.com è un sito che ha avuto un buon successo...

    cmq sono d'accordo, la grafica di tuttogratis è un pugno nell'occhio ;|
    sopra la panca la capra campa, sotto la panca la suddetta decede (soffrendo).
    (il mio vero nome è davidino ^_^)

  3. #3

    su studenti.it

    Studenti.it ci avrà anche preso, ma sinceramente sulla sua qualità ho forti dubbi.
    Intanto è amministrato dall'Unione degli Studenti (legato alla CGIL). Infatti tempo addietro sono comparsi manifesti in tutte le scuole italiane che pubblicizzavano il sito in questione. Chi gli avrà dato tutti quei soldi?
    Molto meglio www.edscuola.com, i cui accessi e la qualità superano di gran lunga il sito istruzione.it
    Luigi

  4. #4
    Pero' potrebbe essere un buon esempio di come si creano sinergie fra pubblicita' passaparola e siti(studenti.it).

    Per la politica... poco mi importa in questo caso.preferisco parlare di strategie di pubblicita' e marketing ppure di come costruire una comunita' di persone disposte anche ad appiccicare volantini.
    Analizzo distaccato..
    se ci son state spinte cllaterali sarebbe bene analizzarle, che ne dite?Qui' non volevo dera medaglie ma studiare un po' di casi.
    Ci puo' servire o no?Ditemi voi...:green:

    per edscuola mi sembra fatto molto bene.
    Mi pare che abbia tutt'altro target rispetto a studenti.it
    (della serie studenti vs. docenti):gren:
    Si vede che ha un suo mercato..

    Xtuttogratis: __IMPORTANTE__
    E' proprio questo il punto!
    Non è fatto "classicamente" EPPURE E' UN SUCCESSO!!
    Come mai?
    Noi giudichiamo i siti con parametri soggettivi quali:
    -codice HTML
    -difficolta' tecnologie impiegate(java,php,script etc etc)
    -aspetto In-linea con le CONVENZIONI DEL PROGRAMMATORE
    -e soprattutto altre convinzioni DAL LATO DI cHI FA I SITI...

    Tuttogratis funziona violando le CONSUETUDINI.Perche' funziona?
    E quindi....

    Dov'è il vero nocciolo dei siti che funzionano?
    Aspetti "sociali" dei media?
    Aspettative dell'utente "non tecnofilo"?
    Quali application killer presentano i siti che contano?
    L'aspetto creativo?(non quello semplicemente grafico/design)
    Il patto comunicativo con il "lettore"?
    ..E chi piu' ne ha...
    ------
    Rilancio la palla a Voi..
    ALLUNGHIAMO QUESTA LISTA DI SITI!!
    FACCIAMOLA DIVENTARE UN PUNTO DI PARTENZA PER "ESEMPI" RIUSCITI!!

    Ciauzzzzzz!!
    Saluti!!
    Ecco Berluska::
    :metallica
    [ROMA://Underground.&Locali]
    http://www.anarchy.it/index.php
    Coming soon...!!!

  5. #5

    eh no...

    [QUOTE]Originariamente inviato da augz
    [B]Pero' potrebbe essere un buon esempio di come si creano sinergie fra pubblicita' passaparola e siti(studenti.it).

    Eh no....
    i mezzi (vedi soldi) ci sono stati altrimenti studenti.it non sarebbe diventato quello che e'...

    Ma cos'e' adesso? Un sito che pubblicizza gli 899 (lezioni private?) e dei forum dove gli insulti e la maleducazione sono in primo piano (tant'è che Pirani dalle pagine di Repubblica si scaglioò contro i signori che gestivano questo sito).

    Per la politica... poco mi importa in questo caso.preferisco parlare di strategie di pubblicita' e marketing ppure di come costruire una comunita' di persone disposte anche ad appiccicare volantini.
    Analizzo distaccato..

    Mah...
    "appiccicare volantini"???
    Scusa, ma stai scherzando?
    Si vede che non sei mai stato in una scuola :-)
    Non erano volantini, erano manifesti ben fatti graficamente, e non erano arrivati da studenti, ma da un certo sindacato. Stai ben sicuro che se ti presenti in una scuola e chiedi di "appiccicare" un volantino, ti mettono alla porta. Se sei protetto "politicamente", allora va bene...
    Altro che marketing... :-)
    Chiudo qui
    Luigi

  6. #6
    Boh! forse mi son espresso male..
    Ma volevo sol dire di analizzare tecnicamente e non "eticamente" le varie realta'.
    Vogliamo metter dentro le spinte politiche di studenti.it? Bene allora consideriamole insieme agli altri elementi "tecnici" e vediamo..
    Tutto qui..
    Limitarsi ai soli siti politically correct per trarre indicazioni tecniche mi sembra limitante...
    Vorrei eliminare la politica da questa discussione.Punto.
    saluti
    [ROMA://Underground.&Locali]
    http://www.anarchy.it/index.php
    Coming soon...!!!

  7. #7
    per quanto riguarda studenti.it, posso solo dire che le loro chat sono disgustose... non manca la gente, però è tutto un insulto, un flood continuo, nessun moderatore.... bah...

    da un punto obiettivo, studenti.it è un sito molto visitato e frequentato... sulla sua qualità e sul perchè lo sia poi si può discutere... personalmente ci sono passato 2 volte in tutto, e probabilmente non ci ripasserò più...

    tuttogratis beh... non saprei dire esattamente il perchè.. intanto dev'essere un sito che esiste da un bel pò--- uno dei primi in italia a fornire un simile servizio, se non il primo... a livello cntenutistico poi è encomiabile, se confrontato con gli altri siti italiani ( nulla a che vedere con altri siti in lingua inglese comunque ) personalmente, non vado neppure li...


    clarence mi sembra un buon sito... io ho in mente la convinzione che un sito "di successo" si noti anche dalla comunità che gli ruota intorno...

    l'altro ehm non me lo ricordo...
    sopra la panca la capra campa, sotto la panca la suddetta decede (soffrendo).
    (il mio vero nome è davidino ^_^)

  8. #8

    successo e community

    Non vorrei sembrare pedante ma... mi paiono cose già dette da anni...
    il successo su internet lo conquisti trovando una nicchia di utenti e fornendo loro una serie di tools, chat, forum, news, cataloghi o quant'altro li faccia alla fine sentire una comunità che condivide gli stessi interesse.
    E' la filosofia a cui hanno aderito Clarence, ma anche Chl, ma anche Arianna (con Digiland) etc etc etc.... (e non faccio nomi di un nostro sitarello che si fa le sue 40.000 page view giornaliere perchè mi parrebbe.... poco fine...:gren: ).
    Da anni vado leggendo che su internet si deve fare marketing virale, creare comunità, essere proattivi...
    Mi pare solo che chi realmente ci riesce ha successo, gli altri continuano a parlarne tentando di trovare la propria personalissima via... no?
    Un esempio oltre i stra-citati di cui sopra? www.mlist.it di Elena Antognazza, ovvero la versione on line di una mailing list di marketing (che sono certo Martina conosca... ) che raccoglie numerosi contributi tra gli addetti al settore, ossia è di successo per il suo target di riferimento...
    Bye
    Gli uomini di poche parole sono i migliori - W. Shakespeare
    www.mondivirtuali.it
    www.6inrete.it

  9. #9
    già... il successo poi dipende dal tema che tratti... radunare 50 utenti fissi in un sito che parla di teiere giapponesi del 1400 è impresa maggiore che creare virgilio...
    sopra la panca la capra campa, sotto la panca la suddetta decede (soffrendo).
    (il mio vero nome è davidino ^_^)

  10. #10

    c'è da fare una piccola distinzione...

    Giusto per non parlarci addosso inutilmente... :gren:

    Un conto è un sito hobbistico: nasce dall'interesse di una o poche persone, utilizza spazi limitati, spesso di terzo dominio, con tools standard e può anche parlare di teiere giapponesi del 1400, tanto è una testimonianza della passione di quella o quelle poche persone.
    Altro è fare impresa sul web... allora una indagine di mercato si impone prima e non dopo aver fatto il sito; è una questione di professionalità, non ci si può improvvisare, ad es., agenti di cambio e pretendere di lavorare in Borsa solo perchè si è fatto sino ad allora il fruttivendolo 'e quindi so come funziona uno scambio, conosco cosa vuole la gente e so dare un giusto valore alle merci'...
    Sarò noioso, ma provate a dare un occhio ad uno dei tanti becchini del web, nati in america un paio di anni fa... quelli che nel frattempo non sono morti a loro volta contengono un lungo esempio di errori da evitare.... che non sono stati evitati, a volte, nemmeno da grandi gruppi con grandi budget...
    Un indirizzo per tutti... www.startupfailures.com dove si analizzano gli errori di numerose start up...(o i soliti www.fuckedcompany.com e www.dotcomdoom.com)
    Bye
    Gli uomini di poche parole sono i migliori - W. Shakespeare
    www.mondivirtuali.it
    www.6inrete.it

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