Ubuntu one, il famoso sistema di archiviazione files online di Ubuntu, terminera' il servizio il 01/06/2014, ci saranno due ulteriori mesi di proroga, ma solo per potersi scaricare i propri files dai loro servers, dopodiche' cancelleranno tutto.
Tutti i servizi gratuiti su internet stanno chiudendo e/o diventando a pagamento:
DYNDNS chiude tutti i servizi di dominio di terzo livello gratuiti, Yahoo europea, inclusa la filiale Italiana, ha trasferito tutto in Irlanda e, volutamente o meno, i suoi servizi di posta elettronica gratuita sono sempre piu' inefficienti, Canonical credo morira' presto per bancarotta (purtroppo), Red Hat si e' presa Centos e ci scommetto che fara' la fine di Fedora, Oracle si e' presa la SUN e ha praticamente chiuso OpenSolaris, poi non si capisce cosa abbia fatto o cercato di fare con OpenOffice, Microsoft si e' presa Skype e qualcosa mi dice che a breve avremo delle sorprese...
Google parla poco ma fa i fatti, ha tagliato il supporto XMPP a Google Voice, che e' un servizio di telefonia Voip Gratuito negli USA e Canada, il prossimo passo magari sara' di chiuderlo del tutto.
Il bello e' che tutti quanti ti imbambolano con frasi memorabili del tipo: "Sara' gratuito per sempre!", poi il "per sempre" significa invece: "finche' non cambio idea!"
Un po' come le compagnie telefoniche che promettono "offerte pazze" e "secoli di chiamate gratuite" (... per omnia secula seculorum ,...), salvo poi "rimodulare" le offerte dopo pochi mesi.
Noi poveri utenti, l'unica cosa gratuita che abbiamo e che possiamo rimodulare, e' la nostra incazzatura.
P.S.: io aggiungerei due parole al vocabolario italiano:
Gratuito: una cosa o un servizio che per un po' sembra non costare nulla, ma poi sparisce o te lo fanno pagare.
Rimodulare: rimangiarsi la parola data.
Temo che anche Linux verra' colpito da questa crisi mondiale del "gratuito", vedremo che succedera'.